Storia in Breve delle Brigate Friuli, Genova, Girgenti, Grosseto Ivrea e Ionio 1915 -1918

  

 

Presentiamo le seguenti brigate Friuli, Genova, Girgenti, Grosseto, Ivrea e Ionio.:

 

Friuli, Brigata, 87° e 88° fanteria. Nel 1884 si costituirono in Milano i reggimenti 87° ed 88° fanteria, con compagnie tratte da preesistenti reggimenti di fanteria. La brigata partecipò alla campagna d’Africa del 1895-96 e per quella di Libia (1911-12) concorse alla mobilitazione di altri reggimenti. Per la guerra italo- austriaca 1915-1918, il deposito dell’87° costituì il 214° fanteria; quello dell’88° il comando della brigata Genova ed i reggimenti 97° e 210°. Per tale guerra la brigata operò dall’inizio dell’aprile 1916 a Monfalcone poi sul Debeli. Il 12 maggio 1916 fu trasferita nella zona del M. Sei Busi e nel giugno successivo, fatta accorrere in Trentino per l’offensiva austriaca, combattè in Val Frenzela ed a M. Catz. In luglio concorse alle operazioni per la conquista del M. Moschiagh. Destinata, nel maggio 1917, sul medio Isonzo, fu schierata prima nelle posizioni fra il Vodice e M. Santo e poi nella conca di Plezzo. Durante l’offensiva austro-tedesca dell’ottobre, la Friuli dopo aver opposto una tenace resistenza all’invasore alla stretta di Saga, ripiegò su M. Stol e sul Prvi-Hum e poi fu ritirata nei pressi di Parma per riordinarsi. Durante il 1918 fu dislocata allo sbarramento di Serravalle. Per la legge del 1926, il 26 dicembre di detto anno il comando della brigata fu sciolto. L’87° sciolto anch’esso, il 15 novembre, cedette un battaglione al 91° e l’altro al 92° fanteria. L’88° passò a far parte della 20a brigata di fanteria.

Le mostrine: fondo cobalto e riga nera al centro in senso orizzontale.

 

 

 

 

 

Genova, Brigata, brigata di fanteria di linea, costituita alla metà di giugno 1916, per la guerra 1915-1918 dai depositi del 22° ed 88° fanteria, coi reggimenti 97° e 98°. Rimpatriata della Libia ove fu formata, sostò a Livorno ed a Pisa presso i depositi. Inviata poi in zona di guerra fu, l’8 agosto, riunita presso Lucinico mentre infiorata la battaglia di Gorizia, e poi, fino al 15 ottobre operò sulla fronte del Monte S. Marco e specialmente contro le posizioni di q. 95 e di Casa Scoperchiata perdendo in tale periodo 18 ufficiali e 1200 gregari. Da gennaio all’ottobre 1917 fu nel settore di Plezzo, ma sferratasi l’offensiva austro-tedesca, dopo accanite successive resistenze a M. Cavallo, a M. Jener e da ponte di Cornino, dovete ripiegare e fu poi inviata nei pressi di Mantova. Il 20 novembre fu disciolta. Al 97° reggimento fu concessa la Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione: “Con altre valorose truppe irrompeva nelle linee nemiche tenacemente difese, catturando numerosi prigionieri, armi e munizioni. Affermatosi poi sulle alture di Castagnevizza (Gorizia), ostinatamente contrastate, con magnifico slancio conquistava un importante caposaldo della nuova linea di difesa del nemico” (Gorizia, sai 7 agosto 1916).

Le mostrine: fondo bianco, con una riga grande al centro e due piccole ai margini, in senso orizzontale, di colore rosso.

 

Girgenti, Brigata, brigata di fanteria di linea costituita nel gennaio 1917, per la guerra 1915-18, dai depositi del 5° e dell’85° fanteria, coi reggimenti 247° e 248°. Il 15 maggio fu inviata a Plava ed il 18 conquistò la cui q. 652 sul Vodice, concorrendo, nei giorni successivi, con altri reparti, alla occupazione di tutto il monte. Le sue perdite per tale azione furono di 105 ufficiali e 3248 militari di truppa.  Il 19 agosto la brigata attaccò il Kobilek, ma la tenacia resistenza avversaria non consentì risultati pari allo sforzo compiuto e alle nuove perdite patite. Ritentò la prova il 24 agosto riuscendo a portarsi, assieme ai reparti di altra brigata, fino a Zabrdo e Bitez ed occupando la linea di Na Kobil. Durante la battaglia della Bainsizza (17 agosto- 12 settembre 1917) la Girgenti combattè per la conquista del ciglione settentrionale del Vallone di Chiapovano, riuscendo a spingere il 247° fino alla posizione di “Caverne”. Durante l’offensiva austro-tedesca combatté il 20 ottobre sul Torre, il 30 a Ragogna, e poi sul Tagliamento, all’altezza di Casarsa, nei primi quattro giorni di novembre. Passato l’8 il Piave, raggiunse il 9 Pozzobon e l’11 fu sciolta.

