FRANCO BALBIS E ENRICO MARTINI MAURI – M.O.V.M. DI APRILE

  

BALBIS FRANCO

Capitano s.p.e. artiglieria, partigiano combattente.

Conseguita la licenza liceale ed ammesso nell’ottobre 1930 quale allievo nella Accademia Militare di artiglieria e genio, fu nominato sottotenente d’artiglieria in s.p.e. nell’ottobre 1932 e tenente, dopo aver frequentato la Scuola di applicazione, destinato all’8° rgt. art. div. fant. in Verona. Il 26 nov. 1935 fu ammesso all’Istituto superiore di guerra e ne frequentò i corsi, ma nel febbraio 1941 ottenne a domanda di essere inviato ai reparti combattenti in A.S. Raggiunse così l’Africa e venne destinato al Comando della Divisione «Pavia». Ivi ottenne la promozione a capitano nell’ottobre dello stesso anno. Trasferito al Comando della Divisione «Trieste» nel 1942 combatté a Ain el Gazala e a El Alamein. Rimpatriato nel marzo 1943, fu poi inviato in Croazia addetto al comando del V C.A. Dopo gli avvenimenti dell’8 settembre 1943 rientrò a Torino e fece parte delle organizzazioni militari clandestine. Arrestato la mattina del 31 marzo 1944 e tradotto al Comando tedesco, dopo un sommario processo fu condannato a morte e fucilato all’alba del 5 aprile nel poligono del distretto militare.

“Magnifica figura di soldato e di partigiano, subito dopo l’armistizio assumeva la consulenza tecnica del primo Comitato militare piemontese e la direzione di attività di combattimento, prodigandosi con completa dedizione, con illuminata perizia e con superbo sprezzo del pericolo. Catturato, sottoposto a giudizio e condannato a morte, manteneva durante gli strazianti interrogatori e durante tutto il processo il contegno dei forti, ed affrontava con fierezza il plotone di esecuzione cadendo al grido di «Viva L’ltalia!». Fulgida figura di Patriota assunto, con l’offerta della propria aita, al cielo degli eroi d’Italia.” – Torino, 5 aprile 1944.

MARTINI MAURI ENRICO

Maggiore s.p.e. fanteria (alpini), partigiano combattente

Conseguita la maturità classica nel Liceo «Beccaria» a Mondovì nel 1928, subito dopo, volontario, frequentò la scuola all. uff. di Brà. Nominato sottotenente di cpl. e assegnato al 28° rgt.art. da campagna rinunciò al grado per entrare nell’Accademia di Modena dalla quale uscì sottotenente effettivo nell’Arma di fanteria nel settembre 1932. Ultimato il corso di applicazione d’arma e destinato al 3° rgt. alpini, fu promosso ten. nel sett. 1934. Dal gen. al dic. 1936 combatté in A.O. nel btg. «Exilles» del 7° alp. Divisione «Pusteria». Frequentò nel 1937 il 16° corso di osservazione aerea a Cerveteri e, conseguito il brevetto di osservatore, prestò servizio di volo prima nella 31ª e poi nella 118ª squadr. di ricognizione. Ammesso al 68° corso dell’I.S.G. nel 1938 e promosso capitano dal genn. 1940 fu inviato nel maggio 1941 in A.S. per il servizio di S.M. presso il Comando Superiore FF.AA. dove nel genn. 1942 fu promosso magg. Rimpatriato per malattia nel genn. 1943, riprese servizio in giugno presso lo S.M. dell’Esercito dove venne sorpreso dall’armistizio. Raggiunto il Piemonte, si dedicò alla lotta partigiana e, da un gruppo di uomini accoltisi attorno a lui, riuscì a creare un rgpt. di Divisioni alpine di oltre 5.000 uomini. Il suo nome di battaglia «Mauri» fu conosciuto in tutto il Piemonte e le operazioni da lui condotte destarono l’ammirazione dello stesso nemico e l’alta considerazione delle missioni alleate. Promosso ten. col. ed assegnato all’ufficio informazioni dopo la guerra, nel giugno 1947 fu collocato a domanda nella riserva. E’ stato decorato della Croce di ferro di 2ª classe sul campo (Alamein, 1952); della Bronze Star (U.S.A., 1945) e della Cr. d’oro con spade al m.g. dalla Repubblica Polacca, nel 1945. Promosso col. nel 1951. Laureato in giurisprudenza nell’Università di Torino nel 1946. Dirigente industriale dell’I.R.I. è deceduto in Turchia il 19 settembre 1976 a causa di un incidente aereo.

“Animatore primo della resistenza nel Monregalese , organizzatore delle prime bande armate nella Val Maudagna e nella Val Casotto, dopo di essersi dimostrato, nel corso di duri combattimenti, comandante di grande capacità e di leggendario coraggio, raccoglieva intorno a sé alcune migliaia di combattenti bene armati e disciplinati coordinando ogni attività patriottica nelle Langhe e nel basso Monferrato. Nell’estate e nell’autunno del 1944 occupava in collaborazione con altre formazioni la città di Alba, già saldamente presidiata dal nemico, e vi resisteva Per oltre un mese. Al principio dell’inverno impegnava in dura lotta ben due Divisioni germaniche inviate per ristabilire il controllo della regione e, dopo aver subito gravi perdite ed inflitte di ben più gravi, riusciva a mantenersi in armi nella zona. Nel governo di popolazioni civili delle province di Cuneo, Asti, Alessandria e di parte della provincia di Savona dimostrava di possedere, in modo preminente, maturità di giudizio, capacità organizzativa, equilibrio, energia, fraterno e sentito interessamento, tanto da essere molto favorevolmente ricordato, anche a distanza di anni. All’inizio della primavera del 1945, con azione bene organizzata e valorosamente condotta, occupava con le sue forze, dopo duri combattimenti, Alba, Canelli, Nizza Monferrato, Monesiglio e, duranle l’insurrezione generale, liberava anche Savona, Ceva, Mondovì, Fossano, Brà, Racconigi, Carmagnola., giungendo con il suo Gruppo di Divisioni partigiane a Torino.”- Zona Meridionale del Piemonte e Nord Occidentale della Liguria, settembre 1944-25 aprile 1945.

Altre decorazioni: Cr.G. al V.M. (Passo Mecan, A.O. marzo 1936); Cr.G. al V.M. sul campo (Marmarica, dic. 1941); ten.col. per m.g. (Langhe, ott. 1943 -25 aprile 1945).