Il 2 giugno si celebra la festa della Repubblica Italiana a ricordo del referendum istituzionale a suffragio universaledel 2 giugno 1946 che, per la prima volta, insieme ai cittadini di sesso maschile, portò le cittadine italiane alle urne, a decidere quale forma di governo dovesse avere il Paese all’indomani della seconda guerra mondiale. Quel giorno gli italiani furono chiamati a scegliere tra monarchia e repubblica: con una differenza di circa due milioni di voti prevalse la repubblica, fatto che comportò la fine un regno durato ottantacinque anni, iniziato con la fondazione del Regno d’Italia avvenuta il 17 marzo del 1861.
L’istituzione della Festa della Repubblica Italianaavvenne, invece, nel 1948, anno in cui entrò in vigore la Costituzione (1 gennaio): il 2 giugno del 1948 fu dunque celebrata per la prima volta.
La prima sfilata dell’Italia Repubblicana in occasione delle celebrazioni del 2 giugno risale al 1948, con lo schieramento dei Reparti in piazza Venezia.In tale occasione, dopo la deposizione della corona d’alloro al Milite Ignoto, il Presidente Luigi Einaudi assunse il comando delle Forze Armate: le Bandiere dei Reparti uscirono dallo schieramento, salirono le scale del Vittoriano e si inchinarono al Presidente della Repubblica.L’anno successivo, la cerimonia si svolse in quello che oggi è il piazzaleUgoLa Malfa, con l’inaugurazione del Monumento a Giuseppe Mazzini: si rendeva omaggio, in questo modo, all’ideale repubblicano risorgimentale concretizzatosi con il referendum del 1946.
Nel 1950, la sfilata su via dei Fori Imperiali fu inserita nelle celebrazioni per la Festa della Repubblica. Il Presidente Giovanni Gronchi confermò il cerimoniale consolidato negli anni precedenti: deposizione della corona al Milite Ignoto, rassegna dei reparti schierati, arrivo alla tribuna presidenziale e sfilamento militare. Nel 1961, in occasione del centenario dell’Unità d’Italia, si svolse a Torino, prima capitale dell’Italia unita, la principale manifestazione con la partecipazione del Presidente Gronchi; l’edizione del 1963 fu spostata al 4 novembre a causa della scomparsa di Papa Giovanni XXIII; nel 1965, per celebrare il Cinquantenario dell’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, sfilò anche un Gruppo Bandiere composto dai vessilli delle Unità disciolte che avevano preso parte alla Grande Guerra.
La sfilata fu sospesa nel 1976, per il terribile terremoto che colpì il Friuli e nel 1977 fu sostituita da una cerimonia celebrata in Piazza Venezia, con lo schieramento di una Brigata costituita da 43 compagnie in rappresentanza di tutte le Forze e i Corpi armati e non dello Stato.
Negli anni successivi, per contenere la spesa pubblica, la manifestazione fu sospesa. La sfilata fu ripristinata nel 1983, ma le celebrazioni si svolsero la prima domenica di giugno sull’itinerario Aventino-Porta S. Paolo in ricordo della resistenza all’occupazione tedesca della città di Roma, successiva ai fatti dell’8 settembre 1943.
Nel 1984 la sfilata si svolse in via dei Fori Imperiali; nel 1985 fu trasferita tra via dei Cerchi e le Terme di Caracalla e nel 1989 fu sostituita da una Mostra storica in Piazza di Siena, a Roma. Dal 1990 al 1994 si svolse solo la cerimonia in Piazza Venezia.Dopo 11 anni, il 4 giugno 2000, per volontà del Presidente Carlo Azeglio Ciampi, la sfilata militare tornò a far parte delle celebrazioni della Festa della Repubblica.