1° REGGIMENTO BERSAGLIERI

  

Motto:    “Ictu impetuque primus”

Festa:    1 giugno – anniversario della costituzione della Specialità (1836).

Sede:     Cosenza

Mostrina: fiamma a due punte di colore cremisi.

Stemma araldico

1° quarto: è dedicato alla gloria militare conseguita dal rgt. nel corso della seconda guerra mondiale in Albania (richiamata con i colori rosso nero e con l’elmo dell’eroe nazionale) sul cui fronte il 1° ha meritato due M.A.V.M. rappresentate dalle due stelle sul fondo cielo.

2° quarto: arme di Torino, per il legame territoriale con la città ove ha avuto sede la 1ª cp. del I battaglione, matrice della Specialità.

3° quarto: arme di Bologna, per il legame territoriale con la città ove furono costituiti i battaglioni carri inquadrati nel secondo dopoguerra nel rgt., dal 1958 al 1975

4° quarto: arme di Civitavecchia, città nella quale il rgt. ha preso sede nel 1958.

Il capo d’oro simboleggia la massima ricompensa al V.M. concessa al rgt. Nel quartier franco è l’arme della provincia di Pavia, nella cui giurisdizione si è svolta la battaglia di Palestro ove il VII battaglione meritò la M.O.V.M.

Origini e vicende organiche

Nell’ambito del riordinamento dell’Esercito il 16 aprile 1861 viene formato il Comando dei Bersaglieri del 1° Corpo d’Armata, con sede in Cuneo, dal quale dipendono i battaglioni attivi I (1848), IX (1850), XIII (1859), XIX (1860), XXI (1860) e XXVII (1860) ed un battaglione deposito. L’unità, dal 31 dicembre 1861, prende il nome di 1° Reggimento Bersaglieri tuttavia il comando assolve compiti esclusivamente amministrativi e disciplinari non avendo responsabilità operative. Questo reggimento ha il privilegio di incorporare il I battaglione (formato nel 1848) nel cui ambito è compresa la 1ª compagnia, la cui anzianità risale al 1836, anno di formazione del Corpo. Successivamente passano alle dipendenze del 1° Reggimento anche i battaglioni VI, VII e XLI. Dal 1° gennaio 1871, assunta anche fisionomia operativa, il 1° Reggimento Bersaglieri dislocato a Torino, rimane formato dai battaglioni I, VII, IX e XXVII che prendono rispettivamente la numerazione di I, II, III e IV. Nel settembre 1883 trasferisce il IV battaglione all’11° Reggimento Bersaglieri di nuova formazione. Il 1° ottobre 1910 viene formato il I battaglione ciclisti che sarà poi soppresso nel marzo 1919. Per la gueffa 1915-18 il deposito costituisce il 21° Reggimento Bersaglieri ed il LV battaglione autonomo.

All’inizio della guerra il reggimento al completo (meno il battaglione ciclisti) si trova in Libia, ove è giunto sbarcando a Tripoli il 19 maggio 1915. Nel febbraio 1916 il comando di reggimento rimpatria ma i battaglioni divenuti autonomi prolungano la loro permanenza oltremare sino a maggio 1918. Terminato il conflitto una compagnia di formazione del reggimento opera con il Corpo di Spedizione in Palestina quindi dal febbraio al luglio 1919, i battaglioni I, VII e IX sono nuovamente inviati in Libia. Nel luglio 1924 tutto il reggimento è trasformato in ciclisti e tale rimarrà sino al 1936.

All’inizio delle ostilità, nel giugno 1940, il 1° Reggimento Bersaglieri, è inquadrato nel Raggruppamento Celere della 1ª Armata, ma nel corso del conflitto cambia più volte dipendenza. L’8 settembre 1943 si scioglie, nei pressi di Torino, a seguito degli eventi determinati dall’armistizio.

