1° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA

  

SOCIO D’ONORE DELL’ISTITUTO DAL 2022

Motto:  “Nulla via invia”.

Festa:  15 giugno – anniversario della battaglia del Piave (1918)

Sede:   Fossano (CN) – Caserma “Perotti”.

Mostrina: fiamma ad una punta, di colore nero con bordo giallo arancio, su rettangolo verde.

 

Emblema araldico

Scudo: di rosso alla croce d’argento caricata in cuore dal torello furioso d’azzurro ed attraversata in capo da un lambello di tre pendenti dello stesso risaltano i colori argento e rosso (regione Piemonte e città di Cuneo); il tutto abbassato al capo d’oro con il quartier franco di nero al leone d’argento e lampassato di rosso (M. O. V. M. concessa al gr. “Aosta” per le operazioni in Montenegro ed Albania).

Origini e vicende organiche

Il 1° novembre 1887 è costituito in Torino il Reggimento Artiglieria da Montagna nel quale confluiscono la I e II brigata da montagna già appartenenti ai reggimenti da fortezza 16° e 14°. E’ composto da uno stato maggiore, tre brigate ed un deposito. Dal 1° marzo 1895, ricevute sei batterie a. mon. dal 5° reggimento a. cam., le brigate assommano a cinque per complessive 15 btr. Nel 1901 alle brigate viene attribuito un nome di città, in analogia a quanto fatto per i battaglioni alpini e con legge del 17 luglio 1910 la dizione “brigata” viene mutata in “gruppo”. Per tali provvedimenti il reggimento nel luglio 1909 risulta costituito dalle brigate “Oneglia”, “Mondovì”, “Torino-Susa”, “Torino -Aosta” e dal 1° febbraio 1915 ceduto il gr. “Oneglia” al 3° reggimento a. mon. comprende i gr. “Torino – SuSa”, “Torino – Aosta”, “Torino – Pinerolo”, “Mondovì” ed in tale formazione partecipa alla prima guerra mondiale.

Nel corso del conflitto il deposito costituisce nove cdi di rgpt. a. mon. , diciassette cdi di gr. e trentasette btr. a. mon. , due cdi di gr. e quattordici btr. d’assedio.

Assunto l’ordinamento di pace, nel 1923 il reggimento è composto dai gr. “Torino – Susa”, “Torino – Pinerolo” e “Mondovì” per complessive nove btr., ai quali si unisce dal 1° luglio dello stesso anno il IV gr. obici da 100/17.

Nel marzo 1926 il 1° reggimento rimane formato con i gruppi “Susa”, “Aosta”, “Pinerolo” e “Mondovì” e cede il IV gr. al 28° reggimento a. cam. Il 1° gennaio 1934 cede i gr. “Pinerolo” e “Mondovì” al 4° reggimento a. mon. di nuova costituzione. Nell’ottobre 1934 assume la denominazione di 1° Reggimento Artiglieria Alpina che muta poi in 1° Reggimento Artiglieria Alpina “Taurinense” nel 1935. Nel giugno del 1935 il gr. “Susa” è mobilitato per l’esigenza A. O. e trasferito al 16° reggimento a.; nel successivo dicembre il deposito forma il gr. “Lanzo” per il 5° reggimento di nuova costituzione. Le unità mobilitate rientrano al reggimento nel 1937.

Inquadrato nella Divisione Alpina “Taurinense” (1ª) unitamente ai Reggimenti alpini 3° e 4°, il 10 giugno 1940 il 1° reggimento è su comando, reparto comando, gr. “Susa” e gr. “Aosta”; il deposito ha già mobilitato nell’agosto 1939 i gr. “Val Chisone”  e “Val d’Orco” che operano prevalentemente con i gr. alp. “Valle” e nel novembre 1941 mobilita anche il 6° reggimento a. alp. di nuova formazione. Il 1° reggimento a. alp. si scioglie nell’ottobre 1943 in Montenegro dopo aver tenuto testa, al fianco delle altre unità divisionali, agli attacchi portati dalle truppe tedesche a seguito della proclamazione dell’armistizio. Il gr. “Aosta” prosegue nella lotta a fianco delle popolazioni locali, inquadrato nella Divisione Italiana Partigiana “Garibaldi”, fino al novembre 1944 meritando la massima ricompensa al V.M.. I superstiti del gr. al loro rientro in Italia confluiscono nel reggimento “Garibaldi” (formato con personale proveniente dalla disciolta grande unità partigiana e concentrato nel marzo 1945 a Viterbo); il nuovo reggimento assume nel tempo fisionomia di reparto dell’Arma base e dal 1° dicembre 1958 prenderà nome di 182° reggimento f. “Garibaldi”.

La ricostituzione ha luogo in Rivoli (TO) il 1° maggio 1952 quale 1° Reggimento Artiglieria da Montagna per la Brigata Alpina “Taurinense” su comando, reparto comando, gr. “Aosta” da 75/13, gr. “Susa” da 100/17, gr. “Pinerolo” con mortai da 107 e gr. c/a l. da 40/56. Il 1° gennaio 1958 viene costituita la Sezione Aerei Leggeri (S. A. L.), che nel corso dell’anno passa alle dipendenze del comando Brigata, mentre il 1° aprile gr. “Pinerolo” è armato con mortai da 120. Nel 1960 il reggimento risulta formato da comando, reparto comando, gr. “Susa”, gr. “Aosta”, gr. “Pinerolo” e nel corso dell’anno gli obici da 75/13 sono sostituiti con quelli da 105/14. A novembre del 1962 il gr. “Pinerolo” viene trasferito a Tolmezzo alle dipendenze del 3° reggimento a. mon., posto in posizione “quadro” il 31 dicembre 1974 viene poi sciolto il 1° giugno 1975.

