GIUSEPPE RIGOLLI E FELICE LA SALA – M.O.V.M. DI OTTOBRE

  

RIGOLLI GIUSEPPE

Sergente A.A., pilota

Frequentato a Bibbiena un corso per radiotelegrafisti, si arruolò volontario nell’Aeronautica quale aviere allievo sergente pilota nel luglio 1935. Inviato dapprima a Gallarate, nell’aeroporto «Campo della Promessa», fu poi trasferito in settembre alla Scuola di pilotaggio di Aviano dove fu promosso primo aviere pilota in ottobre, con anzianità 13 settembre. Ai primi di maggio del 1936 passò al 6° stormo C.T. a Campoformido conseguendovi la promozione a sergente pilota in giugno ed esattamente un anno dopo, il 26 maggio 1937, fu inviato in missione speciale oltremare. Fece parte delia 31ª squadriglia C.T.

“Volontario in missione di guerra per l’affermazione degli ideali fascisti, pilota da caccia di eccezionale valore, già distintosi in precedenti azioni belliche, riconfermava, in vari scontri aerei, la sua magnifica tempra di combattente generoso ed intrepido. Ferito ad una gamba da pallottola esplosiva durante un combattimento contro caccia nemici, rimaneva in formazione fino all’estremo delle sue forze, riuscendo, con eccezionale forza di animo, a rientrare al campo e ad atterrare senza arrecare danno all’apparecchio. Dopo breve degenza all’ospedale, riprendeva con entusiasmo il suo posto di combattimento. Altra volta, mentre col suo gruppo incontrava una massa nemica di circa 40 apparecchi suddivisi in più formazioni, dopo aver strenuamente combattuto, trovatosi isolato e in condizioni di disimpegnarsi, si slanciava nuovamente nella mischia contro un preponderante numero di avversari, che tentavano di riversarsi su alcuni aerei nazionali venuti a trovarsi in condizioni svantaggiose. Impegnato da ogni parte, benché più volte ferito, si difendeva ed attaccava con indomita energia, abbattendo un avversario. Sopraffatto nell’impari lotta cadeva in fiamme, immolando la giovane eroica esistenza per la gloria dell’ala fascista.” – Cielo di Spagna, agosto – ottobre 1937.

 

LA SALA FELICE

Sergente Caposquadra 31° reggimento fanteria

Calzolaio di mestiere, alla chiamata alle armi per il servizio di leva fu destinato ai 31° reggimento fanteria e ebbe i galloni di caporale nel febbraio 1938. Promosso sergente nel novembre successivo al comando di una squadra di arditi partecipava nel giugno 1940 alle operazioni di guerra alla frontiera occidentale. Il 19 settembre dello stesso anno, partiva col reggimento per l’Albania sbarcando a Durazzo il giorno dopo.

“Partecipava con una squadra di arditi alla conquista di un munito caposaldo nemico. Durante l’azione, visto che ogni ulteriore avanzata era ostacolata dal fuoco nutrito e preciso di una arma automatica postata in un ridottino, con assoluto sprezzo di ogni pericolo, si lanciava da solo contro l’apprestamento nemico per ridurlo al silenzio. Colpito una prima volta alla mano destra da una raffica che gli faceva cadere a terra il moschetto, non si fermava nel suo scatto. Giunto sotto il ridottino, vi lanciava dentro, servendosi della sola mano sinistra, tutte le sue bombe. Colpito una seconda volta gravemente, sulla posizione conquistata, incitava i suoi fanti a procedere sollecitamente oltre, e li guidava fino a quando cadeva esausto, consacrando col sacrificio della vita il pieno successo ottenuto.” – Povla (Fronte greco), 28 ottobre 1940.