GIULIO CESARE GRAZIANI E SEBASTIANO MANGANO – M.O.V.M. DI OTTOBRE

  

GRAZIANI GIULIO CESARE

Tenente s.p.e. A.A.

Conseguito il diploma di maturità classica nel Liceo – Ginnasio di S. Marino nel 1936, era ammesso nell’Accademia Aeronautica, corso Rex. Nominato sottotenente in s.p.e. nel luglio 1939 veniva assegnato al 54° stormo C.T. Nell’aprile 1940 veniva trasferito nell’aviazione dell’A.O., aeroporto di Gura, in Eritrea. Promosso tenente nel maggio 1940, venne mobilitato per la dichiarazione di guerra. Il 16 dicembre 1940 nell’azione di bombardamento della base navale di Porto Sudan rimaneva ferito. Dimesso dall’ospedale nel marzo 1941 rinunciava alla licenza e chiedeva l’assegnazione ad un reparto aerosiluranti. Destinato alla 281ª squadriglia partecipava dal luglio 1941 a tutte le azioni belliche aeronavali svoltesi nel Mediterraneo e veniva citato otto volte sui bollettini di guerra. Promosso capitano dall’8 giugno 1943. Dopo l’armistizio dell°’8 settembre 1943, contravvenendo a precisi ordini si-trasferiva in volo in una base dell’Italia Meridionale ed assegnato allo stormo B.T. «Baltimore», partecipava alle operazioni belliche nel territorio dei Balcani. caduto in combattimento il comandante del 132° gruppo, ne assumeva- il comando; fu promosso magg. per m.g. dal maggio 1945. Trasferito allo stato Maggiore dell’Aeronautica dal febbraio 1946 ebbe le successive promozioni a ten. col. nel sett. 1948 ed a col. dal 1° genn. 1956. Ha comandato, il Reparto sperimentale di volo dall’ottobre 1957 al novembre 1958. Promosso gen. di brigata. dal dic. 1960 ha tenuto il comando della 36^ Aerobrigata Interdizione strategica; dal sett. 1962 veniva destinato al centro Alti studi Militari e dall’ottobre 1963 al Comando S.H.A.P.E. a Parigi. Nel gennaio 1966, promosso generale di divisione, ha ricoperto diversi incarichi nel settore logistico dell’aeronautica. Nel dicembre 1969 fu promosso generale di squadra aerea e ricoprì tra il luglio 1972 e il febbraio 1975 il comando della 2ª regione aerea. Collocato a riposo nel 1975 ha ricoperto la carica di presidente dell’Associazione Arma Aeronautica dal 31 ottobre 1976 al 17 aprile 1983. È deceduto il 23 dicembre 1998, all’età di 83 anni, ultimo pilota rimasto della famosa 281ª Squadriglia di Rodi.

“Giovane capo equipaggio di apparecchio da bombardamento, partito in volo, isolato dalla sua formazione, per un’azione su una munita base navale nel Mar Rosso, veniva attaccato, prima d raggiungere l’obiettivo da numerosi caccia avversari. Pur avendo avuto, nell’impari lotta, l’aereo ripetutamente colpito, due specialisti dello equipaggio feriti mortalmente e lui stesso gravemente ferito alla regione cervicale, incurante del dolore, portava a compimento la missione. Nella rotta dì ritorno, nuovamente attaccato, riusciva con ardita brillante manovra a sfuggire al nemico e, nonostante si trovasse in condizioni fisiche menomate per l’irrigidimento del collo e del busto, eseguiva per perdita di carburante un brillante atterraggio di fortuna in zona desertica lontana dalla propria base. Impaziente di riprendere a combattere, otteneva con reiterata insistenza, in anticipo sul suo completo ristabilimento in salute, la dichiarazione di idoneità al volo, e si faceva assegnare alla specialità siluranti. ln pieno giorno, a poche miglia da Alessandria, nonostante la violentissima reazione contraerea, attaccava, primo della sua squadriglia, una formazione navale lanciando il siluro contro una grossa unità. Ancora una volta rientrava alla base col velivolo seriamente colpito dopo un volo di seicento chilometri su mare aperto, confermando le sue qualità, di perizia e di audacia senza limiti.” – Cielo del Mar Rosso, 16 dicembre 1940; Cielo del Mediterraneo Orientale, 13 ottobre 1941.

Altre decorazioni: avanzamento per m.g. a ten. (1942), a capit. (1943) ed a magg. (1945); M.A. (Cielo M. Rosso, 1940); M.A. (Cielo Mediterraneo Orientale, 1941); M.A. (Cielo Mediterraneo Orientale, 1942); M.A. (Cielo Mediterraneo, 1942); M.A. (Cielo Mediterraneo, 1942); M.A. (Cielo Mediterraneo, 1942 genn. 1943); M.B. (Cielo Mediterraneo, giugno 1942).

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MANGANO SEBASTIANO

Tenente s.p.e. fanteria, II battaglione coloniale.

Uscito sottotenente di cpl. nel giugno 1933 dalla Scuola allievi ufficiali di Salerno, nel dicembre successivo, rinunciando al grado entrava all’Accademia Militare di Modena e nel settembre 1935 era promosso sottotenente in s.p.e. Al termine del corso di applicazione a Parma, passava al l° reggimento fanteria nel luglio 1936 e il l0 febbraio dell’anno seguente, destinato nel R.C.T.C. dell’Eritrea, partiva per l’A.O.I. imbarcandosi a Napoli. Assegnato al II battaglione. coloniale «Hidalgo» della IX Brigata indigeni, partecipava, al comando di una compagnia, a numerose azioni di grande polizia coloniale nel territorio dei Galla Sidamo. Il 1° ottobre 1937 era promosso tenente.

“Ufficiale di elette virtù militari, volontario in A.O.I., durante trenta mesi di importanti operazioni di polizia coloniale ed in quattordici combattimenti sostenuti, fu mirabile esempio di indomito valore e di generoso spirito di sacrificio. Sempre al comando della sua compagnia, che non volle mai abbandonare anche per incarico meno rischioso, per quanto onorifico, durante l‘attacco di una posizione tenacemente difesa dall’avversario, sempre primo tra i primi, dava splendida prova di ardimento, decisione e sprezzo del pericolo, riuscendo a travolgere l’accanita resistenza avversaria. Rientrato volontariamente in anticipo da una licenza in Patria, per partecipare ad una azione in cui sarebbe stata impegnata la sua compagnia, in aspro combattimento contro una formazione nemica situata in una forte posizione, trascinava i propri ascari, nei quali aveva trasfuso il suo stesso spirito guerriero, in un impetuoso assalto, riuscendo, dopo violento corpo a corpo, a sbaragliarlo con perdite. Colpito mortalmente, quando già aveva ghermito la vittoria, immolava gloriosamente sul campo la sua nobile vita, suggellando col suo sacrificio tutta una giovinezza volta al più puro ed ardente amor di Patria” – A.O.I., gennaio 1938 – ottobre 1939.

Altre decorazioni: Cr.g. al V.M. (Tola, 1937).