4° STORMO AERONAUTICA MILITARE

  

Socio d’Onore dell’Istituto dal 1971 – Tessera n° 98

Il 4° Stormo è tra i Reparti più anziani dell’Aeronautica Militare: i suoi oltre 90 anni di vita sono tutti di effettiva ininterrotta attività. I due gruppi e alcune sue squadriglie risalgono alla 1^ Guerra Mondiale. Le sue tradizioni sono le più antiche della linea caccia italiana, nata con le vittorie di Francesco Baracca. Alla fine del maggio 1931 le squadriglie 84ª e 91ª, incorporate nel VII Gruppo Caccia Autonomo schierato sull’Aeroporto di Ciampino Sud, ricevono l’ordine di trasferirsi a Campoformido (UD), sede a quel tempo del 1° Stormo. Da questo Stormo vengono tratti il IX gruppo con le squadriglie: 73ª, 96ª e 97ª e il X gruppo con le squadriglie, 90ª, 84ª e 91ª, nota come Squadriglia degli Assi. Nasce così, il 1° giugno del 1931, il 4° Stormo Aeroplani Caccia formato da due gruppi: IX e X. Il 4° Stormo può annoverare tra le proprie fila le squadriglie più blasonate del I conflitto mondiale: la 91ª Squadriglia degli Assi, 60 velivoli nemici abbattuti, 3 medaglie d’oro assegnate ai suoi piloti (Baracca, Piccio e Ruffo di Calabria), 16 medaglie d’argento e 7 di bronzo, 10 assi della caccia tra i suoi piloti, primo tra tutti Francesco Baracca (34 vittorie) con il suo Spad contrassegnato dal cavallino rampante.

Il compito istituzionale del 4° Stormo è il controllo e la sorveglianza dello Spazio Aereo per la Difesa del nostro Paese. Nello specifico il Reparto è impegnato nel Servizio di allarme dello Spazio Aereo, 365 giorni all’anno, 24 ore al giorno, attraverso l’impiego del velivolo Eurofighter e l’impegno continuo degli uomini e donne dello Stormo. Dal verificarsi degli accadimenti dell’11 settembre 2001 la sorveglianza dei cieli italiani è divenuta una attività prioritaria di eccezionale importanza. In varie occasioni i piloti del 4° Stormo, con i velivoli EFA 2000 sono intervenuti per svolgere la missione assegnata al Reparto, caratterizzandosi per la professionalità e per la rapidità di intervento. Tra i compiti della ‘Difesa Aerea’ ci sono, tra l’altro, la prevenzione di attacchi di tipo terroristico sul territorio, condotti con velivoli anche civili (è contemplata anche la possibilità di velivoli a bassa velocità, cosiddetti “slow movers“, tipo alianti o ultraleggeri). I velivoli intercettori possono essere impiegati anche ai fini dell’assistenza di aerei militari o civili in difficoltà. Nella maggior parte dei casi si tratta di interventi su velivoli civili che hanno assunto in volo comportamenti tali da destare sospetto a seguito di perdita di contatto radio oppure ingiustificate deviazioni dei piani di volo autorizzati e/o mancanza delle previste autorizzazioni al sorvolo dello spazio aereo italiano. Numerose sono state inoltre le missioni internazionali e gli eventi operativi organizzati sulla base aerea di Grosseto che hanno visto la partecipazione di Forze Armate Straniere e Organizzazioni nazionali, quali la Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana, indirizzate a migliorare l’addestramento dei propri uomini ed a prepararsi per interventi in aiuto alle popolazioni bisognose di intervento.

Ricompense alla Bandiera

Medaglia d’Oro al Valor Militare 

«Simbolo di gloriosa tradizione, in cinque anni di intense operazioni belliche, combattute senza sosta con eccezionale vigore su tutti i cieli di guerra, forniva fulgida prova delle più elette virtù militari. Durante 42.330 ore di volo di cui 23.900 per azioni belliche, in missioni di mitragliamento a volo radente, bombardamento a tuffo, scorte a formazioni aeree ed a convogli navali, crociere di protezione agli schieramenti terrestri e di vigilanza sulle città, tutte condotte con proverbiale audacia e strenuo valore, otteneva superbi risultati ed infliggeva all’avversario durissime perdite. In 303 combattimenti contro agguerritissime formazioni, affrontate senza mai contare il numero dei nemici, abbatteva sicuramente 585 velivoli, probabilmente altri 215 e ne mitragliava 1.439. Col generoso sacrificio dei propri eroici caduti additava alle future generazioni le vie dell’onore militare e della suprema dedizione alla Patria. Cielo dell’A.S., di Malta, del Mediterraneo e dei Balcani, 10 giugno 1940-8 maggio 1945

Medaglia d’Argento al Valor Militare

«Dopo mesi e mesi di guerra vissuta in aspre solitudini africane, dove la lotta contro gli elementi non e meno dura della battaglia contro il nemico; dopo essersi a lungo prodigati in superba, tenace ed eroica azione contro le forze aeree nemiche, i suoi equipaggi, durante la battaglia del deserto affrontando e superando ogni ostacolo e rischio, scrivendo pagine di gloria nel Cielo della Marmarica. Combattendo vittoriosamente in volo l’agguerrita ala nemica e intervenendo direttamente nell’azione con arditi mitragliamenti a terra infliggevano, non senza duri e sanguinosi sacrifici, perdite gravissime all’avversario. Cielo dell’Egitto e della Marmarica, dicembre 1940