REGGIMENTO “PIEMONTE CAVALLERIA (2°)

  

SOCIO D’ONORE DELL’ISTITUTO DAL 1964 – TESSERA N° 111

Motto:     “Venustus et audax”.

Festa:  27 marzo – anniversario del combattimento della Sforzesca (1849)

Sede:       Villa Opicina (TS) – Caserma “Brunner”

Mostrina: fiamma a tre punte di colore scarlatto filettata di nero

 

Origini e vicende organiche

Discende dal Reggimento di Cavaglià formato il 23 luglio 1692 con preesistenti compagnie delle Genti d’Arme e che nello stesso anno prende il nome di Reggimento di Cavalleria “Piemonte Reale”, e comprende inizialmente 9 compagnie. Il 27 marzo 1713 vengono istituiti due squadroni di quattro compagnie ciascuno ed il 26 ottobre 1796, abolito il livello di compagnia, il reggimento è ordinato su quattro squadroni. Il 9 dicembre 1798, sciolto dal giuramento di fedeltà al Re di Sardegna e passato al servizio della Repubblica Piemontese il reggimento è inviato a Monza ed è designato quale 4° Reggimento di Cavalleria. Nel gennaio 1799 incorpora due squadroni di Savoia Cavalleria e cambia ancora nome in 4° Reggimento Dragoni Piemontesi ma è poi sciolto nel maggio dello stesso anno. Nel luglio 1814 viene decretata 1a ricostituzione del Reggimento “Piemonte Reale Cavalleria” che è ordinato il 1° gennaio 1815 su sei squadroni raggruppati in tre divisioni. Dal 31 luglio 1827 l’organico è portato a quattro divisioni con l’aumento di due squadroni però il 2 agosto 1831 gli 91 squadroni sono ridotti complessivamente a sei, più uno squadrone deposito dà formarsi solo in caso di guerra. II 3 gennaio 1850 il reggimento viene annoverato tra la cavalleria di linea ed è ordinato su stato maggiore, quattro squadroni attivi ed un deposito e cede il 6° squadrone per la formazione del reggimento “Cavalleggeri di Alessandria”. Con decreto 19 ottobre 1859 prende il nome di Reggimento “Corazzieri di Piemonte”, ma successivamente cambia ancora nominativo in :

  • Reggimento “Piemonte Reale Cavalleria”, il 6 giugno 1860;
  • 2° Reggimento di Cavalleria (Piemonte Reale) il 10 settembre 1871;
  • Reggimento di Cavalleria “Piemonte Reale (2°) il 5 novembre l876 ;
  • Reggimento “Piemonte Reale Cavalleria” (2°) il 16 dicembre 1897.

Durante la guerra 1915-18 il deposito forma la cp. mitraglieri a piedi 1496ª e nel 1916 il reggimento cede temporaneamente, per il periodo dell’appiedamento, il 1° squadrone a “Genova Cavalleria”. Con l‘applicazione dell’ordinamento di cui al decreto 20 aprile 1920 il successivo 20 maggio incorpora uno squadrone del disciolto reggimento “Lancieri di Firenze” e modifica la denominazione in Reggimento “Piemonte Reale Cavalleria”. All’inizio del secondo conflitto mondiale “Piemonte”, che è inquadrato nel XVIII C. A. è strutturato su: comando, squadrone comando, I e II gr. squadroni, 5° squadrone mitraglieri. Nel settembre 1940 il deposito costituisce il LII gr. appiedato che viene destinato in Alto Adige. Il 12 settembre 1943, in seguito agli avvenimenti determinati dall’armistizio, il reggimento che si trova alla periferia di Torino viene disciolto ed uguale sorte seguono le altre unità mobilitate.

