
BALLERINI LANCIOTTO
Sergente Maggiore fanteria, partigiano combattente
Chiamato alle armi nel 16° reggimento fanteria dal marzo 1932 fu congedato l’anno successivo con i galloni di cap. maggiore. Richiamato per mobilitazione presso l’84° reggimento fanteria nel dicembre 1940, partecipò alle operazioni di guerra che si svolsero sul fronte albanese dal 21 marzo 1941 e su quello del Montenegro fino al 4 giugno 1943. Rientrato al deposito del reggimento vi prestò servizio fino all’8 settembre successivo. Entrò a far parte delle organizzazioni clandestine per la resistenza con lo pseudonimo di «Ivan il russo» e la qualifica gerarchica di comandante di battaglione prima e di comandante di brigata poi.
“Comandante dal settembre 1943 la prima formazione garibaldina toscana, la guidò valorosamente per quattro mesi nelle sue molteplici azioni di guerra. Con soli diciassette uomini affrontava preponderanti forze nemiche e dopo aver inflitto fortissime perdite, sì da costringerle a ritirarsi su posizioni retrostanti, assaliva arditamente da solo, a lancio di bombe a mano, l’ultima postazione che ancora minacciava la sorte dei suoi uomini, cadeva, nel generoso slancio, colpito in fronte dal fuoco nemico” (Montemorello, 3 gennaio 1944)
SILIGATO ANTONINO
Sergente nocchiere M.M. partigiano combattente
Studente nell’istituto industriale. di Messina, si arruolava volontario in Marina nel marzo l938 ed assegnato in qualità di all. nocchiere alla scuola C.R.E.M. di Pola, era nominato comune di prima classe nell’ottobre dello stesso anno. Imbarcò poi successivamente sulla “Vespucci “sulla “Andrea Doria” sulla “Vittorio Veneto” ed infine sulla “Littorio” dove fu promosso sottonocchiere il 1° maggio 1940. Trasferito nel marzo 1942 al IV gr. sommergibili conseguiva un mese dopo il grado di serg. nocchiere e a metà giugno, dello stesso anno a bordo dell’incrociatore “Eugenio di Savoia”, partecipò alla battaglia di Pantelleria. Sbarcato il 4 febbr. 1942 fu inviato al deposito C.R.E.M. di La Spezia dove trovavasi alla dichiarazione dell’armistizio. Costretto ad arruolarsi nella X flottiglia “M.A.S.”, abbandonò a fine genn. 1944 il reparto e si portò in Val di Taro unendosi ad una formazione partigiana. Partecipò a numerose azioni nella zona di La Spezia col nome di battaglia “Nino”, fu poi nominato comandante della comp. esploratori della Brigata «Centocroci » della Divisione “Valtaro”, assimilato ai grado di ten.
“Dopo l’8 Settembre 1943 fu tra i primi a intraprendere la lotta partigiana divenendo combattente di terra come lo era stato sul mare. Assunto il comando di un plotone partigiano trascinò i suoi uomini in epiche gesta che cinsero la sua fronte con l’aureola dell’eroismo. Prescelto per un’audace azione di collaborazione con paracadutisti alleati la portava a termine senza esitazione benché febbricitante e mentre con i suoi compagni era sulla via del ritorno, veniva attaccato di sorpresa da forze nazifasciste. Cadeva mortalmente colpito nel generoso tentativo di portare aiuto ad un gruppo di partigiani che era per essere sopraffatto dal nemico. Magnifico esempio di valore, di ardimento e di abnegazione.” Codolo di Pontremoli, 20 gennaio 1945.
Altre decorazioni: cr.g. al V.M. (Acque di Pantelleria, 14-15 giugno 1942)