I1 1° gennaio 1953 il 1° Reggimento Bersaglieri viene ricostituito in Roma ed inquadra i battaglioni I e VII, ai quali si unisce dal 1″ marzo 1954 anche il IX; l’unità viene assegnata alla Divisione Corazzata “Pozzuolo del Friuli”. Nel corso del 1958 l’organico del reggimento è sottoposto a notevoli variazioni:

– il 30 aprile il IX battaglione assume la denominazione di IX battaglione bersaglieri meccanizzato ed è trasferito al 4° rgt. f. cor.;

– il 1° maggio giungono, provenienti dal 4° rgt. f. cor., il I e III battaglione carristi, per cui il reggimento assume la formazione su comando, compagnia comando, I e VII battaglione bersaglieri, I e III battaglione carristi.

Ancora il 1° dicembre 1958 trasferisce al 182° rgt. f. cor. i battaglioni I bersaglieri e III carristi rimanendo su Comando, VII battaglione bersaglieri e I battaglione carristi. Assunta la denominazione di 1° Reggimento Bersaglieri Corazzato passa alle dipendenze del Comando Divisione Fanteria “Granatieri di Sardegna” e prende sede ad Aurelia. Nel gennaio 1959 il I battaglione carri cambia il numerico in IX e dal 24 maggio 1961 i due battaglioni del reggimento assumono una nuova denominazione di I battaglione bersaglieri e XVIII battaglione carri. Dal 1° settembre 1964 il 1° Bersaglieri cor. entra a far parte della Divisione “Centauro” e, dalla stessa data, incorpora il VI battaglione carri proveniente da Lenta. Il 1° giugno 1975 viene soppresso il XVIII battaglione carri e dal 1° agosto 1975 il reggimento torna alle dipendenze della Divisione “Granatieri di Sardegna”. Con il completamento della ristrutturazione dell’Esercito il 1° Reggimento Bersaglieri Corazzato viene sciolto il 31 ottobre 1976. Il giorno successivo 1° novembre 1976 sono resi autonomi i due battaglioni quali:

1° Battaglione Bersaglieri “La Marmora”, che eredita la Bandiera e le tradizioni di gloria del 1° reggimento bersaglieri;

6° Battaglione Carri “M. O. Scapuzzi”;

le due nuove unità sono inquadrate nella Brigata Meccanizzata “Granatieri di Sardegna”.

Il 1° battaglione bersaglieri interviene in occasione di calamità naturali e per motivi di ordine pubblico, in particolare nel 1980 in occasione di alluvione a Civitavecchia e Santa Marinella, nel 1981 per il terremoto in Irpinia, nel 1992 in Sardegna nell’ambito dell’operazione “Forza Paris”. Per l’operazione “Vespri Siciliani”, in concorso al controllo del territorio, personale del battaglione è presente in Sicilia nell’ottobre-novembre 1992, nel gennaio-febbraio 1993 ed in vari periodi nel corso del 1994.

Il 18 settembre 1995 il 1º Battaglione bersaglieri “La Marmora” ha perso la propria autonomia ed è stato inquadrato nel ricostituito 1º Reggimento Bersaglieri.

Fortemente ridotto nel personale é virtualmente sciolto nel 2000. Il 1º gennaio 2005, a seguito di un provvedimento di riordino dell’Esercito Italiano, il 18° Reggimento Bersaglieri di Cosenza è stato ridenominato 1º Reggimento Bersaglieri, ed inquadrato nella Brigata Bersaglieri “Garibaldi”. Nel 2005 il reggimento ha partecipato, con due sue compagnie e poi da maggio a dicembre 2006 nella sua interezza all’ultima fase dell’operazione Antica Babilonia in Iraq. Nel 2007 il ha partecipato con unità a livello compagnia alla missione UNIFIL in Libano e ISAF in Afghanistan.

Campagne di guerra e fatti d’arme

Unità preesistenti:

Con l’Armata Sarda

Prima d’Indipendenza (1848- 49): I battaglione

– 1848: Rivoli, S. Giustina, Sona, Volta, Milano

– 1849: Genova

Crimea (1855-56): I, VII e IX battaglione: Vi prendono parte le compagnie 1ª e 2ª (I btg. provv.), 25ª e 26ª (IV btg. provv.), 33ª e 34ª (V btg. provv.)

Seconda d’Indipendenza (1859): I, VII e IX battaglione: Palestro, S. Martino

Con l’Esercito Italiano

Centro Meridione (1860-61): I, VII e IX btg.

