5° STORMO AERONAUTICA MILITARE

  

SOCIO D’ONORE DELL’ISTITUTO DAL 1987

 TESSERA N. 654

Costituito sull’aeroporto di Ciampino il 1º gennaio 1934 con il 7° Gruppo Autonomo Caccia Terrestre ed il XIX Gruppo, il 1º luglio 1936 diventa 5ª Brigata Aerea d’Assalto. Il 28 luglio 1938 si sposta al Campo della Promessa di Lonate Pozzolo. Nel secondo conflitto mondiale i gruppi dello stormo sono impegnati nella Battaglia delle Alpi Occidentali, in Africa Settentrionale ed in Sicilia.

Dopo il 1951 lo stormo diventa “caccia bombardieri” sull’aeroporto di Verona-Villafranca dove il febbraio 1953, il 5º Stormo viene trasformato nella 5ª Aerobrigata strutturata su tre gruppi: 101°, 102° e 103°. La missione primaria era l’attacco con armi nucleari tattiche contro bersagli situati nel territorio del Patto di Varsavia. Nel 1956 viene ideato il nuovo stemma dello Stormo: raffigurante la Diana cacciatrice e l’Aerobrigata si rischiera sulla base di Rimini Miramare. Nel 1964 comincia un periodo di transizione: arriva il caccia che viene usato dai Gruppi 101º (per un breve periodo) e 102º. Il 103º riceve il Fiat G91-R e, successivamente si trasferisce a Treviso. Successivamente anche il 101º lascia Rimini e si porta a Cervia (8° Stormo) con i caccia G91-Y.

Nel 1967 l’Aerobrigata viene sciolta e il reparto torna al nome storico di 5º Stormo. L’unico Gruppo Volo è il 102º. Nel 1973 lo Stormo riceve il caccia F-104S e si stabilizza su due Gruppi: il 23° intercettori e il 102º cacciabombardieri. Questa configurazione rimane invariata per tutta la guerra fredda e oltre.

Nel corso degli anni 90 il 102º Gruppo si trasferisce al 6° Stormo di Ghedi (BS) e passa sul Tornado, il 5º Stormo, con il rimanente 23º Gruppo, prende residenza a Cervia (RA). Nel 1999 il reparto partecipa alle operazioni contro la Serbia con il compito di proteggere le aree frequentate dagli aerei radar E-3 A.W.A.C.S. Nel 2004 arriva il caccia F-16 ADF. Trasferito sulla base aerea di Cervia era composto dal 23° Gruppo Caccia, che ha terminato il proprio servizio dotato di F-16 ADF.

Nell’ambito della ristrutturazione dell’Aeronautica Militare, il 23º Gruppo caccia ha svolto domenica 23 maggio 2010 l’ultimo servizio di allarme per la sorveglianza dello spazio aereo nazionale sull’F-16. Venerdì 4 giugno 2010 gli ultimi F-16 hanno lasciato definitivamente la base romagnola, alla volta del 34° Stormo di Trapani. Al loro posto sono arrivati da Pratica di Mare gli elicotteri del 15° Stormo, specializzati nella Ricerca e Soccorso. Il 5º Stormo è stato contemporaneamente messo in posizione quadro.

Il 5 Ottobre 2021, presso l’Aeroporto Militare di Pisignano di Cervia (Ravenna), si è svolta la cerimonia di chiusura del 5° Stormo, con l’insediamento del 15° Stormo CSAR (Combat Search and Rescue), proveniente dall’aeroporto militare di Pratica di Mare (Roma).
 
Terminava così la vita operativa del 5° Stormo, nato nel 1934 e strenuo combattente nel 2° conflitto mondiale, che ha incessantemente assicurato dal 1° Gennaio 2004, con i caccia F-16, La sua Bandiera di Guerra, decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare, è stata collocata nel Museo Sacrario delle Bandiere presso il Complesso del Vittoriano a Roma.

Medaglia d’Oro al Valor Militare

«Esempio di fulgido eroismo, in cinque anni di durissime operazioni belliche condotte con impareggiabile valore e audacia, sia quale reparto “tuffatori” che da “caccia”, forniva ripetute prove di sublimi virtù militari. Durante 16.948 ore di volo di guerra di cui oltre 7.600 per azioni belliche, i suoi piloti si lanciavano sul nemico, sempre più potente e numeroso, con sovrumano coraggio e spirito combattivo, affrontando con sereno sprezzo del pericolo le micidiali insidie della nutrita reazione contraerea e degli agguerriti cacciatori della difesa. in bombardamenti a tuffo effettuati da bassissima quota su munitissimi obiettivi terrestri e su formidabili flotte nemiche, in strenui, audaci mitragliamenti, conseguiva importantissimi risultati affondando oltre 200.000 tonnellate di naviglio di guerra e mercantile e danneggiandone oltre 280.000. In 61 combattimenti aerei affrontati in condizioni di schiacciante inferiorità numerica e di mezzi, infliggeva al nemico durissime perdite abbattendo 26 velivoli e colpendone vari altri. Col generoso olocausto di 63 eroici piloti, additava alle future generazioni le vie dell’onore militare e della suprema dedizione alla Patria. Cielo della Grecia, dell’Africa Settentrionale, del Mediterraneo, della Sicilia, della Calabria e dei Balcani. 10 giugno 1940 – 8 maggio 1945