SOCIO D’ONORE DELL’ISTITUTO DAL 2022
Motto: “Avanti è la vita”.
Festa: 24 giugno – anniversario della battaglia del Piave (1918)
Sede: Legnago (VR) – Caserma “Donato Briscese”
Mostrina: fiamma ad una punta, di colore nero col bordo cremisi su rettangolo con sfondo bianco e rosso in diagonale, sormontato da una granata nera con fiamma rossa a cinque lingue cui è sovrapposto un gladio in metallo, su mostreggiatura delle unità paracadutiste.
Emblema araldico
Nella prima partizione di porpora, colore tradizionale dell’Arma del Genio la lupa capitolina è a ricordo del legame territoriale dell’8° reggimento genio con la città ove si è costituito ed ha avuto sede fino al 1943. Nella seconda partizione d’azzurro, simbolo di valore, il silfio ricorda il legame storico con l’Africa Settentrionale ove si sono distinti i genieri di alcuni reparti mobilitati dal deposito nel corso del secondo conflitto mondiale. Nella terza partizione di verde, le tre “sbarre ondate d’argento” simboleggialo i fiumi Santerno, Senio e Sillaro. nelle cui valli il CLXXXIV btg. misto genio “Folgore” riaffermando la “nobile tradizione di operosità e di gloria dell’Arma” nel 1945 ha meritato la M.B.V.M., rappresentata dalla stella d’ azzurro.
Origini e vicende organiche
Il 1° ottobre 1922 viene costituito a Roma il 7° Raggruppamento Genio di Corpo d’Armata che comprende comando, btg. zappatori – minatori con una sezione motoristi – teleferisti ed una sezione pompieri, btg. telegrafisti con sezione colombofili e cinque colombaie, cp. fotoelettricisti e deposito.
Il 20 ottobre 1926, diviene 8° Reggimento Genio su comando, btg. zappatori – minatori, btg. telegrafisti, deposito e mantiene in organico la sola colombaia di Roma. L’organico del reggimento si amplia il 28 ottobre 1932, con l’arrivo di un btg. dal disciolto 1° reggimento radiotelegrafisti, ed il 5 maggio 1933, con l’assegnazione di una cp. aerostieri ed una cp. fotografiche formano il btg. aerostieri e fotografi.
Per l’esigenza A.O. il deposito avvia oltremare numerosi complementi e mobilita:
– nel 1935: XV btg. radiotelegrafisti, XV btg. telegrafisti A. O.; I btg. trasmissioni e vari reparti a livello cp. e sq. fotografiche, telefotografiche, cinematografiche, fotoelettricisti;
– nel 1936: II e III btg. trasmissioni; XXXV e XXXVl btg. zappatori – artieri, XVI btg. telegrafisti, ed ancora reparti a livello cp. e sq. delle varie specialità. A fine anno sono formati anche tre btg. di marcia per avvicendare il personale stanziato da tempo in colonia.
A fine 1936 il reggimento è su comando, btg. artieri, btg. radiotelegrafisti, btg. speciale, deposito e due colombaie. Nel gennaio 1937 anche i reparti telegrafisti e radiotelegrafisti cambiano denominazione in reparti trasmissioni. Nel corso del 1937 l’Bo genio invia in A. O. numerosi complementi e vari reparti per l’avvicendamento del personale. Con l’inizio del secondo conflitto mondiale il reggimento diviene centro di mobilitazione e tramite il deposito costituisce e mobilita:
– cdi di rgpt. genio: 8°, 10° e 30° Speciale TLC;
– cdi btg. misto genio: CCIII;
– cdi btg. artieri: II
– cdi btg. speciale: XL
– cdi btg. idrici;
– cdi btg. marconisti: X e X telegrafisti;
– colombaie mobili: 20ª e 21ª; e numerose altre unità a livello inferiore.
Il reggimento viene sciolto nel settembre 1943 a seguito degli eventi determinati dall’armistizio. I Comandi 8° e 10° Raggruppamento Genio operano alle dipendenze dello SMRE anche nel quadro dell’azione di comando delio Stato Maggiore in materia di difesa costiera e controaerei del territorio metropolitano. Sono soppressi l’8 settembre 1943. Il comando del 30° Raggruppamento Speciale si forma il 15 maggio 1943 ed assume alle dipendenze due btg. dislocati a Roma. Dal 16 luglio diviene 30° Raggruppamento Genio Speciale per Telecomunicazioni ed è poi sciolto l’8 settembre 1943. Il 24 settembre 1944, durante la Guerra di Liberazione, viene formato a Faicchio (BN) il CLXXXIV Battaglione Misto Genio per il Gruppo di Combattimento “Folgore” su 10ª e 18ª cp. artieri e 184ª T.R.T. Nel marzo 1945 ingloba anche la 2ª cp. parco campale. Il btg. si riallaccia, idealmente, anche alla 185ª cp. artieri – guastatori che, inserita nella D. “Folgore”, ha partecipato all’epopea della stessa grande unità sacrificandosi interamente ad El Alamein. A seguito della ricostituzione della D.f. “Folgore”, il 1° gennaio 1947, ceduta 1ª cp. collegamenti al btg. collegamenti “Folgore” di nuova istituzione, l’unità prende sede a Vittorio Veneto ed assume la denominazione di Battaglione Artieri “Folgore” che muta dal 1° marzo 1950 in Battaglione Genio Pionieri “Folgore”.
