Incontro del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito con i Presidenti delle Associazioni d’Arma

  
Stemma_Araldico_HiRes.png

Il giorno 20 gennaio si è tenuto a Roma, nella sala Diaz di Palazzo Esercito l’Incontro in oggetto. Vi hanno partecipato oltre quindici Presidenti di Associazione d‘Arma; non hanno mandato rappresentanti, tra gli altri, l’UNUCI e l’Associazione Naz. Paracadutisti d’Italia. Presente il Gen. Buscemi, presidente di Assoarma, tutti i Capo Reparto ed i Capi Uffici, a sottolineare l’importanza che lo Stato Maggiore annette a questo incontro.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen. Danilo Errico, ha porto i suoi saluti ai presenti, e si è rammaricato che alcune Associazioni non fossero rappresentate neppure da. Per Errico le Associazioni d’Arma non sono un peso per l’Esercito, come qualche voce comune asserisce; sono in realtà una risorsa, viva, una sinergia importante. Per sottolineare questo assunto, riporta un esempio storico: durante la carica di Isbuscienky (agosto 1942, Russia), un maggiore, che rientrava in Italia per promozione, dopo aver ceduto il comando di squadrone, vista la situazione, trovava un cavallo e si affiancava al neo comandante di squadrone affermando “Comandante, una sciabola in più”. Le Associazioni per il Capo di SME sono una “sciabola in più” per l’Esercito.

Quindi passa alla esposizione ed illustra la situazione dell’Esercito ad oggi, incentrandola su tre punti: 1) operatività dello strumento, razionalizzazione e modernizzazione; 2) addestramento e simulazione 3) personale.

Una interessante carellata su tutte le problematiche che in questo momento sono sul tappeto per quanto riguarda la Forza Armata, con alcune anticipazioni su come sarà l’Esercito nei prossimi anni. In pratica, con le innovazioni che si intende apportare il Capo di SME si riappropria di funzioni dirette connesse alla azione di comando e controllo di tutte le componenti, con la soppressione non delle figure dei Comandanti, ma quelle degli staff. Tutte le componenti sono interessate: operativa, addestrativa, logistica, infrastrutturale. Saranno nuovamente istituiti i Corpi d’Armata (in particolare il V, il IV ed il X) mentre sostanzialmente non verranno coinvolte nella articolazione attuale la componente della formazione e del Comando logistico. Tutto quanto illustrato è riportato in un supplemento della Rivista Militare (maggio 2015) che viene distribuito ai presenti.

L’ultima parte dell’Incontro è dedicata ad un delicato segmento del rapporto tra Stato Maggiore Esercito e Associazionismo Militare. Le decisioni che vengono prese dallo SME sono il risultato di valutazioni e di un processo decisionale frutto del lavoro dei “decisors” della forza Armata, in virtù della loro funzione e che se ne assumono la Responsabilità. Una volta presa la decisione, occorre rispettarla e le Associazioni hanno l’obbligo morale di accettarla; non si devono mettere per traverso alla decisione, agendo sulla Politica in funzione anti Stato Maggiore. E’ una regola aurea da sempre in auge che occorre rispettare alla lettera. Durante il processo decisionale, il Capo di SME lo ha ribadito, ogni porta è aperta. Presa la decisione, è dovere di tutti, sia chi è in servizio che in congedo di rispettare la scelta. Il Capo di SME ha ricordato che esiste il Codice di Ordinamento Militare che impone a tutti coloro che hanno prestato giuramento e sono stati nominati Ufficiali un preciso comportamento; regole chiare per tutti. Ogni azione che va in contrasto con questo Codice e che si traduce in dissenso con la politica acquisita della Forza Arma, messa in atto sia da gruppi che da singoli, oltre che essere contro le regole sia scritte che morali, è un danno per la Forza Armata.  Infine si nota che spesso si assumono atteggiamenti da parte di alcuni che si presentano alla pubblica opinione in qualità di esperti, ma che in realtà, ad una attenta analisi del loro beckgraund non risulta. Un invito, quindi, ai presenti a cercare di contenere fenomeni (il Capo di SME ne ha indicati alcuni) che sono non solo deleteri per la Forza Armata ma che danneggiano l’immagine e l’azione delle Associazioni d’Arma.

Infine comunica, rivolgendosi al Presidente della Associazione Bersaglieri, Gen. Marcello Cataldi, l’introduzione del “fez” ai bersaglieri dal prossimo marzo, nel solco del rispetto e rafforzamento delle tradizioni. Inoltre, in merito alla situazione dei poligoni in Sardegna, il Capo di SME, invita le Associazioni d’Arma a partecipare al dibattito in modo ancora più costruttivo ed incisivo Indi prende la parola un rappresentante dello SME che illustra i programmi del 2016 per il centenario della Grande Guerra. I programmi dettagliati verranno inviati a tutte le Associazioni per evitare accavallamenti e sovrapposizioni.

Nella replica il Presidente Buscemi, ha ribadito che le Associazioni sono, appunto delle Associazioni, dove spesso il principio di democrazia viene interpretato a vasto spettro. E’ vero che spesso alcuni casi non possono essere accettati; pertanto annuncia che vuole riprendere il già sperimentato progetto dell’ARDE, voluto dal gen. Fraticelli qualche anno fa, volto ad una azione unitaria delle Associazioni d’Arma dell’Esercito, per rafforzare la azione sia di Assoarma che delle singole Associazioni.

L’incontro termina con i saluti di rito.

 Gen. Dott. Massimo Coltrinari

Direttore del Centro Studi sul Valor Militare del Nastro Azzurro

 

Presente all’incontro per delega del Presidente Nazionale