Valore Militare, Oggi. 1857. Scontro di Sanza. Salerno. Finisce la spedizione di Carlo Pisacane con la sua morte

  

2 Luglio

1849      (Lotte per l’indipendenza d’Italia) – Mentre Roma è agli estremi, assediata dai francesi del generale Oudinot, Garibaldi riunisce i superstiti difensori della città in piazza S. Pietro e, proponendosi di andare ancora a combattere contro i nemici della Patria, dice loro: “Ciò che io offro a quanti vogliono seguirmi, eccolo: fame, freddo e sole. Non paga, non caserme, non munizioni, ma avvisaglie continue, marce forzate, fazioni alla baionetta. Chi ama la Patria e la gloria mi segua”.

1857      (Lotte per l’indipendenza d’Italia) – Epilogo della spedizione di Carlo Pisacane. Ridotto con soli 50 uomini, il prode viene a conflitto presso Sanza (Salerno) con la gendarmeria borbonica. Ferito, preferisce uccidersi piuttosto che cadere nelle mani dell’odiato nemico.

1859      (Seconda guerra d’indipendenza) – Una colonna di “Cacciatori delle Alpi” al comando del tenente colonnello Medici attacca gli austriaci a Bormio e li costringe a battere in ritirata.

1915      (Grande guerra) – Sulla Pal Grande nostre truppe respingono vigorosamente ripetuti attacchi notturni del nemico, che tenta di riconquistare posizioni perdute in precedenti scontri. Sul Carso, in violento combattimento, sono catturati 200 prigionieri.

1916      (Grande guerra) – Vengono occupati: lo sperone nord-ovest del M. Pruche in Val Posina, Molino in Valle Zara, Scatolari in Valle Rio freddo. Le brigate “Verona” e “Volturno” respingono dopo accanita e sanguinosa lotta una poderosa offensiva austriaca sul Pasubio.

1918      (Grande guerra) – Con ardita azione la brigata “Granatieri di Sardegna” occupa la zona fra Piave Vecchio e Piave Nuovo resistendo gagliardamente ai contrattacchi nemici. Catturati circa 1900 prigionieri.

– Nella zona del Grappa le brigate “Basilicata” e “Calabria” conquistano Col del Miglio e Rocce Anzini facendo oltre 620 prigionieri.