Con la ristrutturazione dell’Esercito, il 1° novembre 1975 in Villa Vicentina (UD), ove si trova dal 1953, diviene 184° Battaglione Genio Pionieri “Santerno” su comando, cp. comando e parco, due cp. pionieri. Nella circostanza viene reso erede delle tradizioni dell’8° reggimento genio e con decreto 12 novembre 1976 ne riceve anche la Bandiera. Soppresso il livello divisionale, il 1° agosto 1986 l’unità passa alle dipendenze del Comando Genio del 5° C.A. ed assunto il nome di 184° Battaglione Genio Guastatori “Santerno” adegua il proprio organico su comando, cp. comando e servizi, tre cp. guastatori, cp. attrezzature speciali. Nell’ambito del riordinamento della Forza Armata, il btg. perde la propria autonomia il 10 settembre 1992 ed il giorno successivo viene inquadrato nell’8° Reggimento Genio Guastatori che si costituisce in Villa Vicentina. Dal settembre 1991 al dicembre 1993, il battaglione prima ed il reggimento poi, forniscono un concorso di personale, mezzi e materiali al contingente impegnato in Albania nell’operazione “Pellicano”. Ilreggimento partecipa all’operazione “Vespri Siciliani”, in concorso al controllo del territorio in Sicilia, nell’ottobre – dicembre 1992, nel gennaio – marzo 1993 e dall’8 novembre al 10 dicembre 1994.
Il 1º giugno 2001 l’8° Battaglione guastatori paracadutisti si ricostituì ufficialmente in Legnago, per cambio di denominazione del preesistente 5º Battaglione Genio Guastatori “Bolsena” (che aveva inglobato la Compagnia Genio Guastatori Paracadutisti “Folgore”) che nel 2000 era stato assunto dalla brigata paracadutisti Folgore, organizzato su quattro compagnie guastatori, oltre la Compagnia comando e supporto logistico. Si decise allora, oltre le storiche 22ª, 23ª e 24ª, di dare numerazione 21ª alla compagnia aggiuntiva (rispetto agli organici storici), in onore della compagnia già appartenuta al VII Battaglione paracadutisti, anch’esso distrutto durante l’epica battaglia di El Alamein, schierato anch’esso, nel Raggruppamento Ruspoli.
Il 13 ottobre 2004 viene costituito il Reggimento guastatori paracadutisti “Folgore” in seguito all’elevazione al rango di reggimento dell’8º Battaglione guastatori paracadutisti.
Campagne di guerra e fatti d’arme
Africa Orientale (1935-36): XV btg. radiotelegrafisti; XV e XVI btg. telegrafisti A. O.: I, II e III btg. trasmissioni; XXXV e XXXVI btg. zappatori – artieri
Seconda Mondiale (1940-43): le unità mobilitate prendono parte alle operazioni sui vari fronti.
Liberazione (1943-45):
– 1943: Sardegna (184ª cp. minatori – artieri)
– 1941-45: territorio nazionale (184ª cp. minatori – artieri, CLXXXIV btg. misto g.): Orsogna, Filottrano. Santerno, Senio, Sillaro. Case Grizzano.
Ricompense alla Bandiera
Al Valor Militare
Medaglia di Bronzo – Decreto 24 luglio 1947.
“Nella bonifica di strade e di campi minati, nei lavori di rafforzamento delle posizioni, nel mantenimento dei collegamenti, nelle ore più dure della battaglia, artieri, telefonisti e marconisti divisero sempre in nobile gara il rischio dei posti avanzati e delle pattuglie spinte ad aprire il varco entro il micidiale groviglio delle mine. Coinvolti spesso in combattimento, quando l’attrezzo più non soccorse, fanti tra i fanti, ne seppero emulare slancio valore e tenacia. In ogni occasione, nelle linee e nei lavori di immediata retrovia, il Battaglione Misto Genio “Folgore” riaffermò sempre la nobile tradizione di operosità e di gloria dell’Arma” (Valli Santerno, Senio, Sillaro, marzo – aprile 1945; Case Grizzano, 19 aprile 1945). (Al Battaglione Misto Genio “Folgore”).
Al Valore dell’Esercito
Medaglia d’Argento – Decreto 20 novembre 2017
“In occasione del violento sisma che colpiva duramente il centro Italia, l’8° Reggimento Genio, degno interprete delle più nobili tradizioni militari, si prodigava, con generoso slancio e profondo impegno, in immediati interventi a supporto delle popolazioni duramente colpite, fornendo un’ennesima prova di sacrificio, abnegazione e incondizionata dedizione. L’eccezionale perizia, la spiccata professionalità e la profonda umanità profuse dai guastatori paracadutisti hanno permesso all’Unità di distinguersi per efficacia e coraggio, contribuendo ad accrescere significativamente il lustro e il prestigio dell’Esercito agli occhi dell’intera collettività nazionale” Centro Italia, agosto 2016 – aprile 2017
Medaglia di Bronzo – Decreto 4 gennaio 1978
“Impegnato nelle operazioni cli soccorso alle popolazioni del Friuli durarmene colpite da un grave sisma, si prodigava tempestivamente, con spiccato coraggio e singolare perizia. nell’opera cli rimozione delle macerie, di soccorso ai feriti e di aiuto ai superstiti. L’impiego generoso di tutti gli uomini e di tutti i mezzi disponibili contribuiva validamente a rendere meno gravi le conseguenze dell’evento tellurico.” Friuli,6 – 15 maggio 1976. (Al 184° Battaglione Genio Pionieri “Santerno”)