– 1860-61: Perugia, Spoleto, Abruzzi

1° Reggimento

Terza d’Indipendenza (1866): Custoza, Borgoforte

Eritrea (1887-88): 6ª compagnia

            (1895-96): il reggimento concorre alla mobilitazione di vari reparti con 12 ufficiali e 274 soldati.

Libia (1911-12): fornisce a corpi e servizi mobilitati 4 ufficiali e 454 soldati

Prima Mondiale (1915-18):  

– 1915-17: Libia

– 1918: Vittorio Veneto: Piana della Sernaglia (ott.-nov.)

I battaglione ciclisti:

– 1915: Fogliano, M. Sei Busi, Sella S. Martino

– 1916: Trincea delle Frasche, Altopiano di Asiago, Coston di Lora, M. Pasubio, M. Fior, Marcesina

– 1917: Castagnevizza, Piave, Forcella Musis, Forcella Campidello, Lestans, Sequals

– 1918: Caposile, Fossalta, Capo d’Argine, Costellazzo, Vittorio Veneto

Africa Orientale (1935-36): fornisce a reparti vari mobilitati 16 ufficiali e 215 soldati

Albania (1939): I battaglione

Seconda Mondiale (1940-43):

– 1940: fronte occidentale

– 1940-41: Albania: M. Kalase; (ott. 1940 – feb. 1941); fronte albanese-jugoslavo: alto Scutarino, Bozaj, Ragusa (apr. 1941).

– 194I-42: territorio nazionale

– 1942-43: Francia meridionale; Piemonte

Ricompense alla Bandiera

Al Valor Militare

 

Ordine Militare d’Italia – Decreto 5 giugno 1920

“Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell’aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d’Italia (1915-l8).” (All’Arma di Fanteria).

Medaglia d’Oro – Decreto 6 maggio 1909.

“Per la bella condotta tenuta alla presa e battaglia di Palestro (30-31 maggio l859).” (Al Vil battaglione).

Medaglia d’Argento – Decreto 27 ottobre 1950.

“Animato dall’orgoglio delle gloriose tradizioni di cui sono intessuti i più che cento anni della sua storia luminosa, attinse, nel travaglio di una dura campagna oltremare, nuove vette di sacrificio e di ardimento nel segno delle sue altissime virtù guerriere. In asprissimi combattimenti sostenuti con assoluta inferiorità di mezzi i petti gagliardi dei suoi bersaglieri contrastarono il passo al nemico con indomita fermezza, arginandone la furiosa offensiva nella zona del Lago di Ocrida. Il 19 dicembre 1940, malgrado che la efficienza fosse gravemente intaccata dalla ininterrotta permanenza in linea e dai cruenti sacrifici sopportati si avventava con disperato ardimento contro preponderanti forze che erano riuscite ad affermarsi, dopo violentissima lotta sul Monte Kalase. Con impeto irresistibile annientava le baldanzose masse avversarie in furiosi combattimenti all’arma bianca, catturando prigionieri, armi e munizioni e piantando la Bandiera della Patria sulle posizioni insanguinate. Le teneva poi incrollabilmente contro ogni ritorno offensivo, assicurando in tal modo il saldo possesso di quel cardine essenziale dell’intero schieramento delle nostre truppe sul fronte italo-greco” (campagna italo-greca, 1940-41: Monte Kalase, 29 novembre 1940 – 28 febbraio 1941).

Medaglia d’Argento – Decreto 27 ottobre 1950.

