3° REGGIMENTO ALPINI

  

Motto:   “Altius tendo”.

Festa:    16 giugno – anniversario del combattimento a Monte Nero (1915)

Sede:     Pinerolo (TO) – Caserma “Berardi”.

Mostrina: fiamma a due punte di colore verde.

Emblema araldico

1° quarto: vi è rappresentato il M. Nero con il quale il 3° alpini ha un particolare legame storico tradizionale: nell’annuale della riconquista del monte viene celebrata la festa del Corpo

2° quarto: è dedicato alla Guerra di Liberazione alla quale l’unità ha partecipato con il C.I.L.; nel corso della stessa campagna il battaglione M. Granero ha meritato la M.B.V.M.

3° quarto: i colori nazionali della Grecia simboleggiano la presenza del reggimento sul fronte greco-albanese nel 1940-41.

4° quarto: ricorda la partecipazione di reparti del reggimento alle campagne in Libia (la palma) ed in Africa Orientale (leone di Giuda).

Lo smalto d’azzurro che prevale nell’insieme dello stemma è simbolo di amor di patria e fedeltà.

Origini e vicende organiche

Il 1° novembre 1882 si forma, in Fossano, il 3° Reggimento Alpini che inquadra i battaglioni “Val Stura”, “Val Maira” e “Monti Lessini”. Nella circostanza i battaglioni alpini, precedentemente contraddistinti da un numero, assumono la denominazione della rispettiva zona di reclutamento e sono aumentati da 10 a 20. Il 1° aprile 1885 il 3° reggimento cede al 2° i battaglioni “Val Stura” e “Val Maira” ed al 6° il “Monti Lessini” e riceve dal 4° il battaglione “Val Chisone” e dal 5° il “Val Dora” ed il “Moncenisio”. Con il riordinamento del Corpo, che ha inizio il 1° novembre 1886, i battaglioni prendono il nome della città sede del rispettivo magazzino; quelli del 3° reggimento divengono battaglione “Fenestrelle”, “Susa 1°” e “Susa 2°”. Il 1° ottobre 1888 il battaglione “Susa 2°” è trasferito al 4° reggimento mentre il “Pinerolo” passa dal 4° al 3° reggimento; inoltre dal 1° febbraio 1889 il battaglione “Susa 1° prende la denominazione di “Exilles”. Nel 1901, all’atto dell’istituzione dei Gruppi Alpini a livello brigata, 3°, 4° e 5° reggimento sono assegnati al II Gruppo, unità che dal 9 agosto 1910 diviene II Brigata Alpina. Nel 1908 il battaglione “Susa” (già “Susa 2°) torna al 3° reggimento che pertanto comprende i battaglioni “Pinerolo”, “Fenestrelle”, “Exilles” e “Susa”. Per la guerra 1915-18 il 3° reggimento costituisce i battaglioni “Monte Granero”, “Monte Albergian”, “Monte Assietta”, “Moncenisio” e “Val Pellice”, “Val Chisone”, Val Dora”, “Val Cenischia”; il 6 luglio 1917 si forma, con compagnie del disciolto VII battaglione sciatori, il battaglione “Courmayeur”. A fine dicembre 1917 risultano disciolti oltre al comando di reggimento anche i battaglioni “Val Chiese, “Monte Albergian”, “Monte Assietta” e “Val Dora” cui si aggiungono nel febbraio 1918 anche il “Val Pellice” ed il “Courmayeur”. Terminato il conflitto seguono uguale sorte i battaglioni “Monte Granero”, “Moncenisio” e “Val Cenischia” e pertanto, a fine del 1919, sono in vita i battaglioni “Pinerolo”, “Exilles”, “Susa” e “Fenestrelle”, quest’ultimo dislocato in Albania. Il 1° gennaio 1920, ricostituito il comando di reggimento, il 3° Alpini cede al 1° il battaglione “Pinerolo” che però rientra al 3° nel gennaio 1923.

