Valore Militare, Oggi1918 Grande Guerra. La Beffa di Buccari

  

11 Febbraio

1536      (Guerre dei Savoia) – Gli abitanti della Tarantasia, piccola regione della Savoia comprendente l’alta valle dell’Isèrei, rinforzati da valdostani, ricacciano fino a Chambéry un esercito invasore francese.

1918      (Grande guerra) – Beffa di Buccari:  tre mas al comando del capitano di fregata Costanzo Ciano forzano la baia di Buccari e dopo aver diretto alcuni siluri contro navi trasporto colà ancorate, lanciano alla flotta austro-ungarica, a mezzo di tre bottiglie sigillate, il seguente cartello di scherno steso da Gabriele D’Annunzio che partecipa volontario all’impresa: “In onta alla cautissima flotta austriaca occupata a covare senza fine dentro i porti sicuri la gloriuzza di Lissa, sono venuti col ferro e col fuoco a scuotere la prudenza nel suo più comodo rifugio i marinai d’italia, che si ridono d’ogni sorta di reti e di sbarre, pronti sempre a osare l’inosabile. E un buon compagno, ben noto – il nemico capitale, fra tutti i nemici il nemicissimo, quello di Pola e di Cattaro –  è venuto con loro a farsi della taglia”.

1936      (Campagna in A.O.) – Ha inizio la battaglia dell’Endertà conclusasi 5 giorni dopo con una schiacciante vittoria sull’armata abissina di ras Mulughietà, forte di 80.000 uomini.