Valore Militare, Oggi. 101 a.C. Caio Mario vince la battaglia dei Campi Raudii contro i Cimbri

  

30 Luglio

101 a.C.               (Guerre contro le invasioni barbariche) – Caio Mario annienta l’esercito Cimbro ai “Campi Raudii” presso Vercelli. Più di centomila barbari cadono sul campo con il loro re Boiorige ed altri sessantamila sono catturati con un immenso bottino.

1684      (Guerra contro i turchi) – Un’armata di milizie italiane, condotta da Francesco Morosini, assalta ed espugna la fortezza turca di Santa Maura (Mar Jonio).

1692      (Guerre dei Savoia) – L’esercito di Vittorio Amedeo II conquista dopo tre giorni di bombardamento la piazzaforte di Guillestre, nelle alte Alpi sul fiume Durance.

1848      (Guerre contro la Francia) – Il Principe Eugenio di Savoia costringe alla capitolazione la piazzaforte di le Quesnoy, presso Cambrai, da lui cinta d’assedio il 20 dello stesso mese.

1712      (Prima guerra d’indipendenza) – Brillante condotta della 2a batteria da battaglia piemontese a Cingia de’ Botti presso Cremona. Compiendo prodigi di valore e sostenuta da alcuni dragoni del Nizza Cavalleria e da un plotone dell’11° reggimento fanteria riesce a ritardare l’avanzata degli austriaci, raggiungendo così l’obiettivo di consentire alla 2a divisione del generale di Ferrere di ripiegare ordinatamente sulle posizioni assegnatele.

1915      (Grande guerra) – Reparti alpini della 69a e 70a compagnia mercè l’armonica combinazione di un attacco frontale e di un’azione diversiva su Lussnitz conquistano alla baionetta la Forcella di Cianalot (m. 2003) nell’alto Dogna catturando 7 ufficiali e 100 uomini di truppa. In Carnia, dopo violento combattimento durato l’intera giornata, altri reparti alpini appoggiati da tiri efficaci di artiglieria riescono ad espugnare il M. Medetta.

1918      (Grande guerra) – In Val Brenta, dopo terrificante fuoco di distruzione esteso anche lateralmente ed alle immediate retrovie, il nemico sferra di notte un attacco in forze contro il Cornone sulle pendici sud di Sasso Rosso, ma le nostre fanterie con decisa azione corpo a corpo lo costringono a ripiegare sulle sue posizioni e a lasciare nelle nostre mani uomini, mitragliatrici e lanciafiamme.

( a cura di Chiara Mastrantonio)