“Il 1′ Bersaglieri temprato da lunghi mesi di aspra lotta sul fronte greco – albanese che ne aveva assottigliato le fila senza scalfire l’animo guerriero, veniva chiamato a concorrere alla difesa dell’Alto Scutarino, su cui incombeva la minaccia nemica. In sette giorni di dura battaglia, malgrado l’esiguità delle forze di fronte alla strapotenza nemica, ne fronteggiava con indomito valore i furibondi attacchi, stroncandoli sanguinosamente e impedendo che il proposito ambiziosamente conclamato di raggiungere alle spalle le truppe italiane impiegate alle frontiere greche si attuasse. Nella susseguente fase offensiva le sue unità travolgevano il nemico ricacciandolo oltre la frontiera, superando di sorpresa sbarramenti fortificati e si incuneavano nelle masse avversarie in ritirata, portando, primi fra le unita italiane, il tricolore della Patria, a Ragusa. Magnifica Unità guerriera, eredi e rinnovatrice di una tradizione di eroismo e di gloria, nata nelle prime battaglie del Risorgimento Nazionale e affermata nel corso di tutte le guerre combattute dall’Esercito italiano. Donava nuovo apporto di sacrificio e di sangue alla gloria del Corpo” (Alto Scutarino, Bozaj, Ragusa: 6-17 aprile l94l).

Medaglia di Bronzo – Determinazione 10 maggio 1848

“Per essersi distinta nel fatto d’armi presso Verona (6 maggio 1848).” (Alla 1ª compagnia del I Battaglione).

Medaglia di Bronzo – Determinazione 27 giugno 1848

“Per essersi distinta nel glorioso fatto d’armi sotto il Monte Baldo (18 giugno 1848)” (Alla 3ª Compagnia Volontari Studenti del I Battaglione)

Medaglia di Bronzo – Determinazione 15 agosto 1848.

“Per aver combattuto con grande valore sulle alture di Rivoli, S. Giustina, Sona e Vona (22-25 luglio 1848).” (Alla 1ª Compagnia del I Battaglione)

Medaglia di Bronzo – Decreto 133 luglio 1849

“Perché, in unione alla 4ª Compagnia, effettuò l’ardito colpo di mano che rese padrona di Genova la R. Truppa (5 aprile 1849)” (Alla 2ª Compagnia del I Battaglione)

Medaglia di Bronzo – Decreto 13 luglio 1849

“Perché, in unione alla 2ª Compagnia, effettuò l’ardito colpo di mano che rese padrona di Genova la R. Truppa (5 aprile 1849)” (Alla 4ª Compagnia del I Battaglione)

Medaglia di Bronzo – Decreto 16 gennaio 1860

“Per l’ardire con cui primo assaliva il nemico, eseguiva il primo attacco alla baionetta e copriva la marcia della brigata “Aosta”; e per la lodevole tenuta durante il combattimento. Ebbe un terzo del suo effettivo fuori combattimento, contribuendo assai alla riuscita dell’azione, sebbene mandato nel mattino da M. Rugoli alla Rivoltella ritornato per S.Paolo, Lonato e Desenzano” (S.Martino, 24 giugno 1859) (Al I Battaglione)

Medaglia di Bronzo – Decreto 27 maggio 1859

“Per essersi distinto al passaggio della Sesia (21 maggio 1859) e nelle operazioni successive su Palestro e Borgo Vercelli (22 maggio 1859)” (Al VII Battaglione)

Medaglia di Bronzo – Decreto 3 ottobre 1860

“Per essersi lodevolmente diportata nell’attacco della Rocca di Spoleto (17 settembre 1860)” (Alla 35ª Compagnia del IX Battaglione)

Medaglia di Bronzo – Decreto 1° giugno 1861

“Per la bella condotta durante l’intera campagna (1860-61).” (Al VII Battaglione)

Medaglia di Bronzo – Decreto 1° giugno 1861

“Per essersi distinto nelle operazioni contro gli insorti negli Abruzzi” (Al IX battaglione)

Medaglia di Bronzo – Decreto 5 giugno 1920

“Con indomita energia e salda disciplina, espugnò la parte più alta del Coston di Lora, resistendovi per un’intera notte ai violenti contrattacchi avversari. Logoro ma non domo, il giorno successivo, ampliava la conquista sull’Alpe di Cosmagnon (Alpe di Cosmagnon, 9-10 ottobre 1916)” (Al I battaglione ciclisti).

Il Reggimento custodisce 1 Medaglia d’Argento e 2 Medaglie di Bronzo al Valor Militare conferite ai Battaglioni Bersaglieri inquadrati nella 1^ Divisione d’Assalto nella 1^ Guerra Mondiale