REGGIMENTO “GENOVA CAVALLERIA” (4°)

  

SOCIO D’ONORE DELL’ISTITUTO DAL 1957 – TESSERA N° 69

Motto: “Soit à pied soit à cheval mon honneur est sans ègal”.

Festa: 21 aprile – anniversario del combattimento del Bricchetto (1196)

Sede: Palmanova – Caserma “Sbaiz”.

Mostrina: fiamma a tre punte di colore giallo oro

Stemma araldico

Lo stemma è caratterizzato da una grande croce rossa in campo argento, arme caratteristica della città di Genova, da cui il reggimento trae il nome. Detta croce ripartisce lo stemma in quattro quarti. Il primo si riferisce ad una brisura delle colonnelle dei Dragoni del Re e della Regina che nel 1821 formarono l’ossatura dei Dragoni del Genovese. Il secondo e terzo quarto (banda azzurra con stella) sono dedicate alle due medaglie d’argento al V.M. meritate dal reggimento nel corso della prima guerra mondiale. L’ultimo cantone riporta l’arme del Genovese a ricordo della denominazione assunta dal 1821 al 1832. Il capo d’oro sta a significare le due medaglie d’oro al V.M. attribuite allo stendardo per il fatto d’arme del Bricchetto di Mondovì; nel quarter franco, infatti, è riportato lo stemma della città.

OriginI e vicende organiche

Trae origine dal Reggimento Dragoni di Sua Altezza Reale formato il 2 gennaio 1683 su sei compagnie, che nel 1713 si denomina Dragoni di Sua Maestà. Il numero delle compagnie è portato ad otto nel 1696, a dieci nel 1706 e ancora ad otto nel 1713; il 26 ottobre 1796, abolito il livello di compagnia, il reggimento è ripartito in quattro squadroni. Il 9 dicembre 1198, sciolto dal giuramento di fedeltà al Re di Sardegna e passato al servizio della Repubblica Piemontese il reggimento è inviato a Ferrara ed è designato quale 1° Reggimento di Cavalleria. Nel gennaio 1799 incorpora due squadroni dei Dragoni della Regina e cambia ancora nome in 1° Reggimento Dragoni Piemontesi ma è poi sciolto nel maggio dello stesso anno. Nel maggio 1814 viene decretata la costituzione del Reggimento Dragoni del Re che è ordinato il 1°gennaio 1815 su sei squadroni raggruppati in tre divisioni. Il 1° agosto 1821, in seguito agli avvenimenti politici di quell’anno, è disciolto. Con un distaccamento del reggimento che ha dato prova di fedeltà si forma l’ossatura del Reggimento Dragoni del Genovese (territorio della Savoia ne1 circondario di Annecy e titolo di “Duca del Genovese” portato dal Re Carlo Felice). Incorporato anche personale dei Dragoni della Regina, il rtg. viene ordinato in sei squadroni costituenti tre divisioni. Il 3 gennaio 1832 cessa di appartenere alla specialità dragoni ed assume la denominazione di Reggimento “Genova Cavalleria”. Nel 1850, ancora il 3 gennaio, il reggimento viene annoverato tra la cavalleria di linea ed è ordinato su stato maggiore, quattro squadroni attivi ed un deposito; cede il 6° squadrone per la formazione del reggimento “Cavalleggeri di Monferrato”. Con decreto 19 ottobre 1859 prende il nome di Reggimento “Corazzieri di Genova” ma successivamente cambia ancora nominativo in:

Reggimento “Genova Cavalleria” il 6 gennaio 1860;

4° Reggimento di Cavalleria (Genova) il 10 settembre 1871;

Reggimento di Cavalleria “Genova” (4°) il 5 novembre 1816;’

Reggimento “Genova Cavalleria” (4°) il 16 dicembre 1897;

Durante la guerra 1915-18 il reggimento forma la 733ª cp. mitraglieri a piedi e nel 1916 incorpora temporaneamente, per il periodo dell’appiedamento, il 1° squadrone di “Piemonte Reale”. A seguito della riduzione dei reggimenti dell’Arma sancita dal decreto 21 novembre 1919 il II gr. squadroni di “Genova” prende il nome di “Lancieri di Mantova” avendone assorbito il reparto. Con l’applicazione dell’ordinamento di cui al decreto 20 aprile 1920 il successivo 20 maggio incorpora uno squadrone del disciolto rtg. “Lancieri di Milano”. Nella circostanza eredita Le tradizioni del reggimento “Lancieri di Mantova” e modifica la denominazione in Reggimento “Genova Cavalleria”. Durante la campagna d’Etiopia il reggimento costituisce il I e II gr. mitraglieri a piedi che il 1° gennaio 1937 sono denominati rispettivamente, I e II gruppo “Cavalieri di Neghelli”. All’inizio del secondo conflitto mondiale “Genova” che è inquadrato nel Raggruppamento Celere della 2ª Armata è strutturato su: comando, squadrone comando, I e II gr. squadroni, 5° squadrone mitraglieri. Durante la guerra il deposito costituisce il IV e XXXIX gr. mitr.; il III, IV XXVII, XXIX, LIII, LIY LV gr. appiedato “Genova” e l’XI battaglione movimento stradale. L’8 settembre 1943, in seguito agli avvenimenti determinati dall’armistizio il reggimento è disciolto in Piemonte nei pressi di Dronero.

