ORAZIO BARBAGALLO E LUIGI FAGGIONI – M.O.V.M. DI MARZO

  

BARBAGALLO ORAZIO

Soldato, 1ª compagnia G. a. F. «Giarabub»

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Di famiglia di agricoltori, attese alla vita dei campi. Chiamato alle armi nell’agosto 1933 fu assegnato al 93° reggimento fanteria. Trattenuto in servizio partì col reggimento per la Libia il 16 novembre 1933 e fu rimpatriato per congedo il 28 ottobre 1935. Richiamato alle armi il 20 novembre 1936 venne congedato il 27 settembre 1937. Richiamato in servizio per mobilitazione il 3 giugno 1939, ed assegnato al 3° reggimento fanteria, partì per la Cirenaica sbarcando a Tobruk il 9 giugno 1939. All’inizio della seconda guerra mondiale faceva parte del presidio guardie di frontiera di Giarabub. Ferito nel combattimento del 21 marzo 1941 e raccolto sul campo dagli inglesi fu restituito in Patria nell’aprile 1946.

“Valoroso soldato distintosi in vari combattimenti dava sempre belle prove di coraggio e di incuranza del pericolo. Quale porta ordini, si lanciava volontariamente più volte al contrassalto col rincalzo di settore. Accortosi che un comandante di plotone giaceva gravemente ferito su una posizione fortemente battuta dal tiro di mitragliatrici, si portava sul posto dopo aver attraversato una zona tempestata da proiettili e, caricatosi sulle spalle il ferito, lo portava in un ricovero. In una lotta serrata, caratterizzata da un susseguirsi di assalti e contrassalti, con intenso lancio di bombe a mano, seguiva da vicino il proprio comandante di settore lanciandosi nella mischia dove più grave era il pericolo, dando prove di non comune eroismo e trascinando così i compagni alla lotta. Infine accortosi che una bomba a mano stava per cadere in pieno sul proprio comandante, si lanciava fulmineamente su di esso facendo scudo del suo corpo. Gravemente ferito trovava parole di conforto per il suo comandante rimasto anche egli colpito” Giarabub (Africa Settentrionale, 21 marzo 1941)

 

FAGGIONI LUIGI

Tenente di vascello s.p.e., X flottiglia MAS

Dopo aver conseguito il diploma presso l’Istituto Nautico di Camogli (Genova), nell’agosto 1928 venne ammesso a frequentare il Corso per Ufficiali di complemento e nell’ottobre 1929 conseguì la nomina a Guardiamarina. Imbarcò prima su Unità siluranti di superficie e nel 1931, promosso Sottotenente di Vascello, passò alle Scuole C.R.E.M. nell’incarico di insegnante. Nel 1935 ottenne il passaggio in s.p.e. e, mobilitato per le eccezionali esigenze connesse al conflitto italo-etiopico, imbarcò sul cacciatorpediniere Zeffiro. Nel 1937 e nel grado di Tenente di Vascello passò al comando di MAS e poi, nominato Ufficiale d’Ordinanza dell’ammiraglio Eugenio di Savoia, duca di Ancona, nel giugno 1939 organizzò una spedizione nel bassopiano orientale dell’Africa, meritandosi un encomio in riconoscimento delle sue elevate capacita organizzative. Nel giugno 1940 passò in forza alla 1a Flottiglia MAS di La Spezia ed assunse il comando e l’onere addestrativo di una Sezione speciale di Mezzi d’Assalto, composta da otto barchini esplosivi con i quali compi l’audace impresa di forzamento della Baia di Suda (Creta), che portò all’affondamento dell’incrociatore pesante inglese York. Nell’azione, compiuta nella notte del 26 marzo 1941, anche la petroliera Pericles da 8.324 tsl, colpita a poppa e gravemente danneggiata dall’azione congiunta di due barchini, affonderà a sud di Creta il 14 aprile durante il suo trasferimento ad Alessandria, dove avrebbe dovuto essere sottoposta a grandi lavori di riparazione. Fatto prigioniero, rimpatriò nel gennaio 1945 e nel grado di Capitano di Corvetta (conseguito in data gennaio 1944), partecipò alle ultime fasi della guerra di liberazione come Comandante in 2ª di Mariassalto. Al termine del conflitto ebbe il comando prima del 6° e poi del 4° Gruppo Dragaggio e, da Capitano di Fregata, il comando della 1ª Squadriglia Torpediniere. Promosso Capitano di Vascello nel 1956, ebbe prima il comando del Centro Subacqueo ed Incursori del Varignano (La Spezia) e quindi quello del 5° Gruppo Navale. Nel 1960 operò nell’ambito del Consiglio Superiore delle Forze Armate e, con la promozione a Contrammiraglio, nel gennaio 1963 assunse il comando del Comar di La Spezia. Promosso Ammiraglio di Divisione e posto in ausiliaria, ottenne la promozione ad Ammiraglio di Squadra nella riserva. E’ mancato a Chiavari (Genova) il 23 maggio 1991.

«Comandante di un reparto di Mezzi Navali d’Assalto, penetrava di notte, alla testa delle sue unità, nell’interno di una munita base nemica e, con sangue freddo esemplare, dopo aver superato tre ordini di ostruzioni e sbarramenti, le guidava all’attacco, riuscendo ad affondare un incrociatore pesante e due grandi piroscafi. Mirabile esempio di audacia, congiunta con la più salda ed eroica determinazione di portare a termine la missione affidatagli per la gloria della Patria e della Marina. Baia di Suda, 25 – 26 marzo 1941

Altre decorazioni:

  avanzamento per merito di guerra nel grado di tenente di vascello (1949).