SERGIO FALLETTI E PIETRO BRUNO – M.O.V.M. DI NOVEMBRE

  

FALLETTI SERGIO

Capitano cpl. fanteria, 27° reggimento fanteria

Studente a Torino, interruppe gli studi nel 1917 e diciottenne partecipò alla prima guerra mondiale nel 201° reggimento fanteria. Destinato al reparto arditi della Divisione di Torino nel 1919 e promosso tenente, venne congedato nel 1921. Ottenuta una concessione agricola in Somalia nella zona di Genale, vi dedicò ogni sua attività. Richiamato a domanda per la guerra nel giugno 1940, fu sul fronte occidentale col 2° reggimento granatieri. e poi fece parte della commissione di armistizio con la Francia. Promosso capitano partì, in seguito per la Croazia, ma chiesto il trasferimento in reparti operanti in A.S., nell’agosto 1941 sbarcava a Tripoli dove veniva destinato al 27° fanteria dei della Divisione “Pavia”, allora schierato a difesa della piazzaforte di Tobruk.

“Comandante di un caposaldo avanzato, resisteva per quattro giorni contro preponderanti forze nemiche sostenute da carri armati, incitando alla lotta i propri uomini e trasfondendo in essi il proprio valore ed ardimento. Sempre presente dove maggiore era il pericolo costituiva il vero ed unico animatore della resistenza. Visto cadere il superstite tiratore di arma automatica, non esitava a prendere il suo posto per continuare il fuoco contro il nemico fino all’ultima cartuccia. Benché circondato e ferito da mitragliatrice, ritto sul camminamento, scaricava la sua pistola contro l’avversario, incitando nuovamente i suoi uomini all’ultima resistenza. Mortalmente ferito da un’altra scarica di mitragliatrice, non esitava a richiedere il tiro delle nostre artiglierie e dei mortai da 8l sul suo caposaldo, ormai in parte occupato, dal nemico, continuando ad animare con la parola e con l’esempio i pochi superstiti” – Africa Settentrionale, 20 -24 novembre 1941.

 

BRUNO PIETRO

Sottotenente Complemento, 132° rgt. fanteria carrista

 

Iscritto al quarto anno della facoltà dì legge nell’Università di Catania. interruppe gli studi per arruolarsi volontario nell’agosto 1940 e, dopo aver frequentato il corso allievi ufficiali. presso il 3° reggimento fanteria carrista, fu nominato sottotenente nel marzo 1911. Ne1 luglio dello stesso anno partì per l’A.S. destinato al 132° fanteria carrista della Divisione – «Ariete». Trattenuto alle armi, fu inviato prima alla scuola del centro carrista dcl 12′ autoraggruppamento e dal 1° aprile 1942 al Centro istruzione carristi. Rientrato al reggimento. in giugno, venne assegnato alla 1ª compagnia del X btg.

“Comandante di plotone carri M. 14/41, con indomito valore tracciò ai suoi equipaggi la dura via della vittoria e del sacrificio. In azione di ricognizione offensiva, attaccato da numerosi mezzi corazzati avversari, alla testa del suo reparto, accettava l’impari lotta sopperendo all’esiguità numerica con abili temerarie manovre. Benché ferito alla spalla destra, protraeva con ammirabile tenacia la violenta azione fino al termine dell’ardua missione. Rifiutava quindi decisamente di essere aiutato alla base in previsione del nuovo impiego dei suoi carristi. Il giorno successivo impegnato in aspri e cruenti scontri contro soverchianti forze corazzale, sosteneva, pur essendo minorato fisicamente, il formidabile urto alimentando nei propri equipaggi, con la sua serenità e fermezza, spiccato spirito aggressivo. Prescelto per la sua abituale arditezza a proteggere la manovra di sganciamento del battaglione cui apparteneva, si slanciava decisamente col suo plotone rinforzato da una sezione di semoventi, sul fianco del dispositivo avversario. Conscio e fiero della grave missione affidatagli, sdegnando ogni personale pericolo, si sporgeva dalla torretta incitando gli equipaggi a più serrata lotta. Più volte investito da violenta reazione di fuoco avversario insisteva nel suo movimento a fuoco infliggendo graai perdite al nemico sorpreso da tanto ardire. Ferito alla fronte da scheggia di granata, rimaneva al suo posto di dovere persistendo nella disperata azione. Colpito in pieno il suo mezzo corazzato, trovava gloriosa fine nel rogo del proprio carro divenuto fiammeggiante bara della sua giovinezza generosa ed ardita” – Bir el Abd (A.S.), 3-4 novembre 1942.

Altre decorazioni: Cr.g. al V.M. (A.S., 23 nov. 1941).