Con l’ordinamento del 1921, il 3° Alpini è inquadrato nella 1ª Divisione Alpina (della quale fanno parte anche il 1° e 2° Alpini ed il 1° Artiglieria da montagna). Nel 1923 la divisione viene sostituita da un Comando di Raggruppamento Alpini il quale, con l’attuazione dell’ordinamento del 1926, cambia denominazione in Comando di Brigata Alpina. Il 3° Reggimento Alpini, con i battaglioni “Pinerolo”, “Fenestrelle”, “Exilles” e “Susa” appartiene alla I Brigata Alpina assieme al 1°,2° e 4° Alpini ed al 1° Artiglieria da montagna. Un nuovo ordinamento nel 1934 apporta ulteriori modifiche al Corpo degli Alpini ed il 3° Reggimento assieme al 4° ed al 1° Artiglieria Alpina forma la I Brigata Alpina (Comando Superiore Alpino “Taurinense”) che solo un anno dopo è trasformata in Comando Divisione Alpina “Taurinense”. Il battaglione “Exilles” viene mobilitato il 26 dicembre 1935 e ceduto al 7° Reggimento Alpini per l’esigenza Africa Orientale; rientra al 3° il 20 aprile 1937. Sono in vita dal 25 agosto 1939 i battaglioni “Val Pellice”, “Val Chisone”, “Val Dora” e “Val Cenischia” per essere impiegati al fronte occidentale e poi sciolti il 31 ottobre 1940. Il 10 giugno 1940 il 3° reggimento alpini con i battaglioni “Pinerolo”, “Fenestrelle” ed “Exilles” è ancora inquadrato nella Divisione Alpina “Taurinense” (1ª) e con tale grande unità partecipa al secondo conflitto mondiale; il battaglione “Susa” opera distaccato. Nel corso del conflitto sono costituiti e mobilitati i battaglioni:

  • “Val Pellice” e “Val Cenischia”, il 10 gennaio 1941, impiegati in Jugoslavia con il 3° Gruppo Alpini;
  • “Val Chisone”, anch’esso nel 1941, impiegato nei Balcani con il 4° Gruppo Alpini;
  • “Val Dora”, nel 1943, assegnato al 3° Gruppo Alpini;
  • “Monte Albergian” e “Monte Granero”, nel febbraio 1943, per il 175° Reggimento Alpini Costiero dislocato in Corsica (il “Monte Granero” nel 1944 sarà trasferito in continente al ricostruito 3° reggimento alp.);
  • “Val Cenischia”, nel 1943, assegnato al XX raggruppamento sciatori, ove prende il nome di battaglione “Moncenisio”;
  • XXXI e XXXII complementi, nel febbraio 1943, i quali in giugno prendono il nome di battaglione “Monte Assietta” e battaglione “Rocciamelone” ed operano nella valle dell’Isonzo e nella zona di Gorizia fino all’8 settembre 1943.

Il 3° reggimento alp. è sciolto nel settembre 1943 in Montenegro dopo aver tenuto testa agli attacchi portati dalle truppe tedesche a seguito della proclamazione dell’armistizio. Nel corso della guerra di liberazione si forma, il 25 giugno 1944, il 3° Reggimento Alpini che è inquadrato nella I Brigata del Corpo Italiano di Liberazione. Ne fanno parte i battaglioni alpini “Piemonte” (formato con elementi rimpatriati della disciolta Divisione “Taurinense”) e “Monte Granero” (già del 175° reggimento costiero, proveniente dalla Corsica). Il 30 settembre 1944, all’atto dello scioglimento del C.I.L. il 3° Alpini viene soppresso per dare vita al Reggimento Fanteria Speciale “Legnano”.

Il 23 novembre 1945 viene ricostituito il Battaglione Alpini “Susa”, per trasformazione del 520° Battaglione Guardie, ed è inquadrato nel 4° Reggimento Alpini. Nel corso del 1963 il battaglione “Susa” entra a far parte di un gruppo tattico aviotrasportabile, costituito in seno alla Brigata “Taurinense”, a disposizione di unità in ambito NATO. Con la ristrutturazione dell’Esercito, sciolto il 4° Alpini, il Battaglione Alpini “Susa” diviene autonomo dall’11 ottobre I975 e con decreto del 12 novembre 1976 gli viene assegnata la Bandiera del 3° Reggimento, del quale tramanda in tale modo anche le gloriose tradizioni. E’ inquadrato nelle Brigata Alpina “Taurinense”. Dall’aprile al luglio 1991 il “Susa” è inserito nel contingente ITALFOR-AIRONE che opera nei nord dell’IRAQ in missione di soccorso umanitario alle popolazioni curde. Un anno dopo, nel luglio 1992, il battaglione è impegnato in Sardegna nell’operazione “Forza Paris”, in concorso al controllo del territorio. Il “Susa” è nuovamente impiegato all’estero, in Mozambico, inquadrato nel contingente ALBATROS, che svolge operazione umanitaria per conto dell’ONU dal 2 marzo al 22 ottobre 1993. Nell’ambito del riordinamento della Forza Armata il battaglione perde la propria autonomia il 22 ottobre 1993 ed il giorno successivo è inquadrato nel 3° Reggimento Alpini che si ricostituisce a Pinerolo. Nel novembre 1994 il reggimento viene impiegato a favore della popolazione in Piemonte, nelle zone colpite da alluvione.

