CITTA’ DI ALBENGA
Croce di Guerra al Valor Militare
«Durante venti mesi di dura lotta contro l’oppressione nazista e fascista, sosteneva coraggiosamente le forze partigiane della sua esistenza e dava alla causa della libertà efficace contributo di combattenti, di sangue generoso, di valore e di sofferenze. Zona di Albenga, 8 settembre 1943 – aprile 1945» 3 marzo 1975
Medaglia d’Oro al Merito Civile
«Dopo l’8 settembre 1943 il Comune fu occupato dalle truppe tedesche che, oltre a militarizzare la zona vicino al mare, determinarono un clima di terrore per la particolare ferocia di alcuni ufficiali, nonché per i frequenti rastrellamenti e saccheggi, costringendo gli abitanti ad abbandonare le proprie case, per rifugiarsi in luoghi più sicuri. La popolazione, sebbene sconvolta da numerosi bombardamenti alleati, inaudite violenze, spietate torture, terribili stupri, deportazioni e dalla perdita di numerosi concittadini, vittime anche delle molte mine disseminate sul territorio, seppe reagire agli orrori della guerra con coraggiosa determinazione e generoso spirito di solidarietà, in una comune lotta contro il nemico oppressore. Splendido esempio di amor patrio e di strenuo impegno per l’affermazione dei principi di democrazia e di libertà. 1943/1945 – Albenga (SV)»
Risposta del Sindaco
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CITTA’ DI FAENZA
Croce di guerra al Valor Militare
Risposta dal Sindaco
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CITTA’ DI TERNI
Croce di Guerra al Valor Militare
«Terni, centro industriale di particolare importanza per la produzione bellica, fin dall’8 settembre 1943 sostenne con animo indomito la guerra partigiana. La sua popolazione incurante delle rappresaglie, distruzioni e sacrifici opponeva fiera resistenza allo strapotere militare nazifascista, offrendo alla causa della Resistenza un valido contributo di sangue e di eroismo. Terni, 8 settembre 1943 – 13 giugno 1944»
Medaglia d’Argento al Valor Civile
«Centro industriale di particolare importanza per la produzione bellica, sopportava con sereno coraggio ben 108 bombardamenti che la radevano quasi completamente al suolo e che uccidevano numerosi dei suoi figli migliori. Teneva, nei confronti del nemico invasore, sereno e dignitoso contegno, offrendo un notevole contributo alla lotta per la liberazione» 13 gennaio 1960
Risposta del Sindaco