LORENZO PROLA E CLINIO MISSERVILLE – M.O.V.M. DI SETTEMBRE

  

PROLA LORENZO

Sottotenente cpl. Fanteria IV battaglione coloniale «Toselli»

Soldato di leva nel 1° rgt. genio radiotelegrafisti nel sett. 1933, l’anno dopo, veniva congedato con la qualifica di radiotelegrafista. Richiamato il 22 giugno 1935 partiva poco dopo per l’Eritrea e, sbarcato a Massaua il 9 agosto, era assegnato alla compagnia genio della 2ª Div. indigeni e, in seguito a quella della II Brigata. Nel 1936, il 25 giugno, dopo avere frequentato il corso allievi ufficiali di cpl. di Saganeiti, era promosso sottotenente di fant. Destinato al IV btg. Indigeni «Toselli» della II Brigata si distingueva per oltre, due anni in numerose azioni di polizia coloniale. L’8 ott. 1938 decedeva all’infermeria presidiaria di Gundi in seguito alle ferite riportate in combattimento il giorno precedente.

“Volontario per la campagna italo-etiopica, dava continue e ripetute prova di valore personale, spirito di sacrificio e di abnegazione. Conscio dei pericoli cui si esponeva, sempre calmo e sereno, era meraviglioso esempio di audacia e di ardimento ai propri ascari. Aiutante maggiore di battaglione, in un momento critico di lotta, sotto intenza reazione di fuoco avversario, con esemplare coraggio e sprezzo del pericolo, sostituiva personalmente il tiratore di una mitragliatrice pesante e , con tiri ben aggiustati e micidiali, concorreva a ricacciare ed inseguire le soverchianti forze avversarie. In altro combattimento breve ma violento con armati ribelli, visto cadere il graduato incaricato di recapitare un ordine ad un reparto, vi si recava personalmente, attraverso una zona battuta da intenso fuoco nemico. Ferito gravemente, assolveva ugualmente il proprio compito e, subito dopo, cadeva esangue al suolo. Trasportato al posto di medicazione, anziché preoccuparsi della ferita grave che man mano lo spegneva, s’interessava del buon esito dell’azione, rincuorando gli altri feriti. Esempio del più puro e nobile sentimento del dovere, finiva la giovane esistenza col nome della Patria sulle labbra.” Tegulet, 17 settembre-Sella M. Mesuret, 7 ottobre 1938.

 

MISSERVILLE CLINIO

Paracadutista, 185ª compagnia minatori, Divisione «Folgore»

Orafo specializzato, venne chiamato alle armi per la guerra nel gennaio 1941 nell’8° reggimento genio. Nel gennaio 1942, a domanda, fu inviato alla scuola paracadutisti di Tarquinia per frequentarvi il 22° corso e, qualificato paracadutista, venne destinato alla 185ª compagnia minatori guastatori della Divisione «Folgore». Partito nel luglio dello stesso anno per l’A.S., raggiunse il fronte ad El Alamein e rimase gravemente ferito il l0 settembre successivo mentre apriva- un varco in un campo minato. Rimpatriato, dopo lunga degenza in luoghi di cura, fu collocato in congedo assoluto nell’aprile 1943 ed iscritto nel R.O. Fu nominato sottotenente di cpl. nell’Arma di fanteria R.O. nel 1957. Il 18 luglio 1962 decedeva a Firenze in seguito ad un intervento operatorio.

“Paracadutista, guastatore del genio, sempre volontario per tutte le imprese più rischiose, trovandosi con elementi di testa di una colonna arrestata da un campo minato e tormentata da violento tiro, si offre volontario per aprire un varco e avanza. da solo per compiere la pericolosa missione. Nonostante la reazione avversaria rimuove, con la calma che gli è abituale, tutte le mine, ad eccezione di una di natura sconosciuta che dovrebbe essere esaminata con cura. Ma il varco urge, tutta la colonna attende che la sua audacia, che il suo coraggio non vengano meno, che il suo sacrificio, se necessario, apra la strada. Cosciente del pericolo mortale si pone all’opera, ma l’ordigno scoppia: lacerato da oltre 60 ferite, con le mani a brandelli, con le orbite vuote per sempre trova ancora nel suo cuore indomito la forza di dire al tenente accorso al suo fianco: «Signor tenente, si può passare, non c’è più pericolo». Altissimo esempio di superbe virtù militari, di suprema dedizione al dovere.” – A.S., 10 settembre 1942”