Nell’ambito della ristrutturazione dell’Esercito, il giorno 10 settembre 1975 è sciolto il gr. “Mondovì” ed il 1° ottobre il gr. “Susa” assume la denominazione di gr. a. mon. “Pinerolo”, infine il successivo 18 ottobre vengono soppressi il comando di reggimento e la btr. comando e servizi. Tramanda le tradizioni reggimentali il Gruppo Artiglieria da Montagna “Aosta” che diviene autonomo dal 19 ottobre 1975 in Saluzzo e con decreto 12 novembre 1976 riceve la Bandiera del 1° reggimento . Dal 13 novembre 1981 il gr. cambia materiale passando dal 105/14 al 155/23 T.M.. Nell’ambito del riordinamento della Forza Armata, il 14 settembre 1991 il gr. perde la sua autonomia e dà vita al Reggimento Artiglieria da Montagna “Aosta” strutturato su comando, btr. comando e servizi, gr. obici su tre btr. da 105/14, btr. autodifesa c/a. La costituzione della nuova unità viene sancita in data 19 settembre 1992 con la denominazione di 1° Reggimento Artiglieria da Montagna nel cui organico è inserito il gr. a. mon. “Aosta”. Nel corso del 1993 il reggimento prende parte all’operazione “Forza Paris” in Sardegna ed al controllo del territorio in Calabria; è presente anche in Mozambico nell’ambito dell’esigenza UNOMOZ con il Comandante del reggimento (che assume il comando del reggimento “Albatros”) e con personale vario. Dal 5 novembre al 12 dicembre 1994 il reggimento è impegnato nell’opera di soccorso a favore della popolazione nelle zone del Piemonte colpite da alluvione. E’ inquadrato nella Brigata Alpina “Taurinense”.

Campagne di guerra e fatti d’arme

Unità preesistenti:

Centro Meridione (1860-61): Gaeta (5ª btr. del 4° reggimento da piazza) – Fano, Castelfidardo, Gaeta (4ª btr. del 5° reggimento a. cam.)

Terza d’Indipendenza (1866): Custoza (4ª btr. del 5° reggimento a. cam.)

Eritrea (1887-88): Saati (sezioni tratte dalla 1ª e 2ª btr. a. mon.)

1° Reggimento

Eritrea (1895-96): con il concorso del personale delle btr. 7ª, 9ª, 11ª e 12ª sono costituite in colonia nove btr. a. mon. che si battono ad Adua il 1° marzo 1896

Libia (1911 -12): btr. 2ª, 5ª, 7ª, 9ª e 10ª inquadrate nei gr. “Torino – Susa” e “Mondovì”

Prima Mondiale (1915-18):

  1. “Torino – Susa” (I)
  • 1915-16 : Col di Lana, M. Sief
  • 1917 : Liga, Brodez, M. Zebio, Bainsizza, Spinoncia, Asolone
  • 1918 : Spinoncia, Solarolo, Archeson, Conca di Schiavino
  1. “Torino – Aosta” (II)

– 1915:  Val Sugana

– 1916:  Cauriol, P. Cardinal, Busa Alta

– 1917:  Colle dell’Orso, Solarolo, Spinoncia

– 1918:  M. Grappa

  1. “Torino – Pinerolo”” (III)

– 1915:  M. Nero javorcek

– 19l6:   M. Pasubio. M. Corno

– 1917:  M. Pasubio

– 1918:  Valderoa, Spinoncia, conca di Feltre

  1. “Mondovì” (IV)

– 1915:  Coston del MrzÌi

– 1916:  Sleme, Mrzli

– 1917:  M. Cucco, Vodice. Bainsizza

– 1918:  Passo del Monticello. Passo del Tonale, Trentino

Africa Orientale (1935-36): gr. “Susa” (2ª,3ª e 40ª btr.); 1ª btr. del gr. “Susa” e 5ª ” btr. del gr. “Aosta” (inquadrate nel gr. “Lanzo” con il 5° reggimento a. alp.).

Seconda Mondiale (1940-43):

– 1940:  fronte alpino occidentale

– 1942:  Balcani: Erzegovina (gr. “Susa”) e Montenegro (gr. “Aosta”)

– 1913:  Montenegro

Liberazione (1943-45):

– 1943:  Montenegro

– 1943-44: Montenegro, Sangiaccato. Albania (gr. “Aosta”)

Ricompense alla Bandiera

Al Valor Militare

Medaglia d’oro – Decreto 13 gennaio 1945

“All’alba del 9 settembre 1943 il Gruppo Artiglieria Alpina “Aosta” prontamente schieratosi reagiva con fermezza alla perfida insidia tedesca. Nei continui durissimi, sanguinosi, combattimenti protrattisi per oltre un anno, unitamente a formazioni di patrioti jugoslavi, dominava con spirito eroico ogni difficoltà superava ogni rischio imponendosi all’ammirazione di tutti .Blocco granitico di volontà combattiva, manteneva alto in ogni circostanza il prestigio delle armi italiane dimostrando, in un’ora di smarrimento e di dolore, incrollabile fede nei destini della Patria ed indomabile volontà di lotta e di rinascita.” (Montenegro – Sangiaccato – Albania 9 settembre 1943 – 31 ottobre 1944 – al Gruppo di artiglieria alpina “Aosta”).