132° REGGIMENTO CARRI

  

Socio d’Onore dell’Istituto dal 1950. tessera n° 24

Motto: “In hostem ruit”.

Festa: 27 maggio – anniversario del combattimento di Rughet cl Atash (1942)

Sede: Cordenons (PN) – Caserma “Fratelli De Carli”

Mostrina: rettangolare con fiamma scarlatta a due punte su fondo di colore azzurro.

Stemma araldico

Lo scudo pieno comprende due smalti: l’azzurro, simbolo di onor militare e valore, ed il rosso, simbolo del sacrificio supremo, qualità peculiari riconosciute al 132° reggimento. L’ariete ricorda il nome della grande unità con la quale il reggimento ha combattuto in Libia (rappresentata con la palma) immolandosi nell’adempimento del dovere. il “lambello do rosso” posto sopra la palma rappresenta il legame con il 32° reggimento f. carrista che ha ceduto due battaglioni per il completamento in A.S. del 132°. Il capo d’oro simboleggia la massima ricompensa al V.M. concessa al reggimento in Africa Settentrionale, come evidenziato dal silfio di Cirenaica e dalla stella riportati nel quartier franco.

Origini e vicende organiche

Il 15 giugno 1941 ha luogo presso il deposito del 4° reggimento f.cr. la formazione del comando del 132° Reggimento Fanteria Carrista la cui costituzione è completata il 1° settembre dello stesso anno in Africa Settentrionale nella zona di Elnet Lasga. Articolata su comando, compagnia comando reggimentale, VII e VIII battaglione carri M13/40 (ceduti dal 32° reggimento f. cr.) e IX battaglione carri M13/40 (proveniente dal 3° reggimento f. cr.), la nuova unità è destinata alla Divisione Corazzata “Ariete” (132^). Perso di forza nel gennaio 1942 il VII battaglione carri sciolto per eventi bellici, il 21 aprile 1942 riceve dal 133° reggimento f.cr. il X battaglione carri M13/40 e sostituisce l’VIII battaglione carri distrutto in combattimento nel luglio 1942 con il XIII battaglione carri M 13/40 proveniente dal deposi­to del 32°. Il 132° viene sciolto il 20 novembre 1942, al termine della battaglia di El Alamein, ed il valore dei carristi viene premiato con la massima ricompensa al V.M.

Il 5 dicembre 1942. con i carristi superstiti delle Divisioni Corazzate “Ariete” e “Littorio” e dell’XI battaglione carri della Divisione “Trieste”, viene formato un reggimento che, per ragioni morali intese a far rivivere le tradizioni gloriose dell’“Ariete” prende il nome di 132° Reggimento Controcarri ed è poi sciolto in Tunisia il 18 aprile 1943. Dal 21 marzo al 27 agosto 1944 il 132° Reggimento Fanteria Carrista è nuovamente in vita in Sardegna. formato con unità cedute in parte dal 32°. e comprende il I e II battaglione carri L, il III batta­glione motomitraglieri, il IV e V battaglione smv. da 47/32 (già rispettivamente XX e CXXI btg.). È assegnato al Raggruppamento Motocorazzato della Sardegna e dal 15 maggio fino allo scioglimento fa parte della ricostituita Divisione “Granatieri”.

Il 10 luglio 1948 si forma in Roma il 1° Reggimento Carristi che dal 1° aprile 1949 cambia denominazione per sancire la ricostituzione del 132° Reggimento Carristi: l’unità nell’aprile 1950 è trasferita ad Aviano (UD) per rientrare nei ranghi della Brigata (poi dal I 952 Divisione) Corazzata “Ariete”. Al I e II battaglione carri che ne fanno inizialmente parte, si unisce il 1° marzo 1951 anche il III btg. il quale dal successivo 29 maggio diviene I battaglione costituendo 31° reggimento nel quale è poi trasferito il 15 settembre.

Nel 1959 il 5 gennaio il reggimento diviene 132° Reggimento Carri ed il l” febbraio i battaglioni I, Il e III (formato nuovamente il 1° marzo 1952) cambiano numerazione, rispettivamente in VII, VIII e X battaglione carri per riprendere quella tradizionale di origine. Il 1° luglio 1963 giunge al 132°, prove­niente dall’8° reggimento bersaglieri, il XXXVIII battaglione bersaglieri in cambio del VII battaglione carri viene ceduto il 1° agosto successivo allo stesso 8°.

Sciolto il reggimento il 1° novembre 1975, a seguito della ristrutturazione dell’Esercito. ne tramanda le tradizioni l’VIII battaglione carri che nella stessa data diviene autonomo e prende il nome di Battaglione Carri “M.O. Secchiaroli”. Sul nucleo del vecchio reggimento si forma la 132^ B. cor. “Manin” (rimarrà in vita sino al 10 ottobre 1986, data in cui eliminato il livello divisionale è formata la 132^ B. cor. “Ariete”). Con decreto 12 novembre 1976 all’8° battaglione viene assegnata la Bandiera del 132° reggimento. Nell’ambito del riordinamento della Forza Armata il battaglione perde la propria autono­mia il 26 luglio 1992 ed il giorno successivo è inquadrato nel 132° Reggimento Carri che si ricostitui­sce m Aviano. Il reggimento partecipa alla missione di pace in Somalia. dal 29 dicembre 1992 al 15 marzo 1994 inserito nel contingente italiano “ITALFORCE IBIS”, meritando la Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito. Nel 1994 ha preso parte all’operazione testuggine per la sorveglianza del confine orientale, per contrastare il flusso di clandestini, per impedire eventuali tentativi d’ingresso irregolare di persone, mezzi e materiali.

