Stefano Mangiavacchi. Stazione di Montevarchi. Passaggio del Treno del Milite Ignoto Cronaca

  

CRONACA DEL PASSAGGIO DEL TRENO DEL MILITE IGNOTO DALLA STAZIONE FERROVIARIA DI MONTEVARCHI (Arezzo)

31 ottobre 1921

 

…………..Una folla veramente incalcolabile sino dalle ore 21,00 attendeva ieri sera l’arrivo a questa stazione ferroviaria, della prescelta Salma Ignota che si avvia a ricevere in Roma Eterna la più sublime delle apoteosi.

L’interno della stazione era pavesato al lutto ed imbandierato: festosi e corone di lauro rendevano maggiormente severo il ricco addobbo in nero.

Il pubblico, che si stipa sulle ampie banchine è trattenuto da numerose pattuglie di Regi Carabinieri in alta uniforme, da un gruppo di ufficiali e dalle associazioni civili e militari schieratesi con i loro vessilli durante la non breve attesa ……… vari militi decorati con medaglia d’argento, all’ordini del Maggiore dei bersaglieri Dottor. Rubeschi coadiuvato dal Maresciallo Cerboni dei Regi carabinieri.

Fra le associazioni schierate in bell’ordine il corpo dei pompieri in alta uniforme, fratellanza militare Umberto I, sezione ex combattenti, mutilati e invalidi di guerra recante una corona di fiori del comune, le squadre di pubblica assistenza di Montevarchi, di Mercatale ambedue con ghirlanda, di Moncioni……..Circolo ricreativo Benedetto Varchi con grande e magnifica corona metallica, L’unione Sportiva Aquila, il Tiro Assegno Nazionale, Circolo Cattolico Religione e Patria con corona, Gioventù Cattolica, Schola Cantorum , Circolo Repubblicano, Monte Pio, Società Corale Guido Monaco e la Pace, Società Operaia, Stanze Ulivieri, Operai Cappellificio Rossi con grande ghirlanda di crisantemi, avanguardia studentesca maschile, tranvieri, impiegati, istituti di credito, personale servizio automobilistico Montevarchi Siena, clero cittadino, guardie municipali, nonché molti assessori e consiglieri dell’Amministrazione Comunale, impiegati e salariati con Gonfalone con a capo il sindaco Signor Gragnoli.

Fra le maggiori personalità: Comm. Arturo Ghezzi, Avv Vito Insigna Giudice, Conte Gastone Brilli Peri, Carlo Rubeschi, Dott Rosini, Dott Parigi,Bazzanti Ispettore Scolastico……………,il Corpo Insegnante varchino e migliaia e migliaia di popolani di ogni condizione sociale fra cui notammo molte signore e signorine recanti mazzi di fiori bellissimi.

Un particolare degno di risalto: la bambina Biondi Marina, figlia di modesti operai con lodevole pensiero, recava una corona con la scritta  “una figlia del popolo al soldato ignoto”, intrecciata da due bandiere tricolori.

Finalmente i lenti rintocchi delle campane delle varie chiese, annunziano l’approssimarsi del lugubre convoglio; infatti alle ore 22,35 segnato da squilli di tromba, entra lentamente in stazione mentre tutto il popolo se ne sta genuflesso ed a capo scoperto, rimanendovi per tutta la durata della sosta. Un silenzio profondo, ricolmo di mestizia, si denota dappertutto, solo rotto dai singhiozzi e dai pianti di povere vedove e di piccoli bambini che ancora nulla di preciso hanno saputo del proprio congiunto per disperso, nella grande guerra.

Il momento è di una commozione indescrivibile. Nel mentre vengono collocate a posto le molteplici corone, il Corpo Musicale “Verdi” ed il giovanile Concerto di S.Cecilia, bene disposti, suonano la “Canzone del Piave”; dopo i regolamentari cinque minuti di sosta, e cioè alle 22,40 il treno si allontana mentre un irrefrenabile, generale applauso, saluta il convoglio al grido fragoroso unanime di VIVA L’ITALIA.

Dopo che si forma il corteo preceduto da un drappello di pompieri, seguiti dal gruppo di ufficiali e da tutte le associazioni che dopo aver percorso via Roma al suono della fatidica canzone, si reca a rendere omaggio al monumento ai caduti in Piazza varchi e qui il corteo si scioglie.

Per la verità ,abbiamo potuto constatare che la stazione di Montevarchi per ricchezza di addobbo è resultata la prima nel tratto ferroviario Firenze-Arezzo, e ciò va data lode alla nostra Amministrazione Comunale………..