Il 10 settembre 1946 viene disposta la costituzione del Gruppo Esplorante 2° Cavalieri che avviene il 16 novembre successivo in Merano; alla nuova unità sono assegnati colori, fregio e numero del disciolto reggimento. Assunta nel dicembre 1948 la denominazione di Gruppo Cavalleria Blindata “Piemonte”, dal 15 maggio 1949 viene trasformato in 2° Reggimento Cavalleria Blindata “Piemonte Cavalleria” composto da comando, squadrone comando, I e II gr. squadroni (ai quali si affianca nel maggio 1951 anche il III).  Il 4 novembre 1958, parimenti alle altre unità dell’Arma, riprende la denominazione tradizionale di Reggimento “’Piemonte Cavalleria” (2°), che mantiene sino allo scioglimento decretato, nell’ambito della ristrutturazione dell’Esercito, il 1° ottobre 1975. La Bandiera e la custodia delle gloriose tradizioni sono affidate al 2° Gruppo Squadroni Meccanizzato “Piemonte Cavalleria”; formato con il personale del disciolto reggimento in Villa Opicina; è inquadrato nella Brigata cor. “Vittorio Veneto”. Nel quadro del riordinamento della Forza Armata, il Gruppo Squadroni perde la propria autonomia il 1° agosto 1991 e dà vita, in fase sperimentale, al 2° Reggimento “Piemonte Cavalleria” la cui ricostituzione viene sancita in data 1° agosto 1992 con la denominazione di Reggimento “Piemonte Cavalleria” (2°) su comando, squadrone comando e servizi, un gr. su tre squadroni con fisionomia blindata.

Nel 1993-94 invia un plotone autoblindo in Somalia nell’ambito della missione umanitaria “Restore Hope”. Nei mesi di gennaio – marzo 1994 il reggimento cede personale all’8° artiglieria “Pasubio” impegnato in provincia di Enna nell’operazione “Vespri Siciliani”: per la medesima esigenza “Piemonte Cavalleria” opera nella città di Palermo dal 30 settembre al 30 novembre 1994. Dal gennaio 2000 concorre periodicamente, in collaborazione con le Forze dell’Ordine, al controllo del territorio in Puglia, Campania e Sicilia nell’operazione “Santa Barbara”. Nel periodo maggio-giugno 2000 partecipa a esercitazioni congiunte con altri reparti in Polonia.
Da luglio a novembre 2000 e da marzo ad agosto 2001, fornisce uno squadrone di volontari in ferma annuale nell’operazione “Stabilisation Force” per il mantenimento della pace in Bosnia.

Gli attentati terroristici dell’11 settembre 2001 coinvolgono il Reggimento nell’operazione di Homeland Security denominata “Domino”; Piemonte, articolato in raggruppamento e con la quasi totalità dei suoi effettivi, sorveglia, nei periodi marzo-maggio 2002, novembre 2003 – giugno 2004 e ottobre 2005 – aprile 2006, diversi obbiettivi sensibili del nord-est Italia.

Il 26 ottobre 2004, nel corso delle celebrazioni per il 50º anniversario del ritorno in Trieste all’Italia, al Reggimento viene conferita dal Comune triestino la Cittadinanza Onoraria. Nel 2005 partecipa con un plotone di volontari in ferma breve all’“Operazione Antica Babilonia” in Iraq. Dal 2006, Ufficiali, Sottufficiali Graduati e militari di Truppa del Reggimento partecipano con carattere di periodicità, ad operazioni sul territorio nazionale ed all’estero. Dal 1° di ottobre 2014 è alle dipendenze della Brigata Alpina “Julia”.

Nel 2015 (ambito Op. Strade Sicure) partecipa con i suoi effettivi alla costituzione del “dispositivo di sicurezza” per l’evento Esposizione Universale di Milano (Expo 2015), operando al contempo lungo il confine Nord-orientale d’Italia e all’estero nella missione addestrativa EUTM in Mali. Analogamente nel 2016, partecipa col proprio personale, a Roma, al dispositivo per l’esigenza connessa al Giubileo c.d. della Misericordia. Nel 2017 è impiegato ancora nel dispositivo Strade Sicure in particolare a presidio di obiettivi sensibili a Chiomonte e Val Susa come anche sulle piazze di Roma e Trieste. Nello stesso anno, il Reggimento distacca propri elementi ancora una volta in Mali per l’European Union Training Mission ed è impegnato in un’importante attività addestrativa in Ungheria (Esercitazione Clever Ferret 2017 nel poligono di Varpalota) dove con il 7° Reggimento Alpini opera insieme alle forze ungheresi e slovene della “Multinational Land Force” in attività mai realizzate prima in forma congiunta.

