GIUSEPPE ZIGIOTTI E ENRICO REGINATO – M.O.V.M. DI RUSSIA

  

ZIGIOTTI GIUSEPPE

Maggiore cpl. fanteria, 81° reggimento

Conseguito a Treviso il diploma di ragioniere nel 1916, nell’ottobre dello stesso anno fu richiamato alle armi. Nominato aspirante nell’aprile del 1917, partecipò alla prima guerra mondiale, prima nel 2°’ reggimento fanteria e in seguito in reparti mitraglieri «St. Etienne». Congedato nel luglio 1920 col grado di tenente, nel 1923 si iscrisse nella M.V.S.N. raggiungendo il grado di 1° seniore nel 1941. Dal 1923 al 1926 fu sindaco del comune di Cordovado. Rivestì inoltre incarichi direttivi nel campo sindacale dei lavoratori agricoli, sia in Patria, sia nei territori dell’A.O.I. dove giunse, volontario, nel marzo 1936, con la 1ª compagnia CC.NN. «B». Promosso capitano a scelta nel nov. 1936, con anzianità 1° luglio 1935, rimpatriò dall’A.O. nei 1939 e, dopo aver prestato pochi giorni di servizio nel 49° reggimento fanteria, nel settembre 1939 fu collocato in congedo. Richiamato, a domanda, nell’ottobre 1940 presso il 71° fanteria, per il costituendo XLIII btg. M.T. bis, nell’aprile 1941 fu trasferito alla sezione militare di censura di Treviso. Nel genn. 1942, assegnato, a domanda, ad una Unità operante sul fronte russo, venne destinato alla 52ª sezione sanità della Divisione «Torino». Successivamente, promosso maggiore assunse la direzione dell’Ufficio assistenza e propaganda della Divisione stessa, meritandosi un encomio per l’opera patriottica svolta fra le popolazioni dei territori occupati. Cadde prigioniero il 22 dic. 1942, combattendo nel Vallone di Arbusow. Rimpatriò nel genn. 1954, dopo oltre undici anni trascorsi in campi di lavoro, carcere e celle di segregazione. Assegnato al Ministero della Difesa, prestò servizio al 2° reparto autonomo e, dall’ottobre 1957, al Commissariato Generale Onoranze Salme Caduti in Guerra. Promosso ten. col., con anzianità gennaio 1952, venne congedato nell’aprile 1959. Presidente dell’Associazione Nazionale d’Arma Milizia e componente la Giunta dell’Associazione Volontari di Guerra. Iscritto all’Albo dei Giornalisti.

“Magnifica figura di ufficiale, dopo essersi ripetutamente distinto per fiero ed eroico comportamento di combattente in un duro ed estenuante ripiegamento, in lunghi anni di prigionia sfidava a viso aperto minacce, sevizie, punizioni e condanne, tenendo sempre alta ed immacolata la dignità di soldato e di italiano. Impavido nell’affrontare mortali sofferenze, tenace nel sopportarle, indomabile contro la persecuzione del nemico e l’avverso destino, dava continue prove di elevate virtù militari ed esempio sublime di incorruttibile onestà, di onore adamantino. Per il suo dignitoso contegno di assoluta intransigenza con le leggi del dovere guadagnò il martirio di ingiusta condanna quale criminale di guerra. Dimostrò così che si può anche esser vinti materialmente ma restare imbattuti, anzi vittoriosi, nel campo dell’onore.” – Russia, 1942 gennaio 1954.

 

REGINATO ENRICO

Tenente medico cpl.

4° reggimento alpini battaglione sciatori «M. Cervino»

Laureatosi a Padova in medicina e chirurgia, esercitò la professione dal 1938 al 1940 a Padova e ad Alessandria. Dal 1° gennaio 1941, nominato sottotenente medico di cpl. prestò servizio all’Ospedale Militare di Alessandria e poi al 1° reggimento alpini. Assegnato al CI btg. complementi partì nel marzo 1941 per l’Albania e col 21° reparto salmerie del 1° alpini prese parte fino al maggio successivo alle operazioni svoltesi sul fronte greco-albanese. Rimpatriato, fu prima al btg. «Mondovì» e, dall’ottobre dello stesso anno, al btg. sciatori «Monte Cervino» del 4° rgt. alpini. Partito per il fronte russo nel genn. 1942, quattro mesi dopo, il 28 aprile, cadde in mano nemica nella battaglia di Stalino e trasferito in campi dì prigionia, in condizioni fisiche menomate dalle fatiche e dai disagi sopportati. Rientrò in Patria nel febbraio 1954, dopo aver sopportato lunghi anni di detenzione in campi di punizione per accuse insussistenti. Fu promosso capitano con anzianità genn. 1951 e collocato in congedo a domanda dal nov. 1955. Dal 1° ottobre 1955 fu ispettore sanitario della Federazione delle Casse Mutue di malattia fra i coltivatori diretti. Richiamato in servizio nel maggio 1956 e trasferito in s.p.e. col grado di ten. ed anzianità dic. 1942 fu assegnato all’Ospedale principale di Padova. Quindi alla Direzione di sanità Regione Nord Est e successivamente alla Direzione Generale di Sanità Militare. Conseguì le promozioni a capitano con anzianità dic. 1954, a maggiore nel giugno 1955 e a tenente colonnello nel dicembre 1962. Assegnato al comando Generale Arma Carabinieri quale dirigente il Servizio Sanitario dal 1966 al 1970, dal 1073 al 1976 ha comandato la Scuola di Sanità Militare a Firenze. E’ deceduto a Padova nel 1990.

“Ufficiale medico di battaglione alpino già distintosi per attaccamento al dovere e noncuranza del pericolo sul campo di battaglia, per oltre undici anni di prigionia fu, quale medico, apostolo della sua umanitaria missione e, quale ufficiale, fulgido esempio di fiero carattere, dirittura morale, dedizione alla Patria lontana ed al dovere di soldato. Indifferente al sacrificio della propria vita, si prodigò instancabilmente alla cura dei colpiti da pericolose forme epidemiche fino a rimanere egli stesso gravemente contagiato. Con mezzi di fortuna che non gli offrivano le più elementari misure precauzionali, non esitò ad affrontare il pericolo delle più gravi infezioni, pur di operare ed alleviare le sofferenze dei malati e dei feriti affidati alle sue cure. Sottoposto, per la sua fede patriottica e per l’attaccamento al dovere, prima alle più allettanti lusinghe e, subito dopo, a sevizie, minacce e dure punizioni, non venne mai meno alla dignità ed alla nobiltà dei suoi sentimenti di sconfinato altruismo, altissimo amor di Patria, incorruttibile rettitudine, senso del dovere.” – Russia, 1942 – 1954.

Altre decorazioni:

   Trasferito in s.p.e. per m.g. (1942)