RAGGRUPPAMENTO SUBACQUEI ED INCURSORI “TESEO TESEI” (COMSUBIN)

  

Il  Raggruppamento Subacquei ed Incursori della Marina Militare – costituito il 15 febbraio 1960 nella sua organizzazione attuale, per volontà dell’ammiraglio Gino Birindelli (Medaglia d’Oro al Valor Militare per l’operazione BG2 condotta con i mezzi di assalto della durante la 2° guerra mondiale) – è intitolato alla memoria del maggiore del Genio Navale Teseo Tesei, anch’egli Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria.

Oggi COMSUBIN è retto da un Ufficiale Ammiraglio dal quale dipendono:

  • il Gruppo Operativo Incursori, che costituisce l’unico reparto di Forze Speciali della Marina Militare erede degli uomini dei Mezzi di Assalto della Marina;  
  • il Gruppo Operativo Subacquei, il reparto alle cui dipendenze sono posti i Palombari, gli operatori subacquei con le capacità d’immersione più spinte frutto di una tradizione residente in Marina da oltre 160 anni;
  • l’Ufficio Studi, il cuore pulsante dello sviluppo tecnologico dei materiali e mezzi utilizzati dagli uomini dei Gruppi Operativi
  • il Gruppo Scuole, suddiviso nelle scuole Subacquei, Incursori e di Medicina Subacquea ed Iperbarica, che oltre a selezionare e formare i nuovi Palombari, Incursori, Medici ed Infermieri, ha il compito di addestrare gli operatori subacquei di tutte le Forze Armate e Corpi di Polizia dello Stato;
  • il Gruppo Navale Speciale, alle cui dipendenze sono poste tre Unità Navali (Aneto, Pedretti e Marino) che sono state progettate per fornire il supporto subacqueo al personale dei Gruppi Operativi e delle Scuole di COMSUBIN;
  • il Quartier Generale del Raggruppamento, che assicura i servizi ed il mantenimento dell’efficienza del Comando al fine di consentire ai Gruppi sopra indicati di assolvere alla loro missione.

Il COMSUBIN ha sede nell’antica fortezza del Varignano la cui realizzazione si deve al Magistrato di Sanità della Repubblica Genovese che nel 1656 deliberò la costruzione di un grande Lazzaretto da erigersi sul tale promontorio. Successivamente con l’avvento di Napoleone il Golfo della Spezia veniva dichiarato porto militare ed il Lazzaretto passò al servizio della Marina da Guerra francese (11 maggio 1808). Lì vi si installò la sede del Comando Militare del golfo e della guarnigione ed iniziarono gli studi per edificarvi un grandioso arsenale marittimo. Al termine dell’epoca napoleonica il Varignano passò prima sotto il Regno di Sardegna e, successivamente, sotto quello d’Italia divenendo celebre per aver ospitato nel 1862 il Generale Giuseppe Garibaldi. Nel 1888 terminava la funzione sanitaria delle strutture del Lazzaretto per assumere quella di Comando della Difesa Marittima locale e, successivamente, di Scuola del Corpo Reali Equipaggi di Marina per le categorie Torpedinieri e Radiotelegrafisti.

Il Varignano è diventata la sede dei Palombari dal 1910, quando la Scuola Palombari sorta a Genova il 24 luglio 1849 vi venne trasferita, e degli Incursori dal 1952, quando venne costituita tale categoria dall’esperienza acquisita dai Mezzi di Assalto della Marina durante il secondo conflitto mondiale.

Propulsore di quella che sarà l’epopea dei Mezzi d’Assalto italiani sarà il Maggiore del Genio Navale Teseo Tesei.  Grazie alla considerevole esperienza nel settore subacqueo che la Marina possedeva già da oltre 80 anni, il Maggiore Tesei, unitamente al Maggiore Elios Toschi, idearono il “Siluro a Lenta Corsa” (S.L.C.) che fu immediatamente ribattezzato col termine “maiale” dallo spirito toscano di Tesei. Si trattava di un mezzo subacqueo che trasportava una carica esplosiva da oltre 200 Kg, in grado di muoversi sottacqua su brevi distanze, portando due operatori subacquei fin sotto le navi nemiche.

Nel 1938 presso il I° Gruppo Sommergibili si costituì così il Comando dei Mezzi d’Assalto, assumendo il nominativo di copertura I^ Flottiglia MAS, che venne cambiato in X^ Flottiglia MAS nel 1940. Nel settembre di quell’anno venne istituita la prima Scuola Sommozzatori presso il porticciolo di San Leopoldo dell’Accademia Navale di Livorno che fu realizzata ed avviata da Angelo Belloni. In questa scuola vennero accentrati ufficiali e sottufficiali provenienti da tutte le categorie per essere addestrati all’uso dei primi autorespiratori ad ossigeno, inventati dal Belloni stesso. Lì venivano individuate le peculiarità dei singoli subacquei che determinavano la loro assegnazione al gruppo degli uomini Gamma oppure a quello dei Siluri a Lenta Corsa.

