Nicolo Paganelli, Cenni di controspionaggio economico ed industriale

  

Close up of Asian engineers stand in front of the refinery.

 

Il Controspionaggio (o Counterintelligence) comprende varie sotto-discipline come la contro-ingerenza, la contro-influenza, ed è un settore naturalmente non privo di rischi. Trattasi di tutta la gamma di attività volte a conoscere, comprendere e contrastare intelligence avversarie statali o agenzie private, per tutelare la sicurezza e gli interessi nazionali, nonché proteggere le proprie strutture, aziende, industrie, informazioni, operazioni, ecc.; definito come “L’aspetto della counterintelligence progettato per rilevare, distruggere, neutralizzare, sfruttare o prevenire atti di spionaggio attraverso l’identificazione, penetrazione, manipolazione, inganno e repressione di individui, gruppi e organizzazioni che conducono o sospettate di condurre attività di spionaggio.” (U.S. DoD, Dictionary of Military and Associated Terms) e “Il Controspionaggio è intrinsecamente un’operazione protettiva e difensiva.” (Allen Dulles, ex-Direttore CIA).

Finita la Guerra Fredda (forse mai propriamente terminata) prese piede un nuovo tipo di guerra: quella economica, che sconvolse l’ordine mondiale e la natura delle vecchie agenzie di intelligence, riorganizzatesi verso i fronti tecnologico, finanziario, commerciale, industriale, ecc., ma senza abbandonare del tutto le operazioni “tradizionali”. In questo ambiente si è pronti a tutto avvallando anche le leggi morali, dimostrando ogni giorno che proteggersi con mezzi limitati è inadeguato alla realtà della guerra economica: infatti alcune imprese che mirano a diminuire la presenza o l’influenza di un concorrente d’ingombro oggi sanno come agire nell’ombra e si assiste così a campagne diffamatorie, offerte pubbliche d’acquisto sfrenate, azioni di guerra psicologica, fino al sabotaggio; sono emerse quindi agenzie di intelligence private come Fusion GPS, Control Risks, Kroll Associates, K2 Intelligence, S&S Global, Black Cube, Consultants on Targeted Security, e tante altre che tra le loro fila hanno ex agenti CIA, KGB, Mossad, MI5/MI6, ecc., società che servono da schermo per permettere ai loro committenti di rimanere nell’ombra e di non essere sospettati e indagati. Un Paese che sa coinvolgere i propri cittadini, professionisti, esperti, imprenditori, dirigenti aziendali/industriali, ecc. nella guerra economica può disporre di una forza maggiore rispetto ad altri attori internazionali creando una vera e propria comunità d’intelligence. Prendiamo ad esempio il Giappone: lo spionaggio economico/industriale è diventato attività nazionale, tanto che un buon 50% degli uomini d’affari che vengono in Europa sono “gatekeeper” che informano le proprie industrie. Diversamente da altri settori di attività, l’intelligence è una disciplina sempre in evoluzione dove le cose non sono quasi mai “standard” difronte alle costanti nuove sfide.

Bisogna quindi distinguere tra lo spionaggio economico e quello industriale: 1) Spionaggio Economico: chiunque consapevolmente effettua targeting/acquisizione di segreti commerciali a beneficio di governi, strumentazione e intelligence stranieri. 2) Spionaggio Industriale: furto di segreti commerciali tramite la rimozione, copia o registrazione di informazioni confidenziali/di valore di una compagnia per uso da parte di competitors. Si parla quindi di sottrazione, furto e trasmissione di Proprietà Intellettuale (IP, Intellectual Property) e Business Intelligence (BI), facendo perdere milioni, se non miliardi, di possibile fatturato alle aziende/industrie. Tantissime grosse aziende (Ford, Google, Microsoft, Intel, Boeing, ecc.) vengono prese di mira da opportunisti, hackers, competitors e governi esteri, e la minaccia può essere interna (impiegati licenziati/in dipartita), interna “inconsapevole” (ex/attuali impiegati con accesso a informazioni che provocano danni per errore senza intenzione maligna) o esterna (statali, attori non-statali legati anche a governi esteri, cybercriminali, intelligence straniere ostili), per lo più per motivi finanziari, ma ce ne possono essere infiniti. Un esempio di attori statali esterni e la Francia: ha recentemente ammesso di piazzare dispositivi audio nella 1^ Classe/Business Class sui voli dell’Air France; Pierre Marion, ex DGSE, alla CNN ha dichiarato rivolgendosi agli altri Paesi “[…] Ricordatevi che mentre siamo alleati in materia di difesa, siamo anche competitors economici nel mondo”.

Nei prossimi articoli tratteremo vari cenni degli aspetti e metodi dello spionaggio e del controspionaggio economico e industriale, e la protezione dei propri assetti da detta attività.