MILIONE – LATTANZIO – POGGETTI – CICERO: MEDAGLIE D’ORO AL VALORE DELL’ESERCITO

  

Le medaglie al valore dell’Esercito sono concesse a coloro che, in condizioni di estrema difficoltà, hanno dimostrato spiccato coraggio e singolare perizia, esponendo la propria vita a manifesto rischio per salvare una o più persone in grave pericolo oppure per impedire o diminuire comunque il danno di grave disastro.

Caporal Maggiore Antonio MILIONE (alla memoria)

“Mentre sostava su una scogliera con alcuni amici e commilitoni, un’ondata improvvisa trascinava in mare con violenza una ragazza del gruppo. Il Caporal Maggiore MILIONE vedendola dibattersi in acqua in serie difficoltà, si sporgeva audacemente dagli scogli tentando di trarla in salvo, nonostante il suggerirsi di ondate violente ne sconsigliasse il tentativo, non essendo il giovane capace di nuotare. Scaraventato in mare anch’egli da un’ondata concludeva il suo generoso gesto con il sacrificio della vita”. Cala Grotta di Sant’Antioco (Cagliari), 20 luglio 1986.

Tenente Colonnello Antonio LATTANZIO

“Comandante di unità elicotteristica del 1° Raggruppamento Aviazione Leggera dell’Esercito “Antares”, in missione in Namibia quale componente della Forza Multinazionale dell’ONU, si prodigava per dodici mesi nel proprio incarico con coraggio, altissima professionalità, determinazione ed impegno eccezionali, esponendoli anche a manifesti rischi e rivolgendo il proprio operato alla massima efficienza dell’unità alle sue dipendenze. Per il suo rigore morale, l’eccezionale dedizione al dovere e l’altissima carica umana, il Ten.Col. LATTANZIO e’ stato costante punto di riferimento professionale e spirituale per tutti i membri del contingente. La sua opera intelligente, sempre validissima, di apporto determinante all’efficace svolgimento dell’attività operativa dell’ONU, riscuoteva unanime riconoscimento, sia da parte delle Autorità delle Nazioni Unità sia da parte della popolazione locale. Comandante di grande valore che ha contribuito, con la brillante affermazione del reparto da lui comandato, ad elevare il prestigio e l’onore dell’Esercito Italiano in ambito internazionale”. RUNDU, marzo 1989 – aprile 1990.

Brigadiere CC Giordano POGGETTI

“Sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri, Comandante di un Nucleo di Sicurezza dell’Ambasciata d’Italia a Mogadiscio, nel corso dei tragici avvenimenti che hanno coinvolto la capitale somala, nel quadro delle direttive ricevute, ha tenuto un comportamento eccezionale e fornito costante ed intelligente collaborazione sia all’Addetto Militare Navale ed Aeronautico sia al 1° Consigliere di Ambasciata nelle attività relative alla sicurezza, recupero e sgombero di connazionali e cittadini stranieri, contribuendo fattivamente al felice esito delle operazioni. Il Brigadiere POGGETTI, sin dall’inizio dell’emergenza, ha operato mettendo in evidenza un altissimo senso del dovere e della responsabilità, spiccate doti di coraggio, spirito d’iniziativa e determinazione non comuni, estrema generosità, notevole spirito di sacrificio, sano sprezzo del pericolo. Anche nei momenti più drammatici, il suo comportamento è stato improntato alla massima serenità, dando prova di un altissimo grado di addestramento professionale. A rischio della propria vita, senza alcuna esitazione, ha più volte volontariamente partecipato alle operazioni di recupero, casa per casa, dei connazionali concorrendo in tal modo a salvare molti italiani. Il suo impegno è stato sempre al massimo delle possibilità in condizioni estremamente pericolose e particolarmente disagevoli, anche per la carenza di acqua, viveri ed energia elettrica, rinunciando spontaneamente a qualsiasi forma di riposo, consapevole solo della gravità di quanto stava accadendo e dell’importanza dei compiti da assolvere. Sempre presente a se stesso e fortemente determinato, è stato di trascinante esempio per i suoi dipendenti, affiancandoli costantemente nei momenti più difficili e rischiosi, curandone il benessere e la coesione morale, ottenendo in tal modo, da parte di tutti, un rendimento elevatissimo in ogni circostanza. L’operato del Brigadiere POGGETTI è stato fondamentale per la positiva riuscita delle complesse e pericolose attività connesse con l’evacuazione dei connazionali e dei cittadini stranieri e tale da riscuotere l’incondizionato apprezzamento del Ministro degli Affari Esteri, l’ammirato plauso ed il sentito riconoscimento dell’Ambasciatore d’Italia a Mogadiscio e di tutti coloro che hanno avuto la possibilità di apprezzarne direttamente le eccellenti qualità morali e professionali, degne delle migliori tradizioni dell’Arma dei Carabinieri”. Roma, 30 maggio 1991

Carabiniere Maurizio CICERO

“Carabiniere, componente del Nucleo di Sicurezza presso l’Ambasciata d’Italia a Mogadiscio, durante i tragici avvenimenti che hanno interessato la capitale somala, nel quadro delle direttive ricevute, ha tenuto un comportamento eccezionale, contribuendo in modo altamente efficace al positivo svolgimento delle attività relative alla sicurezza, recupero e sgombero di connazionali e cittadini stranieri. Il Carabiniere CICERO, in ogni circostanza ha operato con spiccato senso del dovere e della responsabilità, elevatissime doti di coraggio spirito d’iniziativa e determinazione non comuni, estrema generosità, notevole spirito di sacrificio, sprezzo del pericolo. Con encomiabile serenità, anche nei momenti più drammatici, ha assolto i rischiosi compiti affidatigli che spesso andavano ben oltre le normali attribuzioni, dando prova, tra l’altro, di un altissimo grado di addestramento professionale e risultando di trascinante esempio per i colleghi. A rischio della propria vita, senza esitazione alcuna, ha più volte volontariamente partecipato alle operazioni di recupero, per casa, dei connazionali concorrendo in tal modo a salvare molti italiani. Il suo impegno è stato costantemente elevatissimo, al massimo delle possibilità, in situazioni estremamente pericolose e particolarmente disagevoli anche per la carenza di generi di prima necessità, rinunciando spontaneamente a qualsiasi forma di riposo, cosciente solo della gravità di quanto accadeva e dell’importanza di svolgere completamente il proprio dovere. Il contributo fornito dal Carabiniere CICERO alla positiva riuscita delle complesse e pericolose operazioni connesse con l’evacuazione dei connazionali e dei cittadini stranieri è stato determinante e tale da riscuotere l’incondizionato apprezzamento del Ministro degli Affari Esteri, l’ammirato plauso ed il sentito riconoscimento dell’Ambasciatore d’Italia a Mogadiscio e di tutti coloro che hanno avuto la possibilità di apprezzarne le eccellenti qualità morali e professionali, degne delle migliori tradizioni dell’Arma dei Carabinieri”. Roma, 30 maggio 1991