In particolare, coloro che avrebbero dovuto specializzarsi all’uso degli SLC venivano inviati nella base di Bocca di Serchio, sita in un luogo isolato di proprietà della famiglia Salviati, dove in gran segreto si addestravano per poter condurre le eroiche imprese che fecero scalpore in tutto il mondo.  

Complessivamente, nel corso della seconda guerra mondiale (dal 10 giugno 1940 all’8 settembre 1943), gli uomini dei Mezzi d’Assalto della Regia Marina affondarono o danneggiarono gravemente naviglio da guerra per 72.190 tonnellate e naviglio mercantile per un totale di 130.572 tonnellate. Le prede più significative furono le corazzate Valiant e Queen Elisabeth, colpite nella rada di Alessandria nella notte tra il 18 ed il 19 Dicembre 1941. 

In riconoscimento del valore dimostrato dagli “Uomini dei mezzi d’assalto” della Marina Militare sono state assegnate:

  • la Medaglia d’Oro al Valor Militare allo stendardo della X^ Flottiglia MAS e successivamente alla bandiera del Raggruppamento Subacquei ed Incursori della Marina Militare;
  • 33 Medaglie d’Oro, 104 Medaglie d’Argento, 33 Medaglie di Bronzo al Valore Militare al personale dei “Mezzi d’Assalto” della Marina Militare (alla memoria o ai viventi).

Ordine Militare d’Italia

«Erede diretto di gloriose imprese il raggruppamento Subacquei e Incursori della Marina Militare ha fornito costante esempio di valore, abnegazione, senso del dovere e spirito di sacrificio. Recentemente impegnato in aspri e lontani territori in Medio Oriente, ha svolto le missioni affidate con valore e coraggio, grande capacità professionale, altissimo senso del dovere in un teatro caratterizzato da una situazione operativa difficile ed altamente rischiosa. Le azioni svolte costituiscono chiara testimonianza di grande efficacia, dedizione e coraggio, ed hanno contribuito ad accrescere il prestigio delle Forze Armate Italiane e dell’Intera Nazione nello scenario internazionale.» –  Kabul, 12 maggio – 19 settembre 2003

Ordine Militare d’Italia

«Il comando raggruppamento subacquei ed incursori della Marina Militare rappresenta da sempre l’emblema del valore, del senso del dovere e dello spirito di sacrificio, frutto della grande preparazione del proprio personale e della memoria di eroiche imprese da esso custodite. Ultimamente impegnato con propri distaccamenti operativi in un dispositivo nazionale nell’operazione Prima Parthica condotta nel territorio iracheno, ha svolto le operazioni affidate con altissimo senso del dovere, confermando l’audacia, il valore e la grande capacità professionale del proprio personale. In tale ambito, il comando raggruppamento subacquei ed incursori della Marina Militare ha meritato l’incondizionato plauso della nazione e della comunità internazionale, dando così lustro e prestigio alle Forze Armate italiane” – Iraq, febbraio 2016 – in corso» Iraq, febbraio 2016— 6 ottobre 2020

Medaglia d’Oro al Valor Militare

«Erede diretta delle glorie dei violatori di porti che stupirono il mondo con le loro gesta nella prima guerra mondiale e dettero alla Marina Italiana un primato finora ineguagliato, la X Flottiglia M.A.S. ha dimostrato che il seme gettato dagli eroi nel passato ha fruttato buona messe. In numerose audacissime imprese, sprezzante di ogni pericolo, fra difficoltà di ogni genere create, così, dalle difficili condizioni naturali, come nei perfetti apprestamenti difensivi dei porti, gli arditi dei reparti di assalto della Regia Marina, plasmati e guidati dalla X Flottiglia M.A.S., hanno saputo raggiungere il nemico nei più sicuri recessi dei muniti porti, affondando due navi da battaglia, due incrociatori, un cacciatorpediniere e numerosi piroscafi per oltre 100.000 tonnellate. Fascio eletto di spiriti eroici, la X Flottiglia M.A.S. è rimasta fedele al suo motto: “Per il Re e la Bandiera”»
— Mediterraneo, 1940 – 1943

Medaglia d’Argento al Valor Militare

«In occasione della complessa attività di ricerca del personale disperso a seguito del crollo della Torre piloti del porto Genova, caratterizzata da elevate difficoltà operative, scarsa visibilità e presenza di pericoli palesi e occulti – si legge nel testo – gli operatori del Gruppo Operativo Subacquei del Comando Subacquei e Incursori della Marina militare, scientemente esponendo la propria vita a manifesto pericolo, operavano fattivamente con singolare perizia e straordinario senso del dovere, riuscendo ad individuare nel cumulo di macerie tutti i dispersi, limitando così le conseguenze tragiche del grave disastro occorso e dando fulgida prova di esemplare efficienza ed eccezionale coraggio, che onora la Marina militare tutta.» –  Roma, 9 giugno 2016