Le mostrine: azzurre con striscia verticale nera al centro.

 

Grosseto, Brigata, brigata di fanteria di linea costituita per la guerra 1915-18, nel gennaio 1917, dai depositi del 22° e 69° fanteria, coi reggimenti 237° e 238°. Dal 29 aprile al 9 luglio 1917 presidiò la fronte M. Palo, Pozza della Terra Nera, Il Giaron, M. Colombara. Destinata sull’Isonzo, operò contro la posizione nemica di Stari S. Duha che occupò catturandone il presidio ed impossessandosi di un ricco bottino d’armi e munizioni. Tentò nei giorni seguenti fino al 29 agosto di proseguire nell’avanzata, ma le munite difese avversarie ne paralizzano gli audaci sforzi che costarono alla brigata la perdita di 20 ufficiali e 1037 militari di truppa. Nell’ottobre 1917, durante l’offensiva austro-tedesca, fu prima schierata sulla linea Loga- Fratta- Semmer- Kok- Jelenic, poi ripiegò sulla destra dell’Isonzo, e il 3 novembre, passato il Piave, so sto a Badia Polesine, ove fu sciolta il 22 dello stesso novembre.

Le mostrine: rosse con striscia centrale bianca in senso verticale.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ionio, Brigata, brigata di fanteria di linea, costituita nell’aprile 1916 per la guerra italo-austriaca, dai depositi del 3° e del 48° fanteria, coi reggimenti 221° e 222° formati fin dal dicembre 1915. Il 18 aprile la brigata fu inviata nella regione di Stringo, e, all’inizio dell’offensiva austriaca sugli Altipiani, schierata sulla fronte Ronchi-M. Collo-Vallone Ceggio, respinse due attacchi nemici a M. Collo. Il successivo svolgersi degli avvenimenti la obbligò a trasferire la sua linea avanzata sulla fronte Montebello-Croce di Biennati-Malga- Campo-Scarsa. Il 25 maggio ebbe ordine di scacciare il nemico nel tratto da Spera a M. Levre ed una delle sue colonne riuscì ad accerchiare Stringo catturandone il presidio. Il 10 ed il 16 giugno operò contro le posizioni della riva sinistra del torrente Maso, fra Scurelle e Mentrate, raggiungendo lo scopo di tenere impegnato il nemico. Perdette per tali azioni 36 ufficiali e 1152 militari di truppa. Il 9 agosto la brigata fu trasferita nella zona dell’Isonzo e schierata nelle trincee di S. Caterina e del M. Sabotino, ove combatté fino al 14 maggio 1917, conquistando la q. 333 di S. Caterina e perdendo altri 46 ufficiali e 1484 gregari. Il 22 maggio fu inviata nel settore Astico-Posina; richiamata sull’ Isonzo nella prima decade di agosto, concorse all’attacco delle posizioni del M. San Marco. Nel settembre 1917 fu inviata nella zona di Venco; durante l’offensiva austro-tedesca la brigata si batté ripiegando per Carraria e Cividale, passò il Torre ed il Tagliamento e nel novembre fu inviata nella zona di Treviso. Schierata sul Piave al principio del 1918, combatté valorosamente la battaglia del giugno; le sue perdite furono di 51 ufficiali e 2062 militari di truppa. Nell’offensiva finale passò Il Piave su due colonne, il 31 ottobre raggiunse Piavon e Valentigo e iI 4 Novembre occupò Motta di Livenza, mentre alcuni suoi reparti furono lanciati avanti in autocarri per inseguire il nemico. La brigata Ionio guadagnò in guerra una Medaglia di Bronzo.

Le mostrine: metà cobalto e metà rosso nel senso verticale.