Campagne di guerra e fatti d’arme

Con l’Armata Sarda:

Lega di Augusta (1690-97): Marsaglia

Successione di Spagna (1701-13): Luzzara, Malone Stura, Torino, Tolone, Savoia, Delfinato, Villanovetta

Successione di Polonia (1733-35): Parma, Guastalla

Successione d’Austria (1742-48): Madonna dell’Olmo, Valenza

Franco -Piemontese (1792-96)

Austro-Russo-Francese (1799): 4° reggimento Dragoni Piemontesi – S. Massimo, Magnano, Verderio

Prima d’Indipendenza: (1848-49):

– 1848: Pastrengo, S. Lucia, Colmasina, Sommacampagna, Godesco, Milano

– 1849: Sforzesca, Novara

Crimea (1855-56): invia in Oriente 32 volontari. Vi partecipa anche il Gen. Rodolfo Gabrielli di Montevecchio (già comandante del reggimento alla Sforzesca) che muore in combattimento alla Cernaia

Seconda d’Indipendenza: (1859): Sesia, Vinzaglio

Con l’Esercito Italiano:

Centro Meridione (1860-61): Perugia, Ancona, Garigliano

Terza d’Indipendenza (1866): Custoza

Eritrea (1887-88): concorre alla formazione dello squadrone Cacciatori a Cavallo

(1895-96): fornisce a reparti mobilitati 68 soldati

Libia (1911-12): invia per la formazione di reparti mobilitati 6 ufficiali e 66 soldati

Prima Mondiale (1915-18):

– 1916: Gorizia (ago.)

– 1917: Campagna di Cessalto (ott.)

– 1918: Basso Piave (giu.) – Vittorio Veneto: Piave, Tagliamento (ott.-nov.)

Africa Orientale (1935-36): concorre con 2 ufficiali e 255 soldati alla costituzione del gruppo Mitraglieri di “Genova” con 10 Ufficiali e 106 soldati alla costituzione del IV gr. carri veloci “Duca degli Abruzzi” ed inoltre fornisce a reparti vari 10 ufficiali e 150 soldati.

Seconda Mondiale (1940-43):

– 1941: Jugoslavia (6-18 apr.); operazioni di controguerriglia in Croazia (mag. 41-giu. 42)

– 1942: Francia (nov.-dic.)

– 1943: Francia (gen.-ago.): Piemonte: Nichelino e Savigliano (8-10 set.)

Ricompense alLo Stendardo

Al Valor Militare

Medaglia d’Argento – Decreto l3 luglio 1819

Per l’’ottima condotta tenuta nei fatti d’arme della Sforzesca e di Novara (21-23 marzo 1849) e durante tutta la campagna del 1848.

Medaglia d’Argento – Decreto 1° giugno 1861.

Per coraggio e fiero contegno tenuto sotto il fuoco nemico, quasi due ore, nella ricognizione del Garigliano (29 ottobre 1860)

Medaglia di Bronzo – Decreto 5 giugno 1869.

Per la condotta tenuta a Budrio (gennaio 1869).

Al Valore dell’Esercito

Medaglia di Bronzo – Decreto 4 gennaio 1978

“Al verificarsi del grave terremoto che colpiva il Friuli, interveniva tempestivamente con uomini e con mezzi in soccorso alle popolazioni duramente colpite operando con coraggio ed abnegazione e profondendo tutte le energie, dava un validissimo ed efficace aiuto ai sinistrati, contribuendo a ridurre i danni del tragico evento. L’opera svolta ha riscosso l’apprezzamento delle Autorità e la riconoscenza delle popolazioni soccorse, rafforzando il prestigio dell’Esercito.” Friuli 6 – 15 maggio 1976.