62° REGGIMENTO FANTERIA “SICILIA”

  

SOCIO D’ONORE DELL’ISTITUTO DAL 1982 – TESSERA N° 634

Motto:      “Virtute supero”.

Festa:       23 ottobre – anniversario della battaglia di El Alamein (1942).

Sede:        Catania – Caserma “Sommaruga”.

Mostrina: rettangolare di colore scarlatto con righe longitudinali verdi ai lati.

STEMMA ARALDICO

1° quarto: arme della provincia di Trento, a rappresentare il legame con il Trentino ove il Reggimento ha valorosamente combattuto durante la guerra 1915-18.

2° quarto: il preciso riferimento al Passo Buole simboleggia la gloria militare acquisita nel maggio 1916 durante la difesa di quella zona.

3° quarto: dedicato alla condotta tenuta dal 62° in Africa Settentrionale, nel corso del secondo conflitto mondiale, rappresentata dal silfio di Cirenaica.

4° quarto: aquila di Sicilia, per ricordare il legame territoriale che unisce il Corpo alla regione della quale porta il nome fin dalla costituzione.

ORIGINI E VICENDE ORGANICHE

In attuazione dell’ordinamento approvato con decreto 24 gennaio 1861 ha vita in Nola il 16 aprile successivo il 62° Reggimento che viene unito con il 61° nella Brigata “Sicilia”, anch’essa di nuova costituzione. L’unità, formata con tre battaglioni ceduti rispettivamente dal 3° e 4° “Piemonte” e 52° “Alpi”, prende il nome di 62° Reggimento Fanteria (Brigata Sicilia) che mantiene sino al 1871 quando, sciolte le brigate permanenti, diviene 62° Reggimento Fanteria “Sicilia”. Il 2 gennaio 1881 torna con il 61° nella ricostituita brigata e riprende il nome di 62° Reggimento Fanteria (Brigata Sicilia).

Per la guerra 1915-18 il reggimento è ordinato su tre battaglioni, ognuno con quattro compagnie fucilieri ed una sezione mitragliatrici. Nell’aprile 1920 il III battaglione, dislocato a Costantinopoli, concorre alla formazione del 313° reggimento fanteria. In virtù della legge 11 marzo 1926 sull’ordinamento diviene 62° Reggimento Fanteria “Sicilia” rimane articolato su due soli battaglioni ed a seguito della costituzione delle brigate su tre reggimenti è assegnato alla VIII Brigata di Fanteria unitamente al 61° “Sicilia” e al 65° “Valtellina”. Il 28 gennaio 1936 viene inviato in Africa Settentrionale per esigenza A.O. ed è rimpatriato il 2 settembre dello stesso anno. Il 1° novembre 1936 prende nome di 62° Reggimento Motorizzato “Sicilia” e viene assegnato alla Divisione Motorizzata “Trento” della quale fanno parte anche i Reggimenti 61° Fanteria (dal 1937) e 46° Artiglieria. La grande unità nel 1938 comprende anche il 7° Bersaglieri e dal 2 gennaio 1939 completa la denominazione in Divisione Motorizzata “Trento” (102ª) e come tale prende parte al secondo conflitto mondiale. Il reggimento ha in organico: comando e compagnia comando; I, II, e III, battaglione fucilieri; compagnia mortai da 81; batteria armi di accompagnamento da 65/17.  Il 62°, al pari delle altre unità divisionali, viene sciolto per eventi bellici in Africa Settentrionale il 25 novembre 1942 al termine di aspri combattimenti per i quali viene conferita alla Bandiera la Medaglia d’Argento al V.M.

Il 1° ottobre 1975 viene costituito in Catania il 62° Battaglione Fanteria Motorizzato “Sicilia” che eredita le tradizioni e la Bandiera del 62′ Reggimento. È assegnato alla Brigata Motorizzata “Aosta” ed è poi trasformato in 62° Battaglione Fanteria Meccanizzato “Sicilia” il 1° giugno 1991. Con un nuovo riordinamento per la Forza Armata, il 26 agosto 1992 il battaglione viene sciolto e concorre assieme al 62° Battaglione Corazzato “M.O. Jero” alla costituzione del 62° Reggimento Fanteria Corazzato “Sicilia” che si forma in Catania il 27 agosto 1992. Il reggimento prende parte all’operazione “Vespri Siciliani”, in concorso al mantenimento dell’ordine pubblico, nella provincia di Catania, nel secondo semestre 1992 e nel corso del 1993. L’attività viene proseguita anche nel corso dell’anno 1994.

CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D’ARME

Brigantaggio (1861-62): Castel Durazzano

Terza d’Indipendenza (1866) : Primolano, Vigolo

Roma (1870)

Eritrea (1895-96): concorre alla formazione del XXVI battaglione fornendo 3 ufficiali e 97 soldati.

Libia (1911-12): concorre alla mobilitazione di vari reggimenti.

Prima Mondiale (1915-18):

1915: Val di Ledro: M. Vies

1916: M. Sperone – Passo Buole (mag.) – Vallarsa – Macedonia

1817: Macedonia: Ansa della Cerna, Vlaklor (mag’)

1918: Macedonia: Ansa della Cerna, q. 1050 (set.-ott.) – Kruscevo, M. Baba

1919: Macedonia: fino a luglio

Africa Orientale (1935-36): dal gennaio all’agosto 1936 è dislocato in Libia

Seconda Mondiale (1940-43):

1940: fronte alpino occidentale

1941-42: Africa Settentrionale: Tobruk, Sollum, El Alamein, Bir El Abd.

RICOMPENSE ALLA BANDIERA

Ordine Militare d’Italia – Decreto 31 dicembre 1920

“Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell’aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d’Italia (1915-18). (All’Arma di Fanteria).

Medaglia d’Argento – Decreto 3I ottobre 1920

“Per la tenacia a tutta prova e l’eroico ardimento dimostrati a Primolano il 21 e 22 luglio 1866, ed a Vigolo il 23 luglio 1866″

Medaglia d’Argento – Decreto 23 settembre 1949

Valoroso reggimento della Divisione “Trento”, preposto alla difesa d’un tratto particolarmente importante dello schieramento di una armata corazzata, durante dodici giorni di ininterrotta asperrima lotta ha saputo sostenere, infrangendolo, l’urto di forze soverchianti, infliggendo loro perdite considerevoli, e mantenere le posizioni a prezzo di reiterati strenui sacrifici, individuali e collettivi, dallo stesso avversario ammirati. Martellato poi di giorno e di notte dall’artiglieria e dagli aerei avversari, sopravanzato da ingenti forze corazzate, ridotto a un quinto degli effettivi, esaurite le munizioni, ha dovuto – esausto – piegare, dopo essersi prodigato, meraviglioso di fervore e di sacrificio, nel supremo compito di proteggere la ritirata di altre unità dell’Armata. (Africa Settentrionale, ottobre – novembre 1942)

Medaglia di Bronzo – Decreto 25 luglio 1861

“Pel valore e per l’abnegazione di cui fecero prova nelle operazioni intese a reprimere il brigantaggio (giugno 1861, Castel Durazzano). (Alla 2ª e 3ª Compagnia)

Medaglia di Bronzo – Decreto 29 ottobre 1922

“In accanite giornate di battaglia, resistendo dapprima impavido a furiosi attacchi e scattando poi animosamente ad un fulmineo contrattacco alla baionetta, manteneva in concorso con altri reparti, una posizione di decisiva importanza, a prezzo di purissimo sangue” (Passo Buole, 25-30 maggio 1916)’