3 marzo 1942: Amedeo di Savoia Duca d’Aosta

  
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Il 3 marzo 1941 moriva in un lettino di ferro di una clinica di Nairobi S.A.R. Amedeo di Savoia Duca d’Aosta l’Eroe dell’Amba Alagi. Generale dell’Aeronautica, nel 1937 veniva nominato Vicerè d’Etiopia; carica nella quale si occupa di strade, scuole, del servizio postale, di ricerche minerarie, della nuova stazione radio di Adis Abeba. La sua lunga e gloriosa avventura di combattente si concludeva il 17 maggio 1941 dopo un’eroica resistenza sull’Amba Alagi e due giorni dopo quella impari battaglia il Duca d’Aosta ed i suoi soldati scesero, inquadrati e con le loro armi, davanti ai Generali inglesi ed alle loro truppe schierate. Riposa nel cimitero di Nyerl, nel Kenia, fra 675 soldati morti in prigionia. Sulla sua tomba è inciso il suo estremo saluto: “Ai miei soldati di terra, del mare, e del cielo, compagni d’arme in tante campagne d’Italia e di Libia, ai miei camerati di prigionia e a tutti quelli che con indomito valore mi hanno seguito in questa epopea africana, con il mio addio riconoscente, lascio il retaggio.”

 Alla sua memoria è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:

“Comandante superiore delle Forze Armate dell’Africa Orientale Italiana, durante undici mesi di asperrima lotta, isolato dalla Madre Patria, circondato da nemico soverchiante per mezzi e per forze, confermava la già sperimentata capacità di condottiero sagace ed eroico. Aviatore arditissimo, instancabile animatore delle proprie truppe le guidava ovunque, per terra, sul mare e nel cielo, in vittoriose offensive, in tenaci difese, impegnando rilevanti forze avversarie. Assediato nel ristretto ridotto dell’Amba Alagi, alla testa di una schiera di prodi, resisteva oltre i limiti delle umane possibilità, in un titanico sforzo che si imponeva all’ammirazione dello stesso nemico. Fedele continuatore delle tradizioni guerriere della stirpe sabauda e puro simbolo delle romane virtù dell’italia Imperiale e Fascista. Africa Orientale Italiana, 10 giugno 1940- 18 maggio 1941”

 Tratto da un articolo del Ten.Giuseppe C.M. Cigliana  – N° 1-2010 de il “Nastro Azzurro” e dal portale delle onorificenze del sito istituzionale della Presidenza della Repubblica