I1 10 settembre 1946 è disposta la costituzione del Gruppo Esplorante 4° Dragoni che avviene il 20 novembre successivo in Albenga, alla nuova unità sono assegnati colori, fregio e numero del disciolto reggimento. Il 1° febbraio 1949 l’unità è trasformata in 4° Reggimento Cavalleria Blindata “’Genova Cavalleria” composto da comando, squadrone comando, e tre gruppi. Il 4 novembre 1958, parimenti alle altre unità dell’Arma, riprende la denominazione di Reggimento “Genova Cavalleria” (4°). Con la ristrutturazione dell’Esercito, il 1° ottobre 1975 il reggimento viene sciolto dando vita al 4° Gruppo Squadroni Meccanizzato “Genova Cavalleria” al quale sono affidate la Bandiera e le gloriose tradizioni. Con personale del reggimento viene formato anche il 28° Gruppo Squadroni Carri “Cavalleggeri di Treviso”. “Genova” rimanendo in Palmanova è posto alle dipendenze della Brigata Corazzata “Pozzuolo del Friuli”. Nel quadro del riordinamento della Forza Armata, il gruppo squadroni il 14 settembre 1993 viene ricostituito in Reggimento “Genova Cavalleria” (4°) su comando, squadrone comando e servizi, un gruppo su tre squadroni, con veste e fisionomia blindata. Nel 1993 invia un plotone autoblindo in Somalia, nell’ambito della missione umanitaria Restore Hope. Nel periodo gennaio-aprile 1994 il reggimento invia due squadroni di formazione nella zona di Catania, impegnati nell’operazione “Vespri Siciliani”; per la medesima esigenza “Genova” opera nella zona Termini Imerese-Palermo da settembre a novembre dello stesso anno.

Campagne di guerra e fatti d’arme

Con l’Armata Sarda:

Lega di Augusta (1690-97): Staffarda – Aviglìanta – Gap – Embrun – Buriasco – Marsaglia – Assedio di Valenza

Successione di Spagna (1701-13): Guastalla- Madonna di Campagna – Torino

Successione di Polonia (1733-35): Guastalla

Successione d’Austria (1712-48): Tidone (Piacenza), il 10 ago. 1746 si impadronisce di alcuni stendardi delle truppe del Duca d’Anjou

Franco – Piemontese (1792-96): Bricchetto. il 21 apr. 1796 due squadroni del reggimento combattono con tanto valore che lo Stendardo viene decorato con due medaglie d’oro

Austro-Russo-Francese (1799): Magnano

Prima d’Indipendenza: (1848-49):

– 1848: Villafranca – Pastrengo – S. Lucia – Goito – Governolo – Sommacampagna – Valeggio – Volta Mantovana – Milano

– 1849: Sforzesca – Bicocca di Novara

Seconda d’Indipendenza: (1859): Vinzaglio

Con l’Esercito Italiano

Terza d’Indipendenza (1866): Custoza

Brigantaggio (1868-70): Campania

Eritrea (1887-88): concorre alla formazione dello squadrone Cacciatori a Cavallo

          (1895-96): invia 69 soldati per vari servizi

Libia (1911-12): fornisce a corpi e servizi mobilitati 66 soldati

Prima Mondiale (1915- 18):

– 1916: Monfalcone: q. 144 (set.)

– 1917: Pozzuolo del Friuli (29-30 ott.)

–  l918: Vittorio Veneto: Piave – Livenza: Ponte di Fiaschetti (ott.-nov.)

Africa Orientale (1935-36): vi partecipano il I e II gr. squadroni mitraglieri

Albania (1939): II gr. squadroni e due plotoni mitraglieri inquadrati nel reggimento di Cavalleria di Formazione

Seconda Mondiale (1940-43):

– 1941: fronte jugoslavo (apr.) – Croazia

– 1942: Croazia (gen.- ago.) – Francia (set. – dic.)

– 1943: territorio nazionale: Piemonte

Ricompense allo Stendardo

Al Valor Militare

 

2 Medaglie d’oro – Decreto Sovrano 7 aprile 1796

“Per la segnalata prova di zelo, di fermezza e di bravura che due squadroni di quel corpo hanno dato il 21 aprile 1796 nella pianura di Mondovì presso il colle di Bricchetto, attaccando un corpo di dragoni e ussari nemici infinitamente superiori in numero, rovesciandoli e disperdendoli, dopo averne uccisi, feriti, fatti prigionieri buona parte, facilitando così la ritirata della fanteria del Re che arrischiava di essere circondata” (A due squadroni del reggimento “Dragoni del Re”)

Medaglia d’Argento – Decreto 28 dicembre 1916

“Rinnovando le sue belle gloriose tradizioni confermò le antiche singolari virtù guerriere, concorrendo, nei giorni 14, l5 e l6 settembre 1916, alla conquista ed al mantenimento della forte e ben munita posizione di q. 144 ad est di Monfalcone”

Medaglia d’Argento – Decreto 5 giugno 1920

“Con alto valore e sublime spirito di sacrificio contrastò all’imbaldanzito nemico l’avanzata al Tagliamento. Costretto ad asserragliarsi in Pozzuolo del Friuli, ne contese il possesso all’avversario, resistendo sul posto per 24 ore finché isolato ed accerchiato, si aprì a sciabolate un varco tra le fanterie nemiche” (Pozzuolo del Friuli, 29 – 30 ottobre 1917).

Al Valore dell’ Esercito

Medaglia di Bronzo – Decreto 4 gennaio 1978

“Nell’immane sciagura sismica che colpiva il Friuli, interveniva tempestivamente in soccorso delle popolazioni colpite, prodigandosi con coraggio e con fraterno slancio di solidarietà umana nell’aiuto ai feriti ed ai superstiti e nella rimozione delle macerie. L’apporto fornito riscuoteva l’apprezzamento e la gratitudine delle Autorità e della popolazione.” Friuli, 6 – 15 maggio 1976.