Il 3º Reggimento Alpini, nei periodi 9 febbraio – 27 giugno 1997 e 22 agosto 1997 – 17 febbraio 1998, ha preso parte all’operazione “Constant Guard” in Bosnia-Erzegovina, come parte della SFOR. Nel 1999 il reggimento ha partecipato all’operazione Joint Guardian in Kosovo nel periodo 6 luglio – 29 ottobre, contribuendo alla formazione del Contingente KFOR. Dal 15 marzo al 14 luglio il 3° ha costituito, in Bosnia-Erzegovina, l’Italian Battle Group. Nel 2001 è nuovamente impiegato in Kosovo nell’operazione “Joint Guardian”, nel periodo 19 giugno – 9 ottobre, contribuendo alla formazione del Contingente KFOR.  Nel 2002, il Reggimento, con la Compagnia Comando e Supporto Logistico e la 36ª Compagnia, è stato impiegato nell’operazione ISAF in Afghanistan, mentre la 221ª Compagnia ha partecipato nei Balcani all’operazione “Amber Fox” in Macedonia (FYROM). Nel 2004, il Reggimento con la Compagnia Comando e S.L. ed il Battaglione alpini “Susa” è stato impiegato nell’ “operazione Sparviero” in Afghanistan. Dal 4 al 28 aprile 2005 con il Battaglione alpini “Susa” ha preso parte all’operazione “Althea” in Bosnia-Erzegovina. Nel corso del 2005 unità a livello plotone del “Susa” e singoli militari hanno preso parte all’Operazione Antica Babilonia in Iraq, “Presidium” ed “ISAF” in Afghanistan e “Joint Enterprise” in Kosovo. Tra il febbraio e l’agosto del 2007 è stato impiegato quale pedina costitutiva del Contingente ITALFOR XV, nell’ambito della missione ISAF a Kabul, in Afghanistan.

Il reggimento è stato altresì chiamato a fornire la base su cui si è costituito il Contingente ITALFOR XIX, sempre impiegato nella capitale afgana nell’ambito dell’operazione ISAF. Nel 2010 il reparto è stato impegnato, tra aprile e ottobre, in Afghanistan nell’ambito dell’operazione ISAF questa volta nella delicata area di Shindand. Tra l’agosto 2012 e il marzo 2013 il Reggimento è stato nuovamente dispiegato in terra Afghana nell’area di Shindand.

Campagne di guerra e fatti d’arme

Eritrea (1895-96): concorre alla formazione del II battaglione alp. con 16 ufficiali e 574 soldati

Libia (1911 -12) : battaglioni “Fenestrelle” e “Susa”

  • 1911: Tripoli
  • 1912: Rodi: Psitos – Libia: Zuara
  • 1913: Libia: Assaba, Misda

Prima Mondiale (1915-18):

  • 1915: Val Vrata, M. Nero (giu.) – Tofane (giu.-lug.) – Tolmino: Ponte S. Daniele (ago.), S. Maria, S. Lucia (set.-ott.)
  • 1916: Carnia: Alto But (giu.-ott.)
  • 1917: M. Vodice (mag.) -Bainsizza (ago.) – M. Nero (ott.) – Val Resia (ott.) – M.Grappa (nov.-dic.)
  • 1918: M. Altissimo (ago.) – Vittorio Veneto: M. Grappa (ott.-nov.)
  • 1919-20: Albania: (battaglione “Fenestrelle”)

Africa Orientale (1935-36): battaglione “Exilles” (con il 7° rgt. alp.). Inoltre il reggimento concorre:

– con 852 alpini alla formazione del comando e dei servizi per la Divisione Alpina “Pusteria”;

– alla formazione della cp. comando dell’11° reggimento;

– con la 614 cp. alla formazione del VII battaglione complementare.

Seconda Mondiale (1940-43):

– 1940: fronte alpino occidentale

– 1941: Albania (battaglione “Susa”)

– 1942-43: Jugoslavia, Montenegro

– 1943: territorio nazionale (battaglione “Susa”)

Liberazione (1943 – 45) :

– 1943: Corsica

– 1944: Abruzzi – Marche

Ricompense alla Bandiera

Al Valor Militare

Ordine Militare d’Italia – Decreto 5 giugno 1920

“Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell’aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d’Italia” (1915-18). (All’Arma di Fanteria).

Medaglia d’Argento – Decreto 3 agosto 191622

“I battaglioni “Susa” ed “Exilles” con mirabile ardimento, con abnegazione e tenacia, superando difficoltà ritenute insormontabili, dopo lotta accanita e cruenta, sloggiarono, di sorpresa, il nemico dal Monte Nero, che assicurarono alle nostre armi” (15 – 16 giugno 1915). (Ai battaglioni “Susa” ed “Exilles”).

