GUIDO CUCCI E UMBERTO DIANDA – M.O.V.M. DI NOVEMBRE

  

CUCCI GUIDO

Sottotenente s.p.e. fanteria (bersaglieri), gruppo bande Beghemeder.

Conseguito il diploma di maturità classica nel Collegio Militare di Napoli e frequentato a Roma il corso di allievi ufficiali di complemento, era nominato sottotenente il 16 giugno 1927 ed assegnato al 1° reggimento bersaglieri. Congedato il 28 dicembre 1928, conseguiva presso l’Università di Napoli le lauree in giurisprudenza e in scienze politiche e sociali negli anni 1930 e 1932. Nel novembre 1933, richiamato a domanda, otteneva di essere trasferito nei reparti libici della M.V.S.N. (Milizia Volontaria Servizio Nazionale) col grado di sotto capomanipolo, e dalla 2^ legione libica passava poi, nel dicembre 1934, al 1° reggimento d’Africa. Nel giugno dell’anno dopo, destinato alla 101^ legione libica, della Divisione 3 Gennaio, partiva per l’Eritrea e partecipava a tutte le operazioni di guerra. Promosso tenente nel luglio, rimpatriava nel dicembre successivo ed era congedato. Due anni dopo, nel luglio 1938, ritornava in A.O. (Africa Orientale) nel R.C.T.C. (Regio Corpo Truppe Coloniali) dell’Eritrea avendo ottenuto la nomina a sottotenente di fanteria in s.p.e. con anzianità 1° settembre 1937, assegnato dapprima alla banda del Seraè e in seguito, nel settembre 1939, a quella del Beghemeder.

“Entusiasta della lotta, sempre proteso a nuovi cimenti, nel corso di un sanguinoso combattimento sostenuto da un gruppo di bande, chiese d’intervenire là dove una banda combatteva da quattro ore contro nemico assai superiore di numero ed agguerrito. Le circostanze imposero il suo intervento con sola mezza banda, che trascinò con ardire e slancio contro il nemico sostenendo con esso, in posizione sfavorevole, impari ed eroica lotta. Impegnata, primo fra tutti, violenta lotta corpo a corpo, si battè con estremo vigore fino a quando, sommerso dal numero dei nemici, cadde colpito al fianco, al petto ed alla testa, stroncato nel gesto eroico mentre, con le forze del suo spirito e lo slancio del suo impeto combattivo, imponeva un arresto al nemico imbaldanzito. “– Ebennat – Valle Ambò, 27 novembre 1939.

Altre decorazioni: Croce di Guerra al V.M. 

«Durante lungo combattimento contro preponderanti forze nemiche, fu costante esempio di calma e serenità nella applicazione delle proprie funzioni di comando.» — Taga Taga, 12 febbraio 1936 – XIV

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DIANDA UMBERTO

Sergente 4° Reggimento Fanteria Carristi

Chiamato a prestare servizio militare nel maggio 1937 fu assegnato al 3° reggimento fanteria carrista, venendo posto in congedo con il grado nell’agosto 1938. Richiamato per istruzione nell’agosto 1939 ed assegnato al 32° Reggimento Fanteria Carrista, prese parte alle operazioni sul fronte occidentale. Il 6 luglio 1940 partì da Napoli per l’A.O.I. con il 4° Reggimento Fanteria Carrista. Rimasto ferito nel combattimento di Alam Abu Hileiuat il 19 novembre 1940, dopo una degenza in ospedale fu aggregato al 115° Reggimento Fanteria “Marmarica” il 18 gennaio 1941 ed assegnato Battaglione carri M13/40. Rientrato in Italia nell’agosto 1941 e ricoverato nuovamente in ospedale, ebbe la promozione a sergente maggiore nel novembre stesso anno ed a sottotenente di complemento. Dopo l’armistizio dell’8 settembre entrò a far parte della formazione partigiana “Comando militare di Lucca” il 1º ottobre, prestandovi servizio fino al settembre 1944. Gli venne riconosciuta la qualifica di partigiano combattente. Congedato il 30 settembre 1944, fu assunto come impiegato civile dal Ministero delle Finanze. A lungo Presidente Onorario dell’Associazione Mutilati e Invalidi di Guerradi Lucca, si spense il 2 febbraio 2005.

«Pilota di un carro armato “M/11“, durante aspro combattimento con forze corazzate avversarie cinque volte più numerose, manovrava con intelligente spirito di iniziativa e con sovrano coraggio il suo carro spostandosi dall’uno all’altro dei settori più battuti dal nemico, cui infliggeva sensibili perdite. Serenamente votato alla morte, avendo piena coscienza della necessità di sostenere l’urto nemico, per evitare il crollo di tutto il nostro dispositivo e l’annientamento dei reparti appiedati, opponeva alla materiale superiorità avversaria tanto impeto e tanta decisione da frenare lo slancio dei carri inglesi che tentavano di sfondare la nostra linea. Gravemente ferito alla testa, alla gola, ad un braccio e ad una gamba, da un colpo di cannone che uccideva gli altri due uomini dell’equipaggio, non desisteva dal combattere, alternando il pilotaggio al fuoco, per effettuare il quale doveva fermare il carro e spostarsi fino al cannone rimovendo i corpi esanimi che ingombravano il limitatissimo spazio. Malgrado la perdita di sangue, che sgorgava copioso dalle ferite, persisteva nel titanico sforzo. Colpito il carro da altre tre cannonate che miracolosamente risparmiavano il motore ed egli stesso straziato da nuove schegge, riusciva con supremo sforzo di volontà a portarsi nelle nostre linee e abbandonava le leve di pilotaggio solo davanti al posto di medicazione. Credendo che gli altri componenti dell’equipaggio fossero svenuti, ma ancora vivi, esortava i medici a non preoccuparsi di lui e a medicare i suoi compagni. Esempio di incomparabile abnegazione, di sublime eroismo. Alam Abu Hileiuat (Africa Settentrionale), 19 novembre 1940

Altre decorazioni al Valor Militare:

Medaglia d’argento

«Valoroso ufficiale, già decorato di Medaglia d’Oro al V.M., rifiutava sdegnosamente ogni collaborazione con gli oppressori della Patria, partecipando attivamente, tra continui rischi, alla lotta clandestina. Instancabile nell’opera altamente patriottica, sprezzante dei continui pericoli cui si esponeva, riusciva ad infondere nei collaboratori, con l’esempio trascinatore, salda fede nei destini della Patria. Nei giorni della liberazione di Lucca, unitamente a pochi ardimentosi, con audace azione attaccava in località San Pietro a Vico un nutrito presidio nemico che costringeva a ritirarsi facilitando così l’avanzata del comando alleato. Esempio di cosciente eroismo e di elevato spiriti di sacrificio. Lucca, 1 ottobre 1943-19 settembre 1944