CITTA’ DI BIELLA M.O.V.M.

  

SOCIO D’ONORE DELL’ISTITUTO DAL 1986 – TESSERA N° 646

Biella, una delle città fulcro della Resistenza in Piemonte, fu teatro, con le sue colline e le sue montagne che le fanno da corona rendendola pari ad un’inespugnabile enclave, di intense lotte partigiane.

Luogo della memoria della Resistenza partigiana contro il nazifascismo è Villa Schneider, un edificio storico divenuto poi sede di un assessorato comunale e di una sala permanente della memoria allestita a ricordo degli eventi accaduti nel Biellese negli anni che vanno dal 1943 al 1945.

Il 31 marzo 1980 la Città è stata decorata della Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:

«Per le genti del biellese – ribelli da sempre al servaggio e all’ingiustizia, dalle gloriose tradizioni Risorgimentali, prime nelle grandi lotte sociali – la Resistenza fu spontanea riaffermazione d’attaccamento alla Libertà ed agli insopprimibili diritti dell’uomo. Migliaia di Ebrei e di ex militari italiani e alleati furono sottratti alla deportazione dalla popolazione generosa, fonte e supporto determinante delle formazioni armate. Eroica quotidiana lotta, nonostante feroci rastrellamenti e barbare rappresaglie – sabotaggio della produzione per i nazisti – fabbricazione di armi per le Formazioni partigiane – incursioni di sabotatori anche lontano dalle basi biellesi – massicce azioni di collegamento con le Forze Alleate – atti di autogoverno del CLN in tutta la zona, quali: tassazione straordinaria, stipulazione ed applicazione “Contratto sindacale della Montagna”, in uno con il salvamento totale delle fabbriche e l’autoliberazione di Biella, prima tra le Città del Nord, completano il quadro operativo ed illustrano l’efficienza della Resistenza Biellese. 667 Caduti, 313 invalidi e mutilati furono il prezzo della lotta per la libertà conclusasi con la resa incondizionata – in Biella – del 75º Corpo d’armata tedesco e dipendenti Divisioni alpina Monterosa e granatieri Littorio. Biella, settembre 1943 – aprile 1945»