Valore Militare, Oggi. 1859 Seconda Guerra di Indipendenza. Garibaldi sconfigge gli Austriaci a Varese

  

26 Maggio

1249      (Lotte contro le invasioni straniere) – Alla Fossalta, presso il Panaro, le truppe della seconda Lega Lombarda sconfiggono l’imperatore Federico II che si salva a stento, mentre il figlio Enzo, con 1600 armati, viene fatto prigioniero dai bolognesi.

1508      (Guerra della Repubblica di Venezia) – Già in possesso delle isole e dei territori circostanti, i veneziani occupano e sottomettono Fiume.

1831      (Lotte per l’indipendenza d’Italia) – Eroica morte di Ciro Menotti e di Vincenzo Borelli impiccati per l’ordine del Duca Francesco IV di Modena, da essi dichiarato decaduto durante un moto insurrezionale. Così il Borelli prima dell’esecuzione: “La delusione che mi conduce a morire farà per sempre aborrire agli italiani ogni influenza straniera nei loro interessi e li avvertirà a non fidarsi che nel soccorso del loro braccio”.

1859      (Seconda guerra d’indipendenza) – Garibaldi sconfigge gli austriaci del maresciallo Urban a Varese e a Malnate e li insegue fino al torrente Quatronna.

1915      (Grande guerra) – I battaglioni alpini “Tolmezzo” e “Tagliamento” conquistano con improvviso travolgente attacco il Pal Piccolo, nelle Alpi Carniche.

1916      (Grande guerra) – Gli alpini del battaglione “Cividale”, pur avendo subito forti perdite durante la sanguinosa lotta sostenuta per tre giorni sul M. Cimone di Arserio tra le valli del Posina e dell’Astico, mantengono la posizione, respingendo con audacia e valore i reiterati violenti assalti di soverchianti forze nemiche.

1917      (Grande guerra) – Sul Carso, fra il mare e Jamiano, le nostre fanterie con successivi impetuosi sbalsi si spingono sulle munitissime posizioni nemiche espugnando q. 145 presso Medeazza. Nel settore di Plava la brigata “Udine” conquista di slancio le alture alla testata del vallone di Palliova. Catturati 1250 prigionieri.

1918      (Grande guerra) – Sul massiccio dell’Adamello i battaglioni alpini “Mondrone”, “Cavento”, “Granero”, “Edolo” e “Pallanza” sorretti da altre truppe espugnano con magnifico slancio l’intera conca di Presena, con tutta la cresta della Maroccaro e del Monticello: 700 prigionieri e 13 cannoni presi al nemico.