CITTA’ DI REGGIO EMILIA – M.O.V.M.

  

SOCIO D’ONORE DELL’ISTITUTO DAL 1976 – TESSERA N° 598

Il 25 aprile 1950, il presidente della Repubblica Luigi Einaudi conferì personalmente a Reggio Emilia la Medaglia d’Oro al Valor militare della Resistenza, nel corso di una cerimonia che si tenne in municipio e della quale restano poche immagini, tra cui una che ritrae il presidente mentre appunta la medaglia sul Gonfalone della città. Il testo della motivazione all’onorificenza recita:

“Durante l’occupazione nemica opponeva al tedesco invasore la fiera resistenza dei suoi figli, accorsi in gran numero nelle formazioni partigiane impegnate in dura e sanguinosa lotta. Cinquecento caduti in combattimento, interi comuni distrutti, popolazioni seviziate e sottoposte al più spietato terrore, deportazioni in massa, stragi inumane e crudeli persecuzioni, costituiscono il bilancio tragico, ma luminoso, dì un’attività perseverante e coraggiosa iniziata nel settembre 1943 e conclusa con la disfatta delle forze d’occupazione. Memore di nobili secolari tradizioni, riaffermate nell’epopea del Risorgimento, la Città di Reggio Emilia ha saputo degnamente concludere un rinnovato ciclo di lotte per la libertà e per l’indipendenza ed offrire alla Patria generoso tributo di sacrificio e di sangue.”

È opportuno ricordare che la citata cifra di 500 partigiani si riferisce ai caduti in territorio reggiano. Diversi reggiani morirono, da partigiani, in altri luoghi del centronord Italia e della penisola balcanica. I caduti partigiani ricordati nel sacrario a fianco del Teatro municipale sono 626, mentre i civili uccisi nella provincia di Reggio nel corso della guerra di Liberazione furono oltre 1500.