78° REGGIMENTO FANTERIA “LUPI DI TOSCANA”

  

Socio d’Onore dell’Istituto dal 1963 – Tessera n° 101

Motto:      “Tusci ab hostium grege legio vocati luporum”.

Festa     3 novembre – anniversario del combattimento al Dosso Faiti (1916).

Mostrina: rettangolare di colore scarlatto con riga longitudinale bianca al centro

Stemma araldico

Nella prima partizione l’arme di Firenze, capoluogo della Toscana, per il legame territoriale del Corpo con la regione della quale porta il nome fin dal 1862.

Nella seconda partizione figurano:

  • su smalto d’azzurro (simbolo di amor di patria e di fedeltà) i monti sui quali il Reggimento ha conseguito la sia gloria militare durante la guerra 1915-18. Le due stelle indicano le M.A.V.M.
  • su smalto rosso (simbolo di valore, ardore e sacrificio) l’elmo di Scanderberg, emblema per ricordare il fronte greco-albanese sul quale il 78° è stato impegnato nel corso del 2° conflitto mondiale

Il capo d’oro è simbolo della massima ricompensa al V.M. concessa al Reggimento. Nel quartier franco i “lupi” ricordano l’appellativo attribuito ai fanti della brigata Toscana dallo stesso nemico mentre il rosso e l’argento sono i colori tradizionali del Reggimento.

Origini e vicende organiche

A seguito dell’ordinamento del 29 giugno 1862, che stabilisce la costituzione di due nuovi reggimenti granatieri per dare vita alla Brigata Granatieri di Toscana, il 1° agosto si forma in Milano l’8° Reggimento Granatieri (Brigata Granatieri di Toscana) nel quale confluiscono le compagnie 17ª e 18ª del 2°,4° e 6° Reggimento Granatieri e una compagnia da ciascuno dei reggimenti 49°,55°, 56°, 57° e 58° Fanteria. Con il riordinamento dell’Arma di Fanteria previsto dal decreto 5 marzo 1871 la brigata diviene Brigata “Toscana” e l’8° (assegnato alla fanteria di linea) assume la denominazione di 78° Reggimento Fanteria (Brigata Toscana) che muta ancora il successivo 15 ottobre in 78° Reggimento Fanteria “Toscana”, a seguito dello scioglimento delle brigate permanenti. Il 2 gennaio 1881 è nuovamente riunito a|77° nella ricostituita brigata e riprende il nome di 78° Reggimento Fanteria (Brigata Toscana).

Per la guerra 1915-18 il reggimento è ordinato su tre battaglioni, ognuno con quattro compagnie fucilieri ed una sezione mitragliatrici. Per effetto dell’ordinamento 11 marzo 1926 riprende il nome di 78° Reggimento Fanteria “Toscana”, rimane articolato su due soli battaglioni ed a seguito della formazione delle brigate su tre reggimenti, è assegnato alla VII Brigata di Fanteria assieme al 77° “Toscana” ed al 50° “Parma”. Il 15 dicembre 1938, in concomitanza con il cambio di denominazione della grande unità da cui dipende, prende il nome di 78° Reggimento Fanteria “Lupi di Toscana” e dopo alcuni mesi, nell’aprile 1939, è inquadrato nella Divisione di Fanteria “Lupi di Toscana” (7ª) unitamente ai Reggimenti 77° e 30° Artiglieria per D.f.. Il reggimento ha in organico: comando e compagnia comando, I, II e III battaglione fucilieri; compagnia mortai da 81; batteria armi di accompagnamento da 65/17.

Viene sciolto il 9 settembre 1943 a seguito degli eventi determinati dall’armistizio che sopraggiunge allorché il reggimento è in trasferimento dalla Francia verso Roma, con i reparti dipendenti scaglionati fra la Liguria ed il Lazio. Il 1°aprile 1947, in Firenze, si forma il 78° Reggimento Fanteria “Lupi di Toscana” che rimane in vita sino alla ristrutturazione dell’Esercito, a seguito della quale è sciolto il 22 settembre 1975. Dal 23 settembre, sempre in Firenze, per trasformazione del I battaglione dello stesso reggimento ha vita il 78° Battaglione Fanteria Motorizzato “Lupi di Toscana”. La nuova unità eredita la Bandiera e le tradizioni del 78° Reggimento ed è inquadrata nella Brigata Motorizzata “Friuli” quindi dal 16 dicembre 1985 è inserita nella Forza d’Intervento Rapido (F.I.R.).

Il 1° gennaio 1992 si trasforma in 78° Battaglione Fanteria Meccanizzato “Lupi di Toscana” e dal 29 luglio al 13 settembre dello stesso anno prende parte all’operazione “Vespri Siciliani”, in concorso al mantenimento dell’ordine pubblico nel settore Sciacca (AG). Nell’ambito del riordinamento della Forza Armata il battaglione perde la propria autonomia il 14 settembre 1992 ed il giorno successivo è inquadrato quale I Battaglione Meccanizzato nel 78° Reggimento Fanteria “Lupi di Toscana” che si ricostituisce in Firenze. Dal 20 agosto al 5 dicembre 1993 è in Somalia e concorre alla missione umanitaria IBIS 2 inquadrato nel contingente UNOSOM, meritando una Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito. Dal 25 maggio al 24 luglio 1994 i “Lupi” tornano in Sicilia per l’operazione “Vespri” nella zona di Gela (CL).