Lasciata la storica sede di Aviano il 30 novembre 1995 il reggimento ha trasferito la sua base a Cordenons in provincia di Pordenone, assorbendo nei propri ranghi il grosso del personale del disciolto 63° Reggimento carrie riducendo l’organico dell’8º battaglione carri a 4 compagnie carri: la 1ª compagnia “Rughet el Atasc”, la 2ª compagnia “El Alamein”, la 3ª compagnia “Tobruch” e la 4ª compagnia “Bir Hacheim”.

Tra marzo e maggio 1996 e successivamente tra maggio e luglio 1997 reparti del 132° hanno preso parte all’Operazione Vespri Siciliani, in concorso con le forze di Polizia, per il presidio di obiettivi sensibili e per il controllo di parte del territorio della provincia di Palermo. Il 30 maggio 1998 al reggimento è stata conferita la cittadinanza onoraria della città di Cordenons. Nel 1999 il reggimento ha iniziato a cambiare la linea carri con veicoli di produzione nazionale C-1 Ariete completando tale operazione il 1º luglio 2000.

Dal novembre 2000 a febbraio 2001, nell’ambito dell’operazione Joint Guardian in Kosowo, il reggimento carri ha costituito la task force “Sauro” a Decani in Kosowo e dall’ottobre 2001 al marzo 2002 l’8º Battaglione carri è stato inquadrato nella medesima task force e sempre nell’ambito dell’operazione Joint Guardian dal luglio 2004 al gennaio 2005la 1ª, la 2ª e la 3ª Compagnia sono state inquadrate nella task force “Aquila” su Reggimento “Lancieri di Novara”a Belo Polje, un villaggio compreso tra le municipalità di Istok e Peje

Campagne di guerra e fatti d’arme

Seconda Mondiale (1940-43)                                . . .                     . .

  • 1941: Africa Settentrionale: Bir el Dlena, Bir el Gobi, Sidi Rezegh (nov.); Ain el Gazala (dic.)
  • 1942: Rughet el Atash (mag.); Trigh Capuzzo – Bir Hacheim (mag.-giu.); Tobruk, El Qattara (ago.-set.); El Alamein (ott.-nov.)

Ricompense alla Bandiera 

Al Valor Militare

Medaglia d’Oro – Decreto 31 dicembre 1947

“Poderoso strumento di guerra, fuso in un unico blocco da macchine, energie e cuori, iniziò sul suolo marmarico la sua vita di dedizione, di sacrificio e di vittoria recando con la più severa preparazione, l’ardore puro dell’ideale e della giovinezza. Tappe di conquista e di gloria, lotte titaniche di corazze contro corazze, Bir el Gobi, Sidi Rezegh; munitissimi capisaldi smantellati e travolti, quota 204 di Aio el Gazala, El Duda, Bir Hacheim, Dahar el Aslagh; infaticabile pulsare di motori, ansia ardente di incal­zare sempre più il nemico battuto nelle nostre terre ed in ritirata verso l’est oltre i confini, da Tobruk a El Alamein. Affrontò sempre un avversario agguerrito e superiore per numero e potenza lottando inces­santemente in un ambiente naturale fra i più inospitali della terra; due volte si immortalò nella gloria dell’offerta estrema, due volte risorse più forte per virtù dei capi e generosità dei gregari. Nell’unità morale dei caduti e dei vivi dimostrò saldezza e compagine degne dello spirito eroico della razza e delle più belle tradizioni millenarie dell’Esercito italiano” (Bir el Gobi, 18 novembre 1941; El Alamein, 3 luglio 1942).

Al Valore dell’Esercito

Medaglia di Bronzo Decreto 5 ottobre1994.

“Il 132° Reggimento Carri ha partecipato con proprie forze, inquadrate nel Contingente italiano impegnato in Somalia, alle operazioni di soccorso e protezione alla popolazione martoriata dalla guerra civile. Per circa quindici mesi, operando diuturnamente, in oggettive difficoltà ambientali ed in condi­zioni di particolare sensibilità operativa, le sue unità hanno sempre evidenziato elevate capacità profes­sionali e altissimo senso del dovere e dimostrato, in ogni circostanza, la capacità di discriminare le loro reazioni, evitando così inutile spargimento di sangue. Con i propri mezzi le unità hanno garantito una eccezionale cornice di sicurezza e fronteggiato molteplici emergenze, diventando così punto di sicuro riferimento per tutte le forze del Contingente. Chiaro esempio di grande perizia ed estremo valore che      ha concorso ad elevare e nobilitare il prestigio dell’Esercito italiano sia in Patria sia all’estero.” Somalia, 29 dicembre 1992 – 15 marzo 1994.