MILITE IGNOTO

  

Milite Ignoto

 

Ignoto il nome tuo

che riceve onori

pari ad un re,

se non maggiori,

la tua gloria non

sfiorisce coi poteri,

ma come il sangue tuo

versato, come il sangue

tramandato resiste

d’era in era.

Degli eroi la Vittoria

è sposa fedele,

imperitura Fortuna

senza bende sparge miele.

Ancestrale, sempiterno

l’Uomo tu sei

giovinetto, scapolo, sposo o padre

quanti ti piansero

begli occhi di donna

meste lacrime di bimbo

caste preghiere materne.

Il soldato, il guerriero

senza voce, che cantò

la musica della guerra

requiem dei popoli

che, dalla casa polare, un giorno

partiron seguendo

il sole e la ruota

carezzando le bionde

messi coltivate, che profumano

l’agro divino e grasso

di Quirino.

Marte tutti v’ha chiamati

un giorno, il sole

sacrificaste per le

interiora della terra,

labirintiche trincee.

Fanti d’Italia dai bei volti

ora un solo nome vi racchiude

poesia ardimentosa e fiera

di piombo e rosa.

Ricordo, al camposanto

dove il monte declivia nel torrente

gorgogliante, salutando gli avi miei

passavo accanto al funereo talamo

d’un soldato, oggi unisco le mie preci

a quelle d’una italiana

che del marito volle eternare il vigore

dedicando

alla Patria la sua giovinezza

ai campi la sua virilità

al Bene l’intera sua vita.

Beatrice Harrach, classe 1998, romana, laureata in Scienze Politiche, sta completando la laurea magistrale in Relazioni internazionali, collabora con il Carrista d’Italia ed occasionalmente con altre testate, ha pubblicato alcuni racconti nel volume” Giocattoli perduti” (2020) e tradotto dall’italiano all’inglese la sceneggiatura del lungometraggio “Il gioco della sabbia” di Giovanni Crimini. Appassionata di arte e cultura, compone poesie e racconti brevi.

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