Croce di Guerra al Valore Militare. Nastro Turchino Celeste Ordinamento, Struttura Composizione e Norme di Legge

  

CROCE DI GUERRA AL VALORE MILITARE
poi CROCE AL VALORE MILITARE

DENOMINAZIONE: Vittorio Emanuele III, Re d’Italia, su proposta di Luigi Gasparotto, ministro segretario di Stato
per gli affari della guerra, e di Eugenio Bergamasco, ministro segretario di Stato per gli affari
della marina.

DECORAZIONE:
 DENOMINAZIONE: R. Decreto 7 gennaio 1922, n.195: “Croce di guerra al valore Militare”
R. Decreto 17 ottobre 1941, n.1480: “Croce al Valore militare”
 GRADI: 1. Croce di bronzo
 INSEGNA: croce greca di bronzo (braccio: lunghezza mm.37 ca. e larghezza mm. 12 ca.), con
attaccaglio a triangolo.
1° MODELLO: R. Decreto 7 gennaio 1922, n.195:
– RECTO: nel quadrato superiore le cifre del Re sormontate dalla corona reale; nel braccio
orizzontale il motto: “AL MERITO DI GUERRA”; nel quadrato inferiore un gladio
Adornato da un ramo di quercia e in basso, a destra, la sigla : “Z coronata”.
Varianti della sigla (per le coniazioni eseguite dalla industria privata su commessa
della R. Zecca, o per iniziativa commerciale):
 Sigle impresse: “A”-“F””- “FZ”- “J” – “M”- “P”- “R”- “SJ”
 Sigle incise: “B”- FML”- “H”- “M”- “R”
 Oppure nulla

– VERSO: nel quadrato centrale una stella a cinque punte in campo raggiato
2° MODELLO: R. Decreto 17 ottobre 1941, n. 1780:
– RECTO: nel quadrato centrale una stella a cinque punte in campo raggiato

– VERSO: nel quadrato nel quadrato superiore le cifre del Re sormontate dalla corona reale ; nel
braccio orizzontale il motto: “CROCE AL VALORE MILITARE”; nel quadrato inferiore
un gladio adornato da un ramo di quercia.
– CONIAZIONE: industria privata (anonimi)
3°MODELLO: R. Decreto 5 settembre 1942, n. 1273
4° MODELLO: R. Decreto 10 maggio 1943, n.629:
– RECTO: nel quadrato centrale una stella a cinque punte in campo raggiato

– VERSO: nel quadrato superiore le cifre del Re sormontate dalla corona reale; nel braccio
orizzontale il motto: “AL VALOR MILITARE”; nel quadrato inferiore un gladio
adornato da un ramo di quercia.
 Sigla impressa: “SJ”
 Sigle incussa: “R”
 Oppure nulla
 CONIAZIONE: industria privata

 NASTRO: R. Decreto 10 marzo 1918, n.356 (per estensione): nastro di seta (larghezza mm.37)
– COLORE: R. Decreto 10 marzo 1918, n. 356 (per estensione): turchino-celeste (azzurro) tramezzato
da due liste bianche larghe mm. 5 e distanti tra di loro mm. 9.
R. Decreto 10 maggio 1943, n. 629: turchino-celeste (azzurro)
– FASCETTE: R. Decreto 7 gennaio 1922, n.195: un gladio di bronzo adornato sulla lama da un ramo di
Alloro; sulla guardia la leggenda: “ FERT” (soppresso con R. Decreto 10 maggio 1943, n.
629, che estende l’uso del nastro turchino-celeste (azzurro) alla croce al valore militare).

 NASTRINO: identico al nastro ( altezza mm. 7/8)
Circolare Ministeriale 25 luglio 1940, n. 548:
nastrino di dimensioni ridotte per uniforme da guerra (larghezza mm.20, altezza mm.5).
– Contrass.: R. Decreto del 7 gennaio 1922, n. 195: un gladio di bronzo adornato sulla lama da un ramo
di alloro; sulla guardia la leggenda: “FERT” (soppresso con R. Decreto 10 maggio 1943,
n. 629, che estende l’uso del nastro turchino-celeste (azzurro) alla croce al valore militare).
LEGISLAZIONE:
 R. Decreto 7 gennaio 1922, n.195: che differenzia la croce al valore militare da quella concessa per i titoli comuni di cui al R. Decreto n. 205 del 19 gennaio 1918. (istituisce la decorazione e stabilisce le norme per la sua concessione).
 Decreto Legislativo Luogotenenziale 5 aprile 1946, n.215: modificazione dell’art. 4 del decreto legislativo Luogotenenziale 21 agosto 1945, n.518, che reca disposizioni concernenti il riconoscimento delle qualifiche dei partigiani e l’esame delle proposte di ricompensa.
CONCESSIONE:
 R. Decreto 7 gennaio 1922, n.195: croce di guerra al valore militare, la decorazione viene concessa:
 In sostituzione di ciascuna croce al merito di guerra concessa per atti specifici di valore.
La croce di guerra al valore militare può essere concessa solo per ricompensare atti di valore compiuti in guerra ed il numero delle concessioni è illimitato.
 R. Decreto 17 ottobre 1941, n.1480: croce di guerra al valore militare, la concessione della decorazione viene estesa per ricompensare gli atti di valore compiuti in tempo di pace: la denominazione viene quindi mutata in “croce al valore militare”.

 

Fonte Ufficio Storico dello SME Le decorazioni al Valore del Regno d’Italia 1976. P. Sesanne