Il 5 settembre 1995 il Reggimento viene sciolto e la Bandiera viene portata al Museo delle Bandiere, presso l’Altare della Patria, a Roma.
Il 1º luglio 1998 il Reparto viene ricostituito, come Reggimento Addestramento Volontari a Scandicci, la Bandiera ritorna a Firenze. Il 28 marzo 2008 il Reggimento viene definitivamente soppresso e la gloriosa Bandiera viene portata con una semplice ma significativa cerimonia al Museo delle Bandiere, presso l’Altare della Patria a Roma.

Campagne di guerra e fatti d’arme

Brigantaggio (1860-70):

– 1864-65: provincia di Napoli, S.Angelo dei Lombardi

Terza d’Indipendenza (1866)

Eritrea (1887-88): vi partecipa la 4ª compagnia

         (1895-96): concorre alla formazione dei battaglioni V, XXIII, XXXI   con 9 ufficiali e 28O soldati. Adua: V Battaglione

Libia (1911-12): concorre alla mobilitazione di vari reggimenti con 23 ufficiali e 1306 soldati

Prima Mondiale (1915-18):

  • 1915: schierato nel settore delle Giudicarie occupa le quote fra Valle Aperta e M.Tonolo – in giugno conquista le posizioni di M. Melino;
  • 1916: nel medio Isonzo conquista M.Sabotino (ago.) – in settembre occupa le posizioni sul Veliki  (ott.) e Faiti (nov.)
  • 1917: settore di Monfalcone (posizioni nemiche di S.Giovanni di Duino, Flondar (mag.) Foci del Timavo, S. Giovanni di Duino (ago.) – Sasso Rosso, Col d’Echele, Col del Rosso (dic.)
  • 1918: conquista il caposaldo di M. Cornone (giu.) -nella battaglia di Vittorio Venetoè impegnato sul Piave e sul Tagliamento (ott.-nov.)

Africa Orientale (1935-36): concorre alla formazione dei battaglioni complementi LXX e X speciale ed alla mobilitazione del 62° Fanteria con 8 ufficiali e 515 soldati.

Seconda Mondiale (1940-43):

  • 1940: fronte alpino occidentale – in dicembre è inviato in Albania
  • 1941: Albania: contrasta le colonne greche nella zona di Mali Tabain – successivamente protegge il nodo stradale di Tepeleni e respinge il nemico nella Valle Zagorias
  • 1942-43: trasferito nella Francia Meridionale con compiti di difesa costiera;
  • 1943: in trasferimento dalla Francia Meridionale dalla Liguria al Lazio combatte contro i Tedeschi a La Spezia e a Civitavecchia

Ricompense alla Bandiera

Al Valor Militare

Ordine Militare d’Italia – Decreto 5 giugno 1920

Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell’aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d’Italia” (all’Arma di Fanteria)

Medaglia d’Oro – Decreto 3l ottobre 1920

“Con impeto irrefrenabile assaltarono e travolsero le più formidabili posizioni, con orgogliosa audacia cercarono e sostennero la lotta vicina, fieramente sprezzando i più gravi sacrifici di sangue e acquistando fama leggendaria, sì che il nemico sbigottito ne chiamò “Lupi” gli implacabili-fanti” (Veliki-Faiti 1-3 novembre 1916; Flondar-S. Giovanni di Duino – Foci del Timavo, 23-30 maggio 1917, 23 agosto  – 3 settembre 1917; Tagliamento, 2 – 3 novembre 1918)

Medaglia d’Argento – Decreto 28 dicembre

“Con azione rapida, decisa, brillante superava le difese del Sabotino e poi con salda tenacia resistendo a violenti contrattacchi, manteneva la preziosa conquista infliggendo al nemico gravi perdite e catturandogli numerosi prigionieri” (Sabotino, 6-7 agosto 1916)

Medaglia d’Argento – Decreto 5 giugno 1920

“In tre giorni di aspra lotta, con estrema tenacia e sommo valore, sbarrava il passo al soverchiante nemico che aveva sfondato la prima linea: i petti degli eroici fanti furono muraglie contro cui si infranse l’impeto avversario. Per la difesa del suolo della Patria non conobbe limiti di sacrificio e di ardimento” (Col del Rosso, Col d’Echele, 23-24-25 dicembre 1917)

Al Valore dell’Esercito

Medaglia d’Argento – Decreto 17 marzo 1995

“Inquadrato nelle del contingente italiano impegnato in Somalia per le operazioni di soccorso e protezione alla popolazione, nonostante le oggettive difficoltà ambientali si prodigava con totale dedizione ed elevata professionalità nella delicatissima e pericolosa missione. Operando in condizioni estreme di sicurezza, i suoi uomini hanno sempre confermato sia in attività di controllo del territorio, sia in azioni di rastrellamento per la ricerca di armi, sia in operazioni antibanditismo e/o scorte a convogli umanitari, spiccate capacità operative, altissimo senso del dovere e coraggio non comune. In particolare, il giorno 9 ottobre 1993 veniva coinvolto in un conflitto a fuoco di particolare intensità, a seguito del rinvenimento di un ingente quantitativo di armi e munizioni. In tale circostanza l’unità reagiva con immediatezza ed efficacia, dimostrando capacità di discriminare e graduare le reazioni del proprio personale tenendo in tal modo un contegno esemplare che consentiva di evitare inutili spargimenti di sangue tra la popolazione somala. La fierezza, l’orgoglio e la certezza di portare vitale soccorso umanitario ad una popolazione disperata e la necessità di ridare ordine ad un Paese martoriato dalla guerra civile sono state le motivazioni che ne hanno contraddistinto l’operato anche se svolto esponendo la vita a manifesto rischio. Chiaro esempio di grande perizia ed estremo valore che hanno concorso ad elevare e nobilitare il prestigio dell’Esercito italiano.” – Somalia,20 agosto – 4 dicembre 1993.