I NOSTRI PRESIDENTI NAZIONALI – ON. VITTORE CATELLA 1973-2000

  

Dopo aver conseguito la laurea in ingegneria, si arruolò nella Regia Aeronautica come ufficiale di complemento. Con il grado di tenente prese parte alla guerra d’Etiopia in forza alla 1ª Squadriglia Somala Ricognizione Terrestre. Rientrò in Italia decorato con due Medaglie di Bronzo al Valor Militare. Partì poi per combattere nella guerra civile spagnola assegnato alla 230ª Squadriglia B.T. venendo decorato con una Medaglia d’Argento e una di Bronzo al valor militare.

Partecipò alla 2^ guerra mondiale come ufficiale pilota, e per un’azione di bombardamento effettuata su Gibilterra nel luglio 1940, fu decorato con una seconda Medaglia d’argento al valor militare. Nel 1942 fu assegnato alla Fiat come capo collaudatore, portando in volo per la prima volta il prototipo del velivolo da trasporto Piaggio P.108T. La sua passione per il volo continuò nel dopoguerra, tanto da collaudare nel 1947 il Fiat G.212 da trasporto civile, e nel 1951 il Fiat G80 primo aereo a reazione italiano, che aveva contribuito a progettare. Successivamente divenne deputato al Parlamento per il PLI.

Nel 1962 su pressione di Gianni Agnelli assunse la presidenza della Juventus, traghettando la società nella trasformazione in società per azioni. Lasciò l’incarico nel 1071.

Successivamente fu presidente dell’Aero Club d’Italia (1970-1974), dell’Union Internationale Motonautique (1972-1975) e dell’Istituto del Nastro Azzurro dal 1973 al 2000. Si spense a Torino il 16 giugno 2000.

Medaglia d’Argento al valor militare

«Ufficiale pilota volontario in missione di guerra per l’affermazione degli ideali fascisti, partecipava in qualità di capo equipaggio di apparecchio da bombardamento, a molte azioni belliche, e riusciva sempre a colpire efficacemente i centri della resistenza nemica, malgrado la reazione contraerea e la minaccia della caccia, dando costante esempio di sereno coraggio e elevate virtù militari. Cielo di Spagna, ottobre-dicembre 1938

Medaglia d’Argento al valor militare

«Partecipava in qualità di pilota ai primi bombardamenti su Gibilterra. Superando grandi difficoltà derivanti dall’impiego di un velivolo di nuovo tipo, affrontava vittoriosamente dopo sette ore di volo notturno alturiero, la munita difesa contraerea della piazzaforte avversaria. Portava così a distanza finora mai raggiunta, un forte carico offensivo che sorprendeva il nemico per la potente efficacia dell’azione e che riaffermava sulle estreme rive del Mediterraneo il dominio dell’ala fascista. Cielo di Gibilterra, 18-26 luglio 1940

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

«Ardito e provetto pilota con apparecchio monomotore effettuava lunghe missioni belliche spesso in zone lontane dalla base e con proibitive condizioni atmosferiche. Da ogni volo riportava preziose notizie sull’attività e sulle posizioni del nemico, sul quale volando a bassa quota, eseguiva bombardamenti e mitragliamenti leggeri, sprezzante il pericolo dell’attiva e violenta reazione avversaria. Esempio di completa dedizione al dovere. Cielo di Megga, Iavello, Agheremariam, Uadarà, maggio-novembre 1936

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

«Pilota sicuro e valoroso, già distintosi in precedenti azioni confermava nelle successive azioni di grande polizia coloniale le sue preclari doti di pilota e combattente, effettuando numerosi voli di ricognizione collegamento e mitragliamento su nuclei ribelli. Durante una ricognizione, avvistati ribelli che tentavano di nascondersi con abile manovra e con mitragliamenti a bassa quota, riusciva a fermarli, dando modo alle nostre truppe di effettuare la cattura. Cielo dell’A.O.I., novembre 1936-14 marzo 1937

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

«Ufficiale pilota già distintosi in precedenza, partecipava a numerose altre azioni di bombardamento, rese spesso difficili dalle avverse condizioni atmosferiche e dalla caccia avversaria, ed assolveva brillantemente i compiti affidatigli, quale capo equipaggio e puntatore di squadriglia, dando rinnovate prove di coraggio e abnegazione. Effettuava inoltre, isolatamente, varie ricognizioni strategiche e si addentrava arditamente in territorio nemico, spesso senza scorta, riportandone informazioni preziose ed abbondante materiale fotografico. Cielo di Spagna, dicembre 1938-marzo 1939

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