Medaglia d’Argento – Decreto 29 ottobre 1922

“Il battaglione “Pinerolo”, incaricato in circostanze assai difficili ed avverse, di proteggere il ripiegamento di altri reparti, tratteneva con cosciente ardire e sereno sprezzo del pericolo il nemico preponderante di forze e di mezzi, finché, votato alla morte, fece intero sacrificio di sé alla Patria, sempre nobilmente e generosamente servita. Si distinse sempre per fulgido valore, indomita costanza, salda disciplina.” (M. Mrzli Vrh, 2 giugno 1915; Valle Resia, 26-29 ottobre 1917; Tagliamento, 2 novembre 1917; Pielungo, 5 novembre 1917; M. Dagh,6 novembre 1917). (Al battaglione “Pinerolo”).

Medaglia d’Argento – Decreto 29 ottobre 1922

“Il battaglione “Albergian”, rimasto completamente isolato in grave situazione, pur intuendo di essere perduto, persisteva per due giorni nella più fiera ed ostinata difesa delle più importanti posizioni ad esso affidate. Ributtava vigorosamente più volte il nemico preponderante di forze e di mezzi, finché in procinto di essere sopraffatto, con disperata energia tentava eroicamente di aprirsi un varco con le armi per raggiungere la nuova linea di difesa.” (M. Pleka, 24-25 ottobre 1917). (Al battaglione “Albergian”).

Medaglia di Bronzo – Decreto 24 luglio 1947

“Nella grave situazione creatasi con la conclusione dell’armistizio, affrontava senza esitazione il nuovo ma tradizionale nemico e col concorso di altri reparti attaccava un presidio nemico, obbligandolo alla resa dopo breve ma violenta lotta. Benché costituito da uomini di classe anziana, che dopo la liberazione dell’Italia del sud avrebbero avuto diritto al congedo, accettava di far parte del Corpo Italiano di Liberazione col quale prendeva parte all’inseguimento del nemico dall’Abruzzo alla Linea Gotica, imponendosi per serietà e serena fermezza di propositi. Si distinse per audacia ed ardire nel travolgere le successive resistenze del nemico e per saldezza nel respingere tutti i ritorni controffensivi.” Quenza (Corsica), 15 settembre 1943 – Abruzzi – Marche, giugno – luglio – agosto – settembre 1944. (Al battaglione “Monte Granero”)

Medaglia di Bronzo – Decreto 20 marzo 1950

“Destinato a presidiare un importante settore del M. Golico – perno della difesa della conca di Tepeleni – in un lungo periodo di cruente e formidabili lotte, ne assicurava il possesso con incrollabile tenacia e mirabile eroismo. Nel corso della vittoriosa avanzata, con audaci azioni ed abili manovre, contribuiva efficacemente alla vittoria finale, aprendo energicamente e decisamente la via alle susseguenti colonne della Divisione “Julia”” (Fronte greco, 25 febbraio – 23 aprile 1941). (Al battaglione “Susa”)

Croce di Guerra – Decreto 10 aprile 1942

“Dopo aspra ed ardita marcia notturna, compiuta in alta montagna in condizioni atmosferiche eccezionalmente avverse, conquistava di sorpresa, con mirabile bravura, una importante posizione mantenendone saldamente il possesso, malgrado violenta e tenace reazione di fuoco dell’avversario. Dopo essere rimasto per quattro anni in critica situazione ed avere subito sensibili perdite, riprendeva, ricevutone l’ordine, risolutamente il movimento in avanti, trascinando anche i feriti in uno sforzo decisivo.”  Colle della Pelouse – Monte Rondo – Grande Melzet (fronte occidentale), 21-24 giugno 1940 (Al battaglione “Val Dora”)

Al Merito dell’Esercito

Croce d’Oro – Decreto 28 luglio 1995

“Il battaglione alpini “Susa” quale componente operativa del contingente “Albatros” impiegato nella missione di pace delle Nazioni Unite in Mozambico si presentava al difficile compito del presidio e controllo del corridoio di Beira e delle zone limitrofe, importantissime sul piano socio-economico e strategico, in maniera impeccabile svolgendo tutte le attività connesse con la sicurezza dell’area e con i rifornimenti ferroviari e stradali con serietà e fermezza di propositi, sempre interpretando al pieno il ruolo di strumento affidabilissimo di deterrenza. In un’area molto sensibile ed incerta, divenuta sempre più vasta in relazione all’incremento dei compiti assegnati, operava per circa otto mesi con elevata efficacia ed impareggiabile capacità operativa, fronteggiando con perizia le molteplici e diversificate esigenze e garantendo sempre al massimo le operazioni di verifica e di mantenimento della pace. Esempio chiaro di valore indiscusso, che ha concorso in maniera determinante al buon esito della missione e ad elevare il prestigio dell’Esercito e dell’Italia in ambito internazionale.” Chimoio (Mozambico), 22 marzo 1993 – 31 ottobre 1993